L'intervento

Elezioni regionali, Coti Zelati:" Abitare in case dignitose è un diritto sacrosanto"

"Necessario lavorare sulle politiche abitative"

Elezioni regionali, Coti Zelati:" Abitare in case dignitose è un diritto sacrosanto"
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Di Monica Coti Zelati, Candidata con Patto per Majorino Presidente alle prossime elezioni regionali del 13 e 13 febbraio.

Grazie al lavoro fatto con Ambientalmente a livello locale e con i gruppi ambientalisti di Allenza Verde e Civica mi sono appassionata al tema della povertà energetica, che è contemporaneamente un tema ambientale, economico e sociale.

Abitare in case dignitose, in contesti sani è un diritto sacrosanto, e le politiche abitative devono intervenire per assicurare tale diritto a tutti.

In Lombardia possiamo contare su circa 160mila alloggi pubblici, di cui 110mila ALER, ma la gestione del tutto inadeguata di ALER negli anni del centrodestra ha prodotto ben 15mila appartamenti vuoti, di cui molti inabitabili.

Bisogna accelerare il processo di assegnazione di questi immobili e investire nel recupero e efficientamento di quelli in situazione di degrado; se una famiglia paga un affitto basso ma vive in una casa ad alta dispersione energetica si troverà in difficoltà a pagare le bollette.

L’efficientamento degli edifici, insieme ad altre azioni in favore delle rinnovabili, è più che mai urgente, se si vuole arrivare al 2050 al traguardo emissioni zero, come previsto. Temo che siamo già in forte ritardo rispetto quanto ci chiede l’Europa. Ma dobbiamo partire in modo deciso e convinto.

Cosa aspettiamo a riempire i tetti dei capannoni, delle fabbriche, degli edifici pubblici, le scuole, di pannelli fotovoltaici? Ormai ne vengono prodotti di altamente performanti a prezzi più accessibili del passato. E non dimentichiamo che tali interventi possono dare una grande spinta all’occupazione.

Abitare in modo dignitoso vuol dire anche vivere in un contesto che tiene conto delle esigenze delle diverse fasce di popolazione e dei diversi momenti della vita: gli studenti e i lavoratori precari, gli anziani non autosufficienti, le persone sole. Per questo si parla di co-housing, di housing sociale, di situazioni abitative che possano in qualche modo ricreare delle comunità di sostegno in contesti dove ormai queste reti relazionali vengono sempre più a mancare.

Infine, bisogna proporre politiche per l’affitto che tutelino le fasce intermedie; coloro che, pur non essendo fragili, non riescono ad accedere al mercato privato non tutelato.

Mi voglio impegnare a sollecitare e sostenere politiche abitative eque, inclusive e sostenibili.

Monica Coti Zelati

 

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