Polemica

Vaccinazioni antinfluenzali: "I medici non potranno prenotare le dosi prima del 18"

Straniero: "Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era posta e, in più, ai ritardi si assommano altri ritardi"

Vaccinazioni antinfluenzali: "I medici non potranno prenotare le dosi prima del 18"
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"I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 novembre e non le avranno disponibili prima del 20. È quanto si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla Direzione generale del Welfare di Regione Lombardia. La precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo ulteriormente il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell’indicazione del Ministero della Salute che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre. Allora fu presentato un piano in cui Regione Lombardia indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni.

Vaccinazioni antinfluenzali: "I medici non potranno prenotare le dosi prima del 18"

Intanto, dei vaccini oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti regionale, ne sono stati distribuiti solo 692mila, mentre altre 200mila dosi sono ora in distribuzione. Circa due milioni di dosi mancano ancora all’appello mentre altre 620mila dosi rimangono ancora non autorizzate da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

Esasperazione

“Regione Lombardia non riesce a garantire i vaccini ai cittadini, anche i più fragili, che ormai sono esasperati, così come lo sono i medici – dichiara Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd –. Ormai in molti sono costretti a pagarli di tasca propria rivolgendosi ai privati. Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era posta e, in più, ai ritardi si assommano altri ritardi. L’assessore al Welfare Gallera continua a sostenere che i vaccini ci sono: quando prenderà atto della realtà? E quando si attiverà per risolvere il problema?”, si chiede l’esponente dem.

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