Il nuovo Codice della Strada è legge: entrata in vigore e novità principali
Per automobilisti, motociclisti, fruitori di monopattini elettrici e non solo, la circolazione stradale subirà, da qui a poco, notevoli modifiche. L’iniziativa di introdurre nuove regole nel Codice della Strada (Decreto Legislativo n. 285/1992), firmata Matteo Salvini, è volta a promuovere una maggiore sicurezza stradale.
La riforma, confermata in Senato lo scorso 20 novembre e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il successivo 29 del mese, entrerà in vigore già il prossimo 14 dicembre. Delineare i confini delle principali questioni affrontate dalla normativa appare pertanto fondamentale, atteso il notevole interesse pubblico a che le stesse, prima ancora che rispettate, vengano, chiaramente, conosciute.
Preliminarmente, è doveroso precisare che le suddette modifiche non avranno valore retroattivo: le sanzioni, pertanto, verranno applicate unicamente alle infrazioni commesse dopo l’entrata in vigore della legge n. 177/2024.
Ma veniamo al dunque. La prima novità, oggetto di numerose polemiche, si rinviene in materia di alcol e sostanze stupefacenti.
Permanendo le sanzioni previste dall’art. 186 C.d.S., applicabili nei confronti di coloro che vengono trovati alla guida in stato d’ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico minimo non inferiore a 0,5 g/l, la nuova legge dispone che sulla patente di chi riceve una contestazione per violazione dell’art. 186, co. 2 lett. b) o c) C.d.S., venga apposto un codice volto a indicare che o quel conducente non potrà più assumere alcolici prima di porsi alla guida (cod. 68), o che al veicolo verrà applicato uno speciale dispositivo, detto alcolock, per cui il guidatore non vedrà partire la propria autovettura nel caso in cui, soffiando nell’apparecchio, quest’ultimo dia esito positivo (cod. 69).
Viene inoltre previsto un aggravamento delle sanzioni per coloro che, nonostante l’applicazione dei citati codici sulla patente, violino comunque la prescrizione impartita o manomettano i relativi dispositivi.
Per quanto concerne, invece, l’assunzione di sostanze stupefacenti, viene meno la necessità di dimostrare lo stato di alterazione psicofisica alla guida, essendo sufficiente la positività al test, ai fini del ritiro della patente per un tempo non inferiore a tre anni. Per ciò che qui rileva, la legge è chiara: tolleranza zero.
Ancora, i monopattini elettrici dovranno essere dotati di assicurazione, targa e frecce obbligatorie e chi li utilizza dovrà indossare il casco. Sarà loro vietato, inoltre, transitare sui marciapiedi e sulle piste ciclabili: l’utilizzo del mezzo è limitato ad aree urbane ove il limite è non superiore a 50 km/h.
Seppur la normativa non sia dettagliata, la strada, in tal senso, è senz’altro definita.
Novità fonte di interesse per numerosi lettori sarà, sicuramente, quella relativa all’utilizzo del telefono cellulare alla guida. La riforma è ferma nel prevedere un inasprimento del quadro sanzionatorio, e, in particolare, nell’indicare una decurtazione fino a 10 punti della patente, la sospensione della stessa, nonché sanzioni amministrative di importi massimi fino a 1.400 euro.
Il nuovo Codice della Strada prevede un aggravamento di pena anche in caso di abbandono di animali su strada o nelle relative pertinenze. Un considerevole inasprimento è previsto altresì nel caso in cui tale abbandono cagioni la morte o lesioni personali a più persone. La sanzione applicabile, in quest’ultima ipotesi, è quella della reclusione da un minimo di tre mesi a un massimo di sette anni.
Non solo: viene introdotta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno, ove si accerti che il fatto che costituisce reato sia stato commesso mediante l’uso di veicoli.
Ulteriori e severe modifiche riguardano da vicino i neopatentati di categoria B, i quali, per un periodo non più di uno, bensì di tre anni, non potranno guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 75 kW/t. Per i veicoli di categoria M1, inclusi quelli elettrici o ibridi plug-in, il limite massimo di potenza sarà incrementato a 105 kW.
Aggravio sanzionatorio e maggior rigidità sono altresì previsti in caso di eccesso di velocità e violazione della distanza minima laterale di sicurezza dai ciclisti, pari ad almeno 1,5 m.
Da ultimo, disposizioni particolari vengono impartite in materia di circolazione di motocicli e scooter di cilindrata pari o superiore a 120 cc su strade extraurbane – per cui è richiesta, obbligatoriamente, la maggiore età, nonché in materia di autovelox: questi dovranno essere preceduti da un apposito segnale posto a non meno di un chilometro di distanza, mentre chi prenderà più multe sullo stesso tratto stradale nel giro di un’ora non pagherà tutte le sanzioni, bensì quella più salata, aumentata di un terzo.
Insomma, il nuovo Codice della Strada prevede modifiche importanti e rigorose: sicuramente non di pronta comprensione: la legge, infatti, caratterizzata da 36 articoli, definisce, in ciascuno di essi e in maniera scrupolosa, ogni questione qui brevemente descritta e non solo. Non resta che attendere il prossimo 14 dicembre.
Studio Legale Notaro e Associati