Interrogazione in Regione sull'ospedale Mandic
A presentarla il consigliere regionale di Sinistra Italiana Onorio Rosati
"L'Ospedale Leopoldo Mandic di Merate, presidio importante per il territorio ha visto negli ultimi anni una riduzione di posti letto e attività in sala operatoria, situazione aggravatasi anche con l’emergenza e la gestione covid-19 che, ad esempio, ha portato, dopo le dimissioni del Primario, alla chiusura della Chirurgia pediatrica e, altro esempio, ha visto il relativo reparto di cura avere una media di ricoverati molto bassa". E' a partire da queste considerazioni che il consigliere regionale di Sinistra Italiana Onorio Rosati ha deciso di presentare una interrogazione al Pirellone.
Interrogazione in Regione dell'ospedale Mandic
"I reparti di Ortopedia e Otorino sono stati accorpati ai posti letto della degenza comune di chirurgia e ginecologia con la perdita di altri 27 posti letto - spiega il consigliere Rosati Il Pronto Soccorso funziona in gran parte con personale medico a gettone (sono strutturati solo 2 medici tempo pieno e 1 part-time). La mancanza di anestesisti ha ridotto di oltre il 50% le attività delle sale operatorie allungando le liste di attesa, per fare qualche esempio, serve oltre un anno di attesa per un intervento di protesi al ginocchio, mentre gli interventi di cataratta prima del Covid-19 erano circa 50 al mese ora circa 5".
Non solo ma l'esponente della sinistra evidenzia anche il fatto che Maternità è passata da oltre 1500 parti all'anno a meno di 500 negli ultimi tre anni mettendo a rischio il punto nascite. E ancora: "È stata chiusa per ragioni legate al Covid-19 una sezione di medicina generale pari a circa 35 posti letto mai riaperta nonostante la cessazione dell’emergenza pandemica. Dal 2015 non è nominato un Direttore di Presidio, mancanza che determina un forte isolamento della struttura e che fa ricadere sul personale tutte le azioni necessarie per garantire continuità e un servizio di qualità alla cittadinanza".
Per questo Rosati ha deciso di interroga il Presidente della Giunta Regionale e l’assessore Guido Bertolaso per capire:
"se Regione Lombardia è a conoscenza delle vicende sopra elencate, se esiste una programmazione che ne preveda la chiusura o un eventuale cambio d'uso (RSA o lungodegenza) e se questo è compatibile con quanto inserito nel PRSS e se esiste un controllo sulla congruenza e la qualità di tutti i servizi esternalizzati al fine di erogare l’assistenza ospedaliera in modo appropriato e centrato sul paziente"