L'intervento

Merate, l'opposizione: "No allo sfregio di Villa Baslini"

Cambia Merate chiede all'Amministrazione comunale di preservare il parco della storica villa che in futuro potrebbe ospitare una struttura ricettiva

Merate, l'opposizione: "No allo sfregio di Villa Baslini"
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Intervento critico del gruppo di minoranza "Cambia Merate". Chiede all'Amministrazione comunale, che nei prossimi mesi approverà le modifiche al Piano di Governo del Territorio, di non togliere i vincoli ai 12mila metri di parco della storica villa di via Baslini: in futuro potrebbe ospitare una struttura ricettiva.

Cambia Merate: "No allo sfregio di cemento nel parco di Villa Baslini, da quasi sessant'anni i 12mila metri sono vincolati"

Di seguito l'intervento integrale diffuso dai consiglieri comunali di "Cambia Merate":

Il gruppo consigliare Cambia Merate con Aldo Castelli, dopo aver votato contro l’adozione del Piano di Governo del Territorio, ha presentato in questi giorni osservazioni per chiedere la modifica dello strumento urbanistico, che sarà definitivamente approvato nei prossimi mesi.

In particolare viene chiesto all’Amministrazione di non concedere la possibilità di realizzare un nuovo edificio di 1.200 metri quadri, per circa 3.600 metri cubi, nel parco monumentale di Villa Baslini, tra via Sant’Ambrogio e via Antonio Baslini.

Il Pgt adottato, se confermato, consentirebbe infatti di costruire un immobile per fini ricettivi di due piani, con altezza massima di 7,5 metri. Per rendere l’idea di ciò che pregiudicherebbe irrimediabilmente il parco di circa 12mila metri quadrati, basti pensare al padiglione Airoldi Fossati dell’ospedale di Merate, lo stabile fatiscente di colore marrone chiaro, posto lungo via Cerri, ben visibile dalla rotonda antistante il Mandic e che a breve diverrà Casa della Comunità.

Ebbene, nel parco di Villa Baslini si potrebbe realizzare un volume pari all’80% del padiglione ospedaliero, ciò con un impatto enorme che comprometterebbe il parco e il suo indissolubile legame con la villa storica e si porrebbe in contrasto con la difesa delle aree verdi predicata dalla maggioranza.

Del resto, come tutto il territorio comunale di Merate, Villa Baslini e il relativo parco sono soggetti al vincolo
paesaggistico.

I consiglieri del gruppo "Cambia Merate"

 

Ma occorre anche ricordare che villa e parco, dal luglio 1967, ai sensi della legge n. 1089 del 1939 (ora codice dei beni culturali), sono stati riconosciuti beni culturali di particolare interesse in considerazione della conformazione e del pregio della villa, realizzata nel 1775, e della qualità del parco, ricco di magnifiche essenze, con imposizione del vincolo.

Come si possa pensare di consentire uno sfregio simile a dei beni così significativi per la nostra città è inconcepibile e rappresenta un grave disinteresse per il bello oltre che per le nostre radici.

Ma non è tutto. Villa e parco si trovano in una zona centrale della città, assai delicata sotto il profilo della viabilità pubblica, posto che l’ingresso carrale è garantito esclusivamente da via Antonio Baslini, strada di dimensioni ridottissime, regolata a senso unico e dalla quale è assai difficile garantire l’acceso e il recesso dal comparto.

Anche per questa ragione, è stato chiesto di non consentire la colata di cemento sul parco e di preservarlo perché permanga quale bene culturale riconosciuto da quasi sessant’anni.

Con altra osservazione il gruppo consigliare Cambia Merate ha chiesto di eliminare anche una trasformazione di un terreno da agricolo a residenziale a Sartirana, in via Volta, in una zona di assoluto pregio e qualificata dallo strumento urbanistico “di massima sensibilità”.

Aldo Castelli, Patrizia Riva, Roberto Perego, Marco Giumelli, Michele Marucco

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