Primo giorno di scuola per 7000 studenti lecchesi: i messaggi dei sindaci
Il momento tanto atteso, sospirato, voluto, ma altrettanto temuto è arrivato. Oggi le porte degli istituti della nostra provincia si riaprono e primo questo giorno di scuola per 7000 studenti lecchesi è forse il simbolo più importante della ripartenza post covid-19, sebbene l'emergenza sanitaria non sia un ricordo, ma un "fattore" contingente che tutti stanno gestendo
Il momento tanto atteso, sospirato, voluto, ma altrettanto temuto è arrivato. Oggi le porte degli istituti della nostra provincia si riaprono e primo questo giorno di scuola per 7000 studenti lecchesi è forse il simbolo più importante della ripartenza post covid-19, sebbene l'emergenza sanitaria non sia un ricordo, ma un "fattore" contingente che tutti stanno gestendo.
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Primo giorno di scuola per 7000 studenti lecchesi: i messaggi dei sindaci
Tutti, a partire da presidi, insegnanti, gestori del servizio di trasporto e amministratori pubblici. Proprio i sindaci e gli assessori del territorio hanno voluto mandare un messaggio speciale a tutti i protagonisti di 14 settembre, primo giorno di scuola. Eccone alcuni.
Virginio Brivio, sindaco di Lecco
Il covid-19 e le coincidenze della vita hanno voluto che il mio congedo come sindaco di Lecco si intrecciasse con l'apertura dell'anno scolastico (un anno scolastico che riprende in presenza dopo quasi 7 mesi!). Mi onora, anche se ovviamente ne avrei fatto volentieri a meno. Vorrei che nessuna riga di questo mio saluto, più sentimentale che amministrativo, fosse declinato in chiave elettorale.
Perciò care ragazze e cari ragazzi, di ogni età ed istituto, mi rivolgo a voi perché questo è il momento del coraggio, dell'investimento, della sfida, ma anche della responsabilità. E chi meglio di voi può interpretare il ruolo da protagonisti in un mondo che invecchia, che, per molti versi, invecchia male e che solo voi potete cambiare costruendo un modello di sviluppo e di riuscita che tenga conto degli errori del passato, dei nostri errori del passato, e sappia percorrere vie nuove alla ricerca della strada maestra?
La città è preparata a questo appuntamento di ripresa, pur nel mezzo di incognite che, sappiamo, sono in agguato. Ho detto coraggio, ma guai a confonderlo con l'audacia irresponsabile, perché sappiamo bene come il comportamento dei singoli può produrre effetti nefasti nell'intera comunità: dal nucleo familiare, ai posti di lavoro, ai luoghi di incontro. Raccomando a voi di essere attenti, prudenti, pazienti: vi consegno simbolicamente le chiavi della città, una metafora che regge oltre il passaggio di testimone ai nuovi amministratori, nel senso che voi siete e sarete gli ambasciatori di questa nostra terra invidiabile e invidiata.
Da genitore una carezza a distanza, nel segno di quell'affetto incondizionato che ogni padre e madre nutre per i propri figli, che ogni nonna o nonno coltiva per i propri nipoti, convinto come sono che l'armonia nella sfera privata, pur tra mille difficoltà, sia la premessa per una sorta di pace collettiva per la quale ci dobbiamo allenare ogni giorno.
Massimo Panzeri, sindaco di Merate
Il Sindaco di La Valletta Brianza, Roberta Trabucchi, il Sindaco di S. Maria Hoé Efrem Brambilla e l'Assessore all'Istruzione dell'Unione Paola Panzeri
"Qualcuno ti dirà che la scuola serve solo se riesce a trovarti un lavoro. Non credergli. La scuola serve se riesce a fornirti gli strumenti per gestire un sentimento, smascherare un ciarlatano e ammirare un tramonto, non solo una vetrina" (MASSIMO Gramellini).
A lungo abbiamo lavorato per questo momento e oggi il gran giorno è arrivato.
Finito il momento più intenso dell'emergenza sanitaria, ci siamo preoccupati dei nostri ragazzi, dapprima per l'organizzazione dei centri estivi e subito dopo per la ripresa delle scuole.
Il dialogo con il dirigente, la responsabile della sicurezza della scuola, i nostri uffici -scolastici e tecnico- è stato frequente, con video-riunioni pressoché settimanali. I sopralluoghi altrettanto.Abbiamo voluto mettere al primo posto la sicurezza dei nostri bambini, con la consapevolezza che molte cose sono cambiate, a partire dalle distanze interpersonali. E di conseguenza è stato necessario introdurre nuove regole e abitudini. Dobbiamo tenere duro ancora un po' ma se questi nuovi accorgimenti ci consentono di vivere ancora gli spazi scolastici, pur di stare insieme dovremo avere pazienza e adeguarci ai nuovi obblighi.
Siamo certi che presterete la massima attenzione in tutto. Noi stiamo facendo e faremo altrettanto.
Insieme ce la faremo. Anche questa volta.Buon inizio a tutti i bambini e ragazzi!
Il nostro augurio va anche a tutte le famiglie, al dirigente scolastico e al personale docente e non docente.