Nervi tesi tra i due enti

L'Unione della Valletta chiede i "danni" a Santa Maria Hoè: botta e risposta al veleno

Ricorso al Tar per chiedere l'annullamento del bilancio di previsione e il recupero giudiziale di ben 940mila euro. Brambilla: "Anche noi vantiamo crediti e comunque i conti non tornano"

L'Unione della Valletta chiede i "danni" a Santa Maria Hoè: botta e risposta al veleno
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L'Unione della Valletta chiede l’annullamento del bilancio di previsione del Comune di Santa Maria Hoè e il recupero giudiziale di ben 940mila euro «per servizi già usufruiti dai cittadini e che il sindaco Brambilla si rifiuta di versare all’Unione».

E’ una vera e propria bomba, quella esplosa in questi giorni nell’Unione dei Comuni della Valletta: l’ente ha infatti presentato un ricorso al Tar che, se accolto, rischia seriamente di mettere in ginocchio il Comune guidato dall’Amministrazione di Efrem Brambilla, che ovviamente replica alle accuse sostenendo le sue ragioni.

L’azione legale deriva dal fatto che i servizi comunali rimasti in capo all’Unione (ovvero la protezione civile, la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, i servizi sociali, la polizia locale, la biblioteca civica e fino al 30 giugno scorso la gestione del palazzetto intercomunale dello sport) dopo il recesso parziale unilaterale promosso dall’Amministrazione Brambilla un anno fa hanno continuato a essere garantiti alla cittadinanza di Santa Maria Hoè, ma senza il contributo economico del Comune.

La posizione dell'Unione della Valletta

Riportiamo integralmente la posizione dell'Unione dei Comuni della Valletta.

L’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta si vede costretta a promuovere un giudizio avanti al TAR Lombardia per chiedere l’annullamento del bilancio di previsione del Comune di SMH approvato in data 29 aprile 2023. L’Unione ha potuto leggere tale bilancio solo il 7 luglio grazie all’intervento del Prefetto che ha obbligato il Sindaco Brambilla a depositare in Prefettura una copia del bilancio di SMH.
È necessario precisare che gli effetti del bilancio di SMH producono conseguenze dirette anche per l’Unione: nonostante la “narrazione” pubblica del Sindaco Brambilla in merito alla riconquistata indipendenza, il recesso parziale unilaterale ha lasciato in capo all’Unione, per espressa scelta del Sindaco Brambilla, ben cinque funzioni comunali fondamentali ed il servizio della biblioteca: l’Unione, infatti, per tutto il 2023 continua a fornire e garantire a tutti i cittadini di Santa Maria Hoè servizi essenziali quali, per mero esempio, la protezione civile, la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, i servizi sociali, la polizia locale, la biblioteca civica e, fino allo scorso 30 giugno, la gestione del Palazzetto Intercomunale dello Sport.
La gravità della situazione è dovuta al fatto che il bilancio di previsione 2023 del Comune di SMH non ha stanziato – in trasferimento all’Unione – né la spesa storica necessaria a garantire l’erogazione dei succitati servizi né, tanto meno, le risorse necessarie ad affrontare la spesa per le nuove necessità.
Pertanto, nostro malgrado, siamo stati costretti ad impugnare al TAR il bilancio di previsione del Comune di SMH.
A breve dovremo anche procedere per il recupero giudiziale di quanto dovuto all’Unione da parte del Comune di SMH:
• per il saldo delle quote relative alla gestione 2022: 495.033,24 euro;
• per il versamento dei primi due acconti per i servizi erogati nel 2023: 406.973,00 euro;
• per le somme anticipate nel corso del 2023 per pagare utenze (gas, elettricità, acqua, telefonia e connettività) non più di competenza dell’Unione ed evitare di interrompere servizi primari ai cittadini di SMH (Municipio, Scuola Primaria, cimitero, illuminazione pubblica): 38.411,44 euro.
Si tratta di somme molto elevate – pari a complessivi 940.417,68 euro – per servizi già usufruiti dai cittadini di SMH che il Sindaco Brambilla si rifiuta di versare all’Unione.

Marco Panzeri, Presidente dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta 

La replica di Santa Maria Hoè

Questa la replica integrale dell'Amministrazione di Santa Maria Hoè.

