Lecco-Bergamo: Mauro Piazza replica alla "scommessa" di Castelli
"La posta in gioco non è l’ego personale o cospargersi di cenere, ma un’infrastruttura che il nostro territorio merita di veder realizzata"
Di Mauro Piazza, sottosegretario regionale con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale
Non ho mai pensato alla politica come a un gioco. Meno che mai come ad una scommessa. Non ho mai pensato all’impegno pubblico come ad un gioco di potere a somma zero, specie quando di mezzo ci sono le doverose risposte che si debbono ad una comunità, che si parli di una strada o di un servizio pubblico. Non ho mai pensato alla logica cinica e puerile della scommessa sulla testa dei cittadini, come se ciò che conta sia il fatto che vinca Piazza, o Salvini o Castelli o Paperino, con l’aggravante di una malcelata soddisfazione nel vedere che qualcosa non si realizza o non funziona, e potersi arrogare il titolo di “lo avevo detto” o peggio “quando c’ero io”. Non l’ho mai pensata così, la politica, perché credo che se non riusciremo a realizzare la Lecco Bergamo sarà una sconfitta di tutti, una sconfitta molto più grande di quella piccina picció di una scommessa tra due.
Con questo convincimento, che magari sembrerà ingenuo, ho lavorato e continuo a lavorare assieme a chi ha responsabilità in materia affinché le cose vadano avanti, le procedure si risolvano, le coperture finanziarie su trovino, i problemi si superino. Passaggi delicati, burocratici, a volte estenuanti e spesso invisibili agli occhi e alle cronache e per questo esposti a critiche di immobilismo. Lo facciamo perché l’alternativa sarebbe quella di gettare la spugna, e dire che la strada non si fa più poiché sono passati tanti anni e non è più l’età dell’oro di quando politici di grande statura aprivano i cantieri con uno schiocco delle dita. Lo facciamo con la consapevolezza che il 2026 è dietro l’angolo, ma sarebbe da sciocchi non sfruttare questa parentesi delle Olimpiadi per dare alla Lecco Bergamo maggiore celerità amministrativa e risorse economiche sufficienti. Una grande opportunità, viste le cifre in gioco.
Per questi motivi mi ha sorpreso con amarezza la scommessa lanciatami da Roberto Castelli, una persona che stimo e che, avendo ricoperto ruoli di grande prestigio e potere in tema di opere pubbliche, sa bene quanto sia difficile fissare date di apertura di una strada ma sa altrettanto bene quanto sia importante riuscire a dare avvio ai lavori. Personalmente, non racconto storielle e non faccio scommesse, nemmeno promesse. Provo a lavorare nell’interesse di tutti, nei limiti delle mie possibilità e senza usare una strada come pretesto per battaglie politiche o antipatie personali. Sapendo che c’è sempre, a giudicare, il più implacabile dei tribunali: il voto degli elettori.
Sarebbe facile usare la retorica che chieda conto del perché i problemi di oggi non sono stati risolti ieri, quando menti illuminate e capaci avevano in mano le leve di governo per farlo. Sarebbe facile, ma servirebbe a niente, come a niente serve una scommessa. Quello che può servire è il contributo di tutti e l’aiuto di chi ha esperienza: questo sarebbe utile, costruttivo e in questo senso mi rivolgo anche al Senatore Castelli. La posta in gioco non è l’ego personale o cospargersi di cenere, ma un’infrastruttura che il nostro territorio merita di veder realizzata. E una certa idea della politica, che non possiamo svilire all’azzardo.
Mauro Piazza, sottosegretario regionale con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale