Una storia strappalacrime

L'incredibile legame tra un noto macellaio e il suo amico pennuto

Ogni mattina, intorno alle 9.30, i due si danno appuntamento per trascorrere un po' di tempo insieme.

L'incredibile legame tra un noto macellaio e il suo amico pennuto
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E' un incredibile legame quello che unisce il macellaio di un noto salumificio di Robbiate e un colombaccio a cui ha salvato la vita: ogni mattina, intorno alle 9.30, i due si danno appuntamento per trascorrere un po' di tempo insieme e augurarsi buona giornata.

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L'incredibile legame tra un macellaio e il colombaccio a cui ha salvato la vita

Chi non ha mai desiderato avere un amico sincero, leale, pieno di riconoscenza. Un amico vero che Piero Bonfanti, 70 anni e proprietario del famoso salumificio di famiglia all’incrocio San Giuseppe a Robbiate, ha trovato in un colombaccio che lui stesso ha salvato da una morte certa. «Circa quattro anni fa sono state tagliate delle piante nei pressi del salumificio e della mia abitazione. Proprio su una di quelle piante c’era un nido con due piccoli colombacci. Sperando di riuscire a salvarli ho deciso di raccoglierli e di portarli a casa mia - ha raccontato il commerciante, spiegando com'è nata questa speciale amicizia - Nel retro della bottega ho una voliera per gli animali, ho pensato di riporli lì e di prendermi cura di loro. Ho trovato loro una casa, li ho cresciuti, curati, sfamati. Soprattutto gli ho voluto bene, un affetto che nel tempo mi è stato pienamente ricambiato».

Il ritorno alla libertà e quella devota riconoscenza

Una storia di amicizia commovente, quella raccontata da Bonfanti. «Purtroppo uno dei due fratellini non è riuscito a sopravvivere. L’altro però è cresciuto e ho continuato a prendermi cura di lui, sfamandolo e tenendolo curato». Tutto finché, approfittando di un varco nella voliera, l’amico pennuto ha deciso di riconquistarsi la sua libertà. «Avevo aperto la voliera per pulirla e lui era riuscito a volare via», ha spiegato Bonfanti. Un volo liberatorio che sembrava destinato a scrivere la parola fine al loro incontro, ma che in realtà si è rivelato essere solamente l'inizio del rapporto unico nato tra il macellaio e l’uccellino salvato. «Non ero dispiaciuto per lui, che comunque aveva ritrovato il cielo, però pensavo di non incontrarlo più. Mi sbagliavo, non avevo considerato la riconoscenza che può provare un animale - ha confidato il noto commerciante - Presto me lo sono ritrovato nei pressi della voliera, nel cortile del negozio. Non un incontro casuale, ma è diventata una sorta di rituale che ogni giorno si ripete».

L'appuntamento quotidiano sul tetto del garage

Come rivelato dal commerciante, infatti, i due si ritrovano ogni mattina, una sorta di appuntamento diventato ormai abituale, come un ritrovo tra due amici di vecchia data. «Lui è libero di volare dove vuole. Di notte non so dove vada, ma intorno alle 9.30, ogni mattina, mi aspetta sul tetto del garage dove tengo le mie moto. E’ un vero appuntamento. Mi aspetta, mi vola sulle spalle e sulla testa, si lascia imboccare, mi becca affettuosamente. L’ho salvato da una morte sicura e mi è riconoscente in questo modo. La voliera è sempre aperta, può stare lì, ma spesso vola su un ciliegio che si trova nel cortile, una pianta su cui ama posarsi», ha confidato ancora il noto negoziante.
Una storia di lealtà che valica ogni confine. Due amici che si ritrovano ogni giorno, semplicemente per trascorrere del tempo insieme.

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