Il silenzio elettorale e i nostri politici che lo infrangono... legalmente
Il meratese Giuseppe Procopio il più attivo anche nel weekend in cui si è votato, ma gli altri non hanno fatto eccezione...
C'era una volta il silenzio elettorale. Un istituto che nell'era del digitale, in tempi di elezioni regionali, anche nel nostro territorio è stato largamente aggirato, dal momento che vale per comizi, gazebi e volantinaggi, ma non prevede alcuna norma per quanto riguarda social network e messaggi su smartphone.
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Il silenzio elettorale... questo sconosciuto (online)
Chi spicca tra i "furbetti" che, nel pieno rispetto delle norme, anche dopo la mezzanotte di venerdì 10 febbraio ha continuato a fare campagna elettorale tra Facebook, Instagram e Whatsapp, è sicuramente il vicesindaco di Merate Giuseppe Procopio, candidato di Noi Moderati, uno che la legge la conosce perfettamente, essendo avvocato.
Domenica si è concesso un selfie con scheda elettorale tra le mani con appello al voto, mentre sabato mattina ha affidato a un messaggio broadcast sui cellulari degli amici l'invito a recarsi alle urne per votarlo. Sabato sera è riuscito a lanciarsi la volata anche commentando... la finale di Sanremo.
Da un avvocato all'altro, le leghista Cinzia Bettega non ha smesso di fare campagna online né domenica né lunedì, con appello finale al voto a spuntare con la X il presidente uscente Fontana.
Il leghista Mauro Piazza, candidato di punta del Carroccio lecchese, questa mattina ha dato il buongiorno ad amici e sostenitori con un appello via Whatsapp alle urne, ma "sportivamente" senza chiedere il voto per se stesso. "Si può votare anche oggi per le elezioni regionali dalle ore 7 alle ore 15! Votare è importante: se non lo fai lasci che gli altri scelgano per te". Su Facebook gli è però "scappato" l'hashtag #scrivipiazza...
Anche Flavio Nogara, altro leghista con buone possibilità di essere eletto, ha scelto il selfie alle urne. Poi ha puntato forte sulle emozioni...
Sul fronte Fratelli d'Italia, Fabio Mastroberardino ha affidato ai social un appello al voto a ridosso del silenzio elettorale di mezzanotte di venerdì, ma sabato non ha resistito a pubblicare il resoconto dell'incontro del giorno precedente in Valsassina, con tanto di selfie con l'ex sindaco di Lecco Lorenzo Bodega schierato a suo favore.
Fair play per Giacomo Zamperini, che si è fatto immortalare alle urne ma con un generico appello: "Comunque la pensiate, andate a votare!".
Rispettoso del silenzio Lorenzo Riva del Terzo Polo, anche se sul suo profilo Facebook qualche appello è comunque comparso, seppur non scritto di suo pugno.
Sul fronte Pd, Gian Mario Fragomeli ha ufficialmente scelto la strada del silenzio. Anche perché la campagna elettorale "fuori tempo massimo" gliel'hanno tirata i suoi più stretti collaboratori, con un bombing intenso di telefono in telefono, con precise indicazioni di voto.
Anche in area Cinquestelle c'è chi non ha resistito, nottetempo, a un'ultima spallata. Come il casatese Christian Perego.
Da una provincia all'altra, non fa eccezione la vicina Bergamasca, dove Sara Fumagalli, moglie dell'ex ministro Roberto Castelli, ha affidato a un giro di messaggi Whatsapp l'appello al voto alle prime ore di domenica. Non un semplice messaggio, ma un video "storico", che ripercorre la sua lunga militanza nel partito arrivando all'impegno nel volontariato con Umanitaria Padana.
Il silenzio elettorale, questo sconosciuto... O meglio, talmente noto che quasi ogni candidato ha trovato il modo per aggirarlo, cercando di recuperare voti fino all'ultimo minuto.
Matteo Scerri