Lettere al giornale

I leoni da tastiera criticano, io dico "grazie" a sindaco, Giunta e volontari di Merate

Di Giancarlo Maggioni.

I leoni da tastiera criticano, io dico "grazie" a sindaco, Giunta e volontari di Merate
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Egregio direttore, in questi giorni di quarantena, di emergenza, di paura e di “non si sa come andrà a finire, ma speriamo bene”, capita di leggere su alcuni giornali, piuttosto che sui social, tantissimi interventi dei cosiddetti “leoni da tastiera”.
Questi personaggi sono sempre pronti a criticare il comune (soprattutto il nostro sindaco di Merate), piuttosto che chi distribuisce le mascherine e quante ne danno, o il libretto con alcuni consigli per sopravvivere, oppure chi è andato a sistemare i cimiteri o che l’area ecologica è chiusa…tutti fedeli al proprio ineludibile mantra: l’importante è criticare.
Ma a questi signori dalla lingua lunga, e dall’operatività a servizio della comunità prossima allo zero, mi permetto di muovere alcune osservazioni, tramite la sua testata, sempre molto obiettiva e veritiera nel raccontare le notizie.
Questa emergenza è capitata tra capo e collo a tutti e NESSUNO era preparato a una simile pandemia mondiale…le mascherine vanno ordinate perché nessuno in tutto il mondo ha tonnellate di mascherine pronte in magazzino, vanno ordinate, comprate e consegnate, ma tutti le vogliono subito (comuni, ospedali, forze dell’ordine…), poi vanno preparate, bisogna organizzare la distribuzione, vanno distribuite, in pratica…bisogna aver voglia di lavorare e dare una mano alla “res publica”.
In questi giorni il sindaco Massimo Panzeri e la giunta, insieme al responsabile della Protezione Civile Giordano Corneo, si sono prodigati in maniera encomiabile per cercare di organizzare tutti questi servizi alla città di Merate, in collaborazione con la protezione Civile stessa, la Croce Bianca, gli Amis di pumpier e gli Alpini.
Bisogna trovare i volontari che diano una mano (e nelle associazioni, quasi tutte, i volontari iniziano a risentire della mancanza di ricambio generazionale e dell’età che avanza inesorabile, perché quando non avanza si finisce di vivere), anche a discapito della paura che comunque attanaglia tutti, bisogna anche fare il conto che Merate è molto più grande di un Brivio qualsiasi (tanto per fare un esempio): se Merate ha 15.000 abitanti e circa 4.000 tombe nei cimiteri, visti gli abitanti di Brivio le tombe là saranno circa un terzo che a Merate, ma probabilmente il numero dei volontari sarà molto simile in entrambi i comuni.
Voglio concludere con un sincero ringraziamento al sindaco Panzeri, alla Giunta tutta (la minoranza sia consigliare che di piazza non si è proprio vista) e a tutte queste associazioni che in questo momento stanno aiutando tutta Merate, ricordando che tante gocce fanno il mare e che di una mano che aiuta c’è sempre bisogno, più di una lingua che critica.
Giancarlo Maggioni

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