Non ho la memoria corta, ricordo benissimo che qualche mese fa a La Valletta si diceva (con tanto di cifre alla mano) che incaricare avvocati ed iniziare cause in tribunale non era la soluzione ai problemi. Addirittura il presidente dell’Unione della Valletta Marco Panzeri (presidente dell’Unione della Valletta fino al 31 dicembre e non oltre) aveva affermato che il Comune di Santa Maria Hoè “continua imperterrito a sperperare risorse dei cittadini promuovendo nuovi giudizi”. Ora invece vediamo la stessa Unione della Valletta, ente ormai in via di scioglimento, dare un incarico ad un avvocato per aprire un’altra causa al Tar, 2 mesi prima che la stessa Unione cessi di esistere. In questo caso inoltre vi saranno tempi lunghi che non si possono nemmeno prevedere, bisognerà veramente attendere moltissimo tempo prima di vedere questa causa definitivamente chiusa. Ricordiamo inoltre che è già stato incaricato un liquidatore che si occuperà di suddividere tecnicamente tutto ciò che riguarda l’Unione della Valletta tra i 2 comuni di Santa Maria Hoè e di La Valletta Brianza. Visti tutti questi aspetti, non si riesce a comprendere il senso di questa iniziativa. Forse ha una finalità propagandistica? Ma anche in questo caso non trovo alcuna risposta, dato che in fondo non importa a nessuno. Una causa del tutto inutile sotto tutti i punti di vista. Ciò che è certo è che si tratta dell’ultimo tentativo di attacco al Comune di Santa Maria Hoè da parte dell’Unione della Valletta, prima che l’Unione della Valletta stessa venga soppressa e venga posta la parola fine sulla sua esistenza. Più che un attacco mi sembra una “mossa della disperazione”, di un ente costoso che ormai ha manifestato tutti i suoi limiti ed i suoi problemi. Una Unione della Valletta in via di scioglimento (per volontà del Comune di La Valletta Brianza, che ha approvato il recesso dall’Unione) che si permette trattare in questa maniera il suo Comune associato. Inoltre trovo la rappresentazione del comunicato fuorviante, distorta e la ritengo anche diffamatoria nei nostri confronti. Non è la prima volta che il presidente dell’Unione, vittima della sua improntitudine, incappa in questi “scivoloni“. Di solito non si espone da solo e chiama in causa altri esterni che lo supportino. Per lui vige “il gioco di sponda“. Avesse invece il coraggio di confrontarsi, come le regole della politica impongono. Ma a quanto pare lui non le riconosce e cerca, senza successo, di imporre la sua visione delle cose sempre e ovunque, con assoluti creati come “le regole di un gioco in scatola”. Ecco invece come stanno realmente le cose. È doveroso rilevare che l’Unione della Valletta ha deliberato il bilancio di previsione in totale assenza dell’approvazione del bilancio del Comune di Santa Maria Hoè, avvenuta successivamente, condizione indispensabile per consentire l’approvazione del bilancio dell’Unione. Infatti tale Unione ha approvato il proprio bilancio di previsione (approvato in data 27.04.2023) senza aver atteso prima l’approvazione del bilancio del Comune di Santa Maria Hoè (approvato in data 29.04.2023) e senza aver definito i rapporti con il Comune di Santa Maria Hoè. Non solo. Ma nell’articolo vedo che l’Unione della Valletta richiederebbe il versamento di un importo di ben € 940.417,68 per l’esercizio finanziario 2023. Non si comprende come la Valletta sia pervenuta a determinare tale cifra, considerando che l’importo precedentemente richiesto per l’esercizio finanziario 2022 ammontava ad € 969.610,00, con TUTTE le funzioni/servizi comunali conferiti in Unione, mentre l’importo richiesto per l’esercizio finanziario 2023 con SOLE 5 FUNZIONI si discosta dal precedente di soli circa 20 mila euro, nonostante come si diceva tutte le funzioni/servizi siano ritornati nella titolarità del Comune di Santa Maria Hoè e non siano più svolti dall’Unione della Valletta, ad eccezione di cinque funzioni fondamentali, il servizio non fondamentale della biblioteca e la gestione dell’impianto sportivo denominato “Stadio Idealità”. Noi vogliamo la specifica di ogni voce riferita alla somma richiesta. Le risorse richieste a questo Ente devono essere corrispondenti alle spese realmente sostenute e non a quelle preventivate, al netto di tutti i contributi ottenuti dagli Enti superiori a sostegno delle spese stesse. Il Comune di Santa Maria Hoè ha già chiesto fermamente e formalmente chiarimenti in proposito agli importi pervenuti a protocollo.
Nessuna giustificazione puntuale e che noi possiamo in qualche modo ritenere esauriente ad oggi è ancora pervenuta.
Inoltre il Comune di Santa Maria Hoè vanta anche crediti economici nei confronti dell’Unione della Valletta, che assolutamente esigiamo. Ricordiamo poi che ad oggi l’Unione della Valletta, nonostante i continui solleciti da parte di questo Comune, non ha mai provveduto alla suddivisione dei beni mobili, che, ad oggi, vengono solo ed esclusivamente utilizzati per il Comune di La Valletta Brianza. Trattandosi in buona parte di beni assolutamente indispensabili (come ad esempio computer e simili) questa Amministrazione si è trovata costretta a sostenere costi per l’acquisizione dei nuovi beni. Importo che, naturalmente, verrà addebitato all’amministrazione della Valletta. Aggiungiamo che sempre in merito a queste questioni sono state fatte dal Comune di Santa Maria Hoè diverse formali richieste di ACCESSO AGLI ATTI che l’Unione della Valletta deve ancora evadere secondo quanto i principi di TRASPARENZA le impongono ed i nostri diritti esigono, ma nonostante tutti i termini siano da molto tempo scaduti non è MAI pervenuta alcuna risposta a riguardo. Ma tutto questo e molto altro (che al momento non anticipiamo pubblicamente) verrà affrontato in sede di giudizio, occasione in cui l’Unione della Valletta sarà costretta una volta per tutte a fare chiarezza con dovizie di particolari ed a rispondere in maniera puntuale su tutte le questioni (vedremo quando…), come le abbiamo già giustamente richiesto.

Efrem Brambilla, Sindaco di Santa Maria Hoè

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