Una decisione clamorosa

Insulti alla minoranza, il sindaco licenzia l'assessore Robbiani

Scossone nella Giunta di Merate, dure le parole di Panzeri: "Comportamento irrispettoso, compromesso il rapporto fiduciario".

Insulti alla minoranza, il sindaco licenzia l'assessore Robbiani
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L’insulto lanciato all’indirizzo del consigliere di minoranza Roberto Perego è costato all’assessore ed ex sindaco di Merate Andrea Robbiani il licenziamento in tronco. Una decisione senza precedenti, e per certi versi coraggiosa, quella infine assunta oggi, lunedì, dal sindaco Massimo Panzeri a seguito dell’ennesima bagarre scoppiata in aula a causa delle intemperanze dell’ex borgomastro.

La bagarre in aula costa cara a Robbiani

"Quella buon anima di mio padre mi diceva sempre: Non discutere mai con un idiota perché se ti abbassi al suo livello, poi ti batte con l’esperienza”  aveva dichiarato Robbiani giovedì sera in Consiglio comunale, commentando le dichiarazioni del consigliere di minoranza Perego sulla scarsa collaborazione dimostrata dall’assessore durante il percorso di revisione del piano di gestione della riserva lago di Sartirana. Parole che avevano provocato la reazione sdegnata dell'opposizione, che aveva lasciato l'aula.

Panzeri: "Compromessa la fiducia"

«Nella mattinata di oggi, a seguito di meditata ed attenta valutazione, ho revocato le deleghe all’assessore Andrea Robbiani - ha scritto il borgomastro nello scarno comunicato stampa diffuso poco fa - I recenti comportamenti irrispettosi nei confronti di alcuni consiglieri comunali nonché del sottoscritto, hanno compromesso il rapporto fiduciario, condizione necessaria per la serena prosecuzione del mandato amministrativo, nell’interesse dell’intera collettività. Nei prossimi giorni comunicherò le nuove attribuzioni delle deleghe (Ambiente e Innovazione tecnologica, ndr) che al momento assumo personalmente ad interim».

Se Robbiani sceglierà la strada delle dimissioni o quella del semplice consigliere (di maggioranza o indipendente) non è dato saperlo. Di sicuro la decisione del sindaco, che a Robbiani è legato da una lunga militanza nelle file della Lega (nel 2009 ricoprì il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici nella sua Giunta), scatenerà un autentico terremoto nell’Esecutivo dalle conseguenze al momento non ancora prevedibili.

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