Galimberti, Movimento Cinque Stelle: "Lupi? Un paracadutato"
"Al Nord non sono state comprese le nostre politiche economiche"
il moltenese Giovanni Galimberti, candidato alla Camera dei Deputati con il Movimento Cinque Stelle, vede senza dubbio il bicchiere mezzo pieno. "Se non guardiamo al 2018, bensì a quanto accaduto negli ultimi mesi, possiamo ben dire di essere la vera sorpresa di queste elezioni, siamo la terza forza del Paese. Dopo la scissione di Luigi di Maio, la caduta del Governo Draghi per la quale siamo stati incolpati, anche se le cose sono andate diversamente, siamo stati in grado comunque di smentire i sondaggi".
Galimberti, Movimento Cinque Stelle
Se Fratelli d'Italia è il primo partito e sul secondo gradino del "podio" è salito il Pd, il movimento ha infatti raggiunto nel Paese la terza percentuale. "Merito senza dubbio del lavoro compiuto dal Presidente Giuseppe Conte che, pur in una campagna elettorale brevissima, è riuscito a far comprendere il nostro messaggio".
Non ovunque però: i risultati ottenuti al Sud sono ben diversi da quelli del Nord, provincia di Lecco compresa (5,68% la percentuale del pentastellato lecchese "un dato in linea con le aspettative che avevo"). "Sono tanti i fattori che concorrono a questa differenza. Siamo un movimento che, indubbiamente, paga uno scarso radicamento nel nord Italia, ne siamo consapevoli. Non abbiamo sedi e la maggior parte dei passati rappresentanti oggi non c'è più, basti pensare a Fabiola Bologna, eletta anche per il Lecchese nel 2018, cha ha lasciato il Movimento".
Non solo, ma anche le tematiche e la loro interiorizzazione, hanno avuto un peso differente nelle diverse zone dello Stivale. "Credo che al Nord non siano state state comprese le nostre politiche economiche. Non siamo riusciti a far passare il nostro modello green, di efficientamento energetico ai settori produttivi di questo e di altri territori".
E il Reddito di cittadinanza?
"E' inutile negare che in zone ricche, a bassissimo tasso di disoccupazione come il Lecchese, non abbiano sfondato politiche e misure di sostegno alla povertà".
Le alleanze
Non vuol sentire parlare di "Campo Largo" Galimberti. "Su questo è stato categorico il presidente Conte, con questa segreteria Dem non esistono possibilità. Letta ha già annunciato di non aver intenzione di ricandidarsi come segretario... per il futuro si vedrà".
La vittoria di Lupi
Di certo che, ad essere bocciata, per Galimberti è questa legge elettorale "che in un territorio come il nostro ha consentito che un paracadutato come Maurizio Lupi, il cui partito ha ottenuto l'1 per cento a livello nazionale, venisse eletto".