Ci hanno scritto

Narciso, una visitatrice: "In fila al freddo con la prenotazione e anche trattati male"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento inviatoci da una visitatrice della mostra "La grande arte in Brianza, il Narciso di Palazzo Barberini"

Narciso, una visitatrice: "In fila al freddo con la prenotazione e anche trattati male"
Pubblicato:
Aggiornato:

Narciso,  lo sfogo di una visitatrice: "In fila al freddo nonostante la prenotazione e anche trattati male".

Pubblichiamo di seguito l'intervento inviatoci da una visitatrice della mostra "La grande arte in Brianza, il Narciso di Palazzo Barberini" esposta fino al prossimo 2 dicembre in Villa Confalonieri a Merate.

Narciso,  lo sfogo di una visitatrice

Buongiorno,

Non sono solita scrivere o fare recensioni ma quanto accaduto ieri venerdì 22 novembre non può essere ignorato.
Alle ore 16.30 mi sono recata a vedere l’esposizione del Narciso del Caravaggio presso Villa Confalonieri a Merate. Iniziativa a dir poco meravigliosa e anche gratuita. Per poter visitare l’esposizione, sul sito ufficiale, si consigliava la prenotazione per i giorni in settimana mentre era obbligatoria per il weekend. Dopo la prenotazione sul sito, si faceva presente che questa comunque non era da considerarsi titolo prioritario ma solo da considerarsi un aiuto per gli organizzatori.

Quindi il giorno 22 novembre, prenotazione alla mano, mi reco alla mostra. Vorrei fare presente che prenotazioni con slot di 30 minuti sono troppo ampie e non garantiscono quindi un corretto flusso di visitatori. Probabilmente era più conveniente fare slot di 15 minuti (vincolanti per il visitatore) in modo da garantire un accesso più fluido e non fare attendere persone fuori al freddo.

In fila, più persone si sono lamentate educatamente del fatto che non era chiaro che la prenotazione non consentisse un accesso prioritario.
Ad un certo punto anche una coppia di signore chiedeva spiegazione del fatto di essere in fila da mezz’ora fuori al freddo nonostante la prenotazione.

Qui, il personale addetto all’accesso, che in quel momento era identificato nel Signor Giuseppe Papaleo, inizia ad alzare la voce e a prendere a male parole le due signore. In particolare urlando e continuando a montare la polemica quando anche le signore avevano rinunciato ad avere una spiegazione. È stato anche da lui detto “in questi giorni ho capito che esistono due tipi di persone, chi frequenta le mostre e chi no, e lei di certo non le frequenta”. 

La vicesindaco presente non ha preso posizione ma ha piuttosto chiesto al Signor Papaleo di rientrare nella mostra. 

Vorrei fare quindi notare che non è il caso che una persona in quel momento con “autorità” si esprima in quei termini, che urli e soprattutto che tratti con violenza le persone. Notare che siamo nei giorni dedicati alla sensibilizzazione per l’eliminazione della violenza contro le donne. Vorrei anche mettere l’accento sulla frase detta dal Signor Papaleo che di fatto scoraggia l’accesso alla cultura che non dovrebbe essere in nessun modo sentita come elitaria.

Sperando di non dover più vedere scene violente come questa (che per inciso non fanno parte del mondo della cultura).

Chiara

Commenti
Silvia

Sono stata ieri pomeriggio a visitare la mostra. Il quadro un capolavoro e bella anche la collocazione... Ma organizzazione proprio no. Coda disordinata, accesso con prenotazione poco chiaro e le persone addette non molto disponibili. N. B.... Ti contano i secondi non i minuti in cui stare davanti all'opera e appena metti un piede all'ingresso sollecitano l'uscita. Silvia

Enrico

Abbiamo visitato la mostra domenica 24 alle 12.30, tutto si è svolto regolarmente con ottima organizzazione! Bravissimi i volontari...e x fortuna ci sono e utilizzano il prezioso tempo x farci godere momenti piacevoli!!! Grazie x averci offerto la possibilità di vedere gratuitamente questo capolavoro.

Monica

In visita con mio figlio sabato mattino, con prenotazione. Leggera coda e 5 minuti nella sala di esposizione del bellissimo quadro. Stupore di mio figlio, ventenne, che ha notato l'approccio delle persone anche di una certa età piazzate davanti, senza schiodarsi a scattare foto. Che gusto c'è andare ad ammirare un quadro per vederlo solo attraverso un obiettivo? Allora sarebbe meglio scaricarsi le immagini e guardarsele con tranquillità sul sofà!! Altro stupore, invece per me, è che per noi non è stata per nulla gratuita questa mostra... Ho trovato una bella multa... Peccato, per 5 minuti limitare i parcheggi nella zona della Villa... in tanti siamo incappati nell'infrazione in una zona dove normalmente è possibile parcheggiare e in quest'occasione si è pensato bene invece di vietarlo! Un vero peccato, visto che è stata una bellissima iniziativa.

Luigina

La mostra merita di essere visitata non perché gratuita ma perché @Caravaggio. Sull'organizzazione penso che nessuno nasce imparato soprattutto se si "utilizzano" per il servizio di accoglienza volontari senza filtro. Criterio comprensibile perché si vuole far arrivare alla fruizione della cultura, chiunque. Ma un minimo di preparazione ci vuole sempre, se non per l'arte in sé certamente per mettere tutti i volontari e le volontarie nella condizione di essere capaci. Invece la mia critica è solo per il fatto che (come già fa il Comune di Milano per il capolavoro in mostra ogni anno a Palazzo Marino) la guida o le guide devono essere fornite dell'organizzatore dell'evento una per ogni gruppo di massimo tot visitatori per i 20 minuti necessari a spiegare sinteticamente autore e quadro. Che sia di insegnamento alla prossima mostra evento simile.

Marina

Io e una amica siamo state un giovedì alle 12 con prenotazione e non abbiamo fatto alcuna coda. Per me di Milano sarebbe stato carino se oltre al quadro del Caravaggio avessero esposto qualche opera di pittori lombardi

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali