Caos vaccini, il PD di Merate accusa Regione Lombardia: "Mancano dosi e spazi, non si perda altro tempo!"
Il gruppo politico locale attacca il governo regionale e lancia un invito a sindaci e Ats.
Caos vaccini, attraverso un comunicato stampa redatto domenica 8 novembre 2020, il PD di Merate accusa senza freni Regione Lombardia per la mancata tempestività in tema di vaccini, le cui dosi non riusciranno a coprire tutti i pazienti seguiti dai propri medici di base. Per chi fosse rimasto senza vaccino o al corrente di altre persone, può segnalarlo all'indirizzo email pdmerate@gmail.com o sulla pagina Facebook .
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Caos vaccini, PD Merate: "Per ogni medico di base 1250 pazienti senza vaccino"
Ecco il comunicato: "Oggi in Lombardia molti cittadini non riescono a fare il vaccino antinfluenzale. Diamo una dimensione di quante persone rimangono scoperte. Tutto parte in ritardo nella seconda metà di ottobre quando Regione Lombardia comunica che i medici di famiglia riceveranno 50 dosi di vaccino nelle due ultime settimane di ottobre. Tralasciando il fatto che alcune dosi non sembrano essere state nemmeno consegnate, teniamo conto che un medico di medicina generale può avere circa 1300 pazienti, come fissato dalla Regione Lombardia. Quindi, solo cinquanta “fortunati” su 1300 pazienti potranno ottenere il vaccino: per ogni medico di base, 1250 pazienti rimarranno senza vaccino!
È una vergogna perché queste dosi non coprono nemmeno le categorie prioritarie individuate proprio dalla stessa Regione: over 65 e pazienti fragili. Infatti, dalle ultime comunicazioni pubbliche dell’Ordine dei Medici le richieste da parte dei medici condotti sono di circa 400-500 dosi, 10 volte tanto quanto dato dalla Regione. Ma quest’anno è fondamentale che il vaccino lo facciano in tanti, soprattutto gli anziani e le persone fragili: ne va della loro salute e della salute di tutti!"
"Le colpe sono unicamente di Regione Lombardia"
"Le colpe sono unicamente di Regione Lombardia che si ritrova incredibilmente in ritardo perché non è riuscita a far partire la campagna vaccinale ad inizio ottobre, come invece le altre regioni han fatto. Non ci sono scuse, non si può scaricare su nessun altro. Basta pensare che il Ministero della Salute ha pubblicato il 5 Giugno 2020, 5 mesi fa, la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021”. Un documento che raccomanda proprio di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre. Ma che cos’ha fatto in questi 5 mesi l’assessore al Welfare, Giulio Gallera?! Per questo già a luglio, grazie al PD Lombardia, abbiamo messo in guardia la Regione sui possibili problemi, ma non ci hanno ascoltati. Hanno continuato a dire che era tutto a posto, ma oggi tanti medici non hanno vaccini a sufficienza, ci sono centri vaccinali che non riescono nemmeno a gestire le prenotazioni. In Emilia – Romagna, nel Lazio, ma anche in Sicilia questi problemi non ci sono, in Lombardia Sì. Siamo l’unica regione nella quale la salute del cittadino, dei cittadini più fragili non è una priorità.
"Mancano gli spazi", l'invito a sindaci e Ats
"Ma le dosi non sono l’unico problema: mancano gli spazi! Qui entrano in gioco i sindaci, a cui facciamo un appello: sindaci e ATS collaborino per sfruttare spazi pubblici e comunali in modo tale da favorire la campagna vaccinale e andare incontro ai cittadini. Gli stessi spazi servirebbero anche per i tamponi, non dimentichiamocelo. Infine, un appello ai cari Fontana e Gallera: i vaccini sono importanti, la salute è una cosa seria, ascoltate i medici e i cittadini, non perdete altro tempo!".