Lettere al giornale

Elezioni a Casatenovo, chi ha votato Perego è fascista e Galbiati... partigiano?

Di Vincenzo Campanella

Elezioni a Casatenovo, chi ha votato Perego è fascista e Galbiati... partigiano?
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A più di un mese dalle elezioni a Casatenovo proseguono le riflessioni sull’esito delle urne. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di Vincenzo Campanella, attivista ecologista, che torna sull'argomento a un mese e mezzo di distanza.

Elezioni a Casatenovo, la lettera di Campanella

 

Egregio direttore, le elezioni sono passate. Sindaci, assessori, commissioni comunali sono pronti ad affrontare il nuovo quinquennio. Ma la discussione sui risultati continua.
In particolare a Casatenovo, dove il risultato schiacciante ha esaltato (dopo la paura di perdere) il concetto «i cittadini hanno premiato il buon governo del centrosinistra PEI degli ultimi 20 anni».
Se fosse così, come si spiega la sconfitta del centrosinistra a Besana, Cassago e Monticello? Vuol dire che in questi Comuni il centrodestra ha governato bene?
Il voto a livello comunale è frutto di molti fattori. Certo, i risultati delle Amministrazioni uscenti pesano, ma non sono il fattore determinante. Contano i nomi. In primis i sindaci; i nuovi candidati (meglio se ben inseriti negli oratori); le preferenze che i candidati calamitano; la campagna elettorale ufficiale e sotto traccia; la copertura in ogni frazione, ecc.
Vorrei riflettere su quanto veniva detto (sotto traccia) a Casatenovo: la lista Perego è la lista dei fascisti; se vince ripartirà la cementificazione (come in questi 20 anni), perché è appoggiata da geometri e costruttori; sì, non tutto va bene, ma i nuovi sono impreparati; sì, bisognerebbe cambiare, ma piuttosto che i fascisti, continuiamo così...
Questo argomento era il più gettonato, io che ho preferito (pubblicamente) il cambiamento, sono stato additato come fascio-comunista e... capis nagot.
Qualcuno addirittura, mi ha tolto il saluto, e cancellato da «amico» da Facebook. Ora, pensare che votare Perego a Casatenovo voleva dire scegliere il Fascismo, è ridicolo. Mentre votare Galbiati, appoggiato ufficialmente dal partito della Salis e da ex leghisti, era essere partigiani.
Per chiudere, chi vince ha il diritto di governare, ma non vuol dire automaticamente che ha governato bene. Chiedete a Cassago, ecc.
Vincenzo Campanella
Ps: a livello europeo turandomi il naso ho votato per i Verdi

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