L'intervista

Assessori cacciati, parla il sindaco di Merate: "Strappo voluto da loro, Procopio si propose anche al Pd..."

Massimo Panzeri spiega le ragioni della revoca delle deleghe ed è tutt'altro che tenero nei confronti del suo ormai ex vice

Assessori cacciati, parla il sindaco di Merate: "Strappo voluto da loro, Procopio si propose anche al Pd..."
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Ha atteso chiarimenti per settimane, in particolare dallo scorso 5 marzo quando, a valle di una seduta di Giunta piuttosto animata, pose agli assessori Giuseppe Procopio e Franca Maggioni un aut aut: o dentro o fuori. In cambio, il sindaco Massimo Panzeri sostiene però di aver ricevuto soltanto risposte ambigue, molti «forse», «ci sto pensando».

La verità di Panzeri sulla cacciata di Procopio e Maggioni

Fuori da Palazzo Tettamanti, intanto, le voci che davano entrambi vicini alla lista di Dario Perego si facevano sempre più concrete, a un passo dalla conferma (che ufficialmente non c’è ancora). Per questo Panzeri