Caro bollette, Arrigoni e Romeo: depositata la mozione della Lega
Richiesti al Governo interventi immediati e strutturali
“Sia alla Camera che al Senato, la Lega ha depositato una mozione per chiedere al Governo di intervenire per tagliare i pesanti aumenti di luce e gas, annunciati per l'ultimo trimestre dell'anno, che colpiranno le famiglie, sia direttamente sia per gli inevitabili aumenti dei prezzi dei beni di consumo, e le attività economiche che vedranno ulteriormente indebolita la propria competitività sui mercati europei e internazionali, che da anni beneficiano di prezzi dell’energia inferiori di quelli italiani. La mozione contiene indicazioni importanti in vista della deliberazione del Consiglio dei Ministri che dovrebbe avvenire giovedì e che non si limitano alla sola richiesta di un intervento immediato, ma che sottolineano l’esigenza di alcune azioni strutturali. Per la Lega è infatti imprescindibile assicurare la neutralità tecnologica e che la sostenibilità ambientale sia accompagnata da quella economica e sociale, altrimenti ci troveremo a pagare un prezzo troppo alto per la transizione ecologica”. A comunicarlo sono i senatori Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega e Massimiliano Romeo, Capogruppo della Lega in Senato, primi firmatari della mozione depositata a Palazzo Madama.
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Caro bollette, Arrigoni e Romeo: depositata la mozione della Lega
"Le cause dell'aumento di luce e gas non sono passeggere ma saranno purtroppo strutturali: crescita inevitabile dei prezzi della C02 nella corsa affannata alla decarbonizzazione per contrastare i cambiamenti climatici e incremento dei costi di approvvigionamento del gas naturale per la forte crescita della domanda legata alla ripresa economica mondiale, soprattutto dell'est asiatico”, spiegano Arrigoni e Romeo. “Per queste ragioni oltre a interventi immediati per mitigare gli aumenti come lo spostamento di parte degli oneri di sistema nella fiscalità generale, il taglio dell’IVA in bolletta, il rafforzamento dello sconto bonus sociale elettrico per le famiglie bisognose e l’impiego di parte dei proventi delle aste ETS (CO2), senza però intaccare la quota destinata a finanziare interventi di decarbonizzazione dei settori industriali, la Lega chiede anche l’impegno del Governo a riordinare la disciplina degli oneri di sistema (che pesano 15 miliardi) e delle altre onerose voci in bolletta, a attuare misure per ridurre la dipendenza energetica dell’Italia (come lo sfruttamento delle nostre georisorse nazionali) e diversificare le fonti di approvvigionamento ed individuare un percorso equilibrato per la revisione del PNIEC e delle politiche energetiche nazionali e europee per i target 2030 e 2050, così da evitare futuri aumenti dei prezzi del gas e, dunque, dell'energia”.