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Superbonus, Straniero: "Chiediamo al Governo la proroga in modo mirato"

“È importante far pervenire al Governo un segnale da parte del consiglio regionale della Lombardia nella direzione di una conferma delle misure del Superbonus 110 per cento"

Superbonus, Straniero: "Chiediamo al Governo la proroga in modo mirato"
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“È importante far pervenire al Governo un segnale da parte del consiglio regionale della Lombardia nella direzione di una conferma delle misure del Superbonus 110 per cento, almeno fino al 31 dicembre 2022 e anche per tutte le abitazioni unifamiliari,eliminando il tetto Isee di 25mila euro, che appare un freno eccessivo, e del mantenimento del Bonus facciate, nella misura del 90 per cento, almeno per gli edifici ubicati nei centri storici”, è la sintesi dell’intervento di Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive, in merito alla mozione approvata questo pomeriggio, in Aula, presentata dagli M5s, sul tema della proroga della misura Ecobonus 110% per l’efficientamento energetico.

Superbonus, Straniero: Chiediamo al Governo la proroga in modo mirato"

“Si tratta di misure che se da un lato permettono un efficientamento energetico degli edifici praticamente a costo zero o minimo, dall’altro stanno producendo un ottimo contributo al rilancio del comparto edilizio – ha aggiunto Straniero –. E siamo d’accordo che è importante chiedere al presidente di Regione Lombardia di aprire un confronto con il Governo per ottenere che le misure stesse possano rimanere in vigore oltre le scadenze previste originariamente e anche oltre i nuovi termini stabiliti dal Documento programmatico di bilancio per il 2022, in particolare evitando una differenziazione fra gli interventi sui condomini e quelli sugli altri edifici”.

Un evidente problema sta però emergendo in questa campagna di ristrutturazione edilizia degli edifici, come ha sottolineato il capogruppo dem Fabio Pizzul: “Sono cresciuti notevolmente i prezzi dei materiali e anche degli interventi, con evidenti ricarichi sulle prestazioni dei professionisti. D’altra parte, questi aumenti, che gravano sulle casse dello Stato, non trovano corrispondenza in un aumento dei salari dei lavoratori del settore e in un miglioramento delle loro condizioni di lavoro. Andrebbe, perciò, acceso un faro sulla situazione per evitare che queste misure non alimentino ingiustizie e non creino un artificioso aumento dei costi”.

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