Misure

Impianti termici: dalla Regione finanziamenti per famiglie e imprese

Soddisfatto il consigliere regionale Zamperini, che ha lanciato la proposta: "La transizione ecologica non può essere imposta dall'alto"

Impianti termici: dalla Regione finanziamenti per famiglie e imprese
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Regione Lombardia approva la nuova misura per incentivare, attraverso uno specifico bando, il rinnovo degli impianti termici civili più inquinanti con impianti a biomassa a basse emissioni. Lo fa prevedendo una dotazione finanziaria complessiva pari a 23 milioni di euro così suddivisi.

Impianti termici: dalla Regione arrivano finanziamenti per sostituire quelli obsoleti

Una cifra importante quella stabilita dalla Regione, così suddivisa:

- 6 milioni di euro per il 2024 e 14 milioni per il 2025 riservati alle famiglie per interventi su impianti di riscaldamento;
- 300mila euro per il 2024 e 700mila euro per il 2025 riservati alle imprese per interventi su impianti di riscaldamento;
- 600mila euro per il 2024 e 1.400.000 € per il 2025 riservati ad istituzioni sociali private per interventi su impianti di riscaldamento.
Una misura fondamentale per tante famiglie lombarde, ottenuta grazie all’Ordine del Giorno presentato nel bilancio di dicembre 2023 di Regione Lombardia, da parte del consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini, primo firmatario della richiesta, che ha così commentato.

Zamperini: "Sono soddisfatto, è un sostegno alla povertà energetica"

«Sono molto soddisfatto che, grazie ad una mia richiesta accolta ed approvata in aula nello scorso bilancio, siano state trovate le risorse per gli incentivi sulla sostituzione di stufe ed impianti di riscaldamento più inquinanti. Con questa iniziativa, Regione Lombardia ha voluto dare un sostegno concreto per il contrasto alla povertà energetica, soprattutto nei territori montani, i più interessati dal problema, sia per evidenti questioni climatiche che per mancanza di infrastrutture energetiche, basti pensare all'assenza della rete del gas in alcuni comuni di montagna. In tali aree interne, l’utilizzo degli impianti a biomassa legnosa come fonte energetica è utile sia in termini di sostenibilità ambientale, in quanto favorisce ad esempio la raccolta della legna e la conseguente pulizia dei boschi – prevenendo anche il rischio degli incendi boschivi e salvaguardando i pascoli montani – che economica, perché si dà sostegno alle imprese locali ed alle attività rurali che costituiscono fonte di sussistenza per le popolazioni montane» dichiara Zamperini.

"La transizione ecologica non può essere imposta dall'alto"

«Questi 23 milioni consentiranno di sostituire i vecchi impianti termici inquinanti con impianti innovativi a biomassa legnosa, una misura indispensabile per garantire un passaggio graduale verso un riscaldamento maggiormente sostenibile di nuova generazione, eco-compatibile e meno inquinante, scongiurando un cambiamento repentino e traumatico che rischia soltanto di generare ansia ed incertezza in coloro che da secoli sono abituati a riscaldarsi con la legna - ha poi concluso Zamperini - La transizione ecologica non può essere imposta in maniera ideologica dall’alto, vincolando tutti i territori senza tenere conto delle diverse specificità. Deve essere obiettivo primario guidare, accompagnare e sostenere le famiglie, le imorese e le fasce più fragili della popolazione in questo percorso, attraverso misure adeguate volte a contrastare l’aumento della povertà energetica, soprattutto nei territori montanti e pedemontani, nelle aree interne e nelle così dette “terre alte”».

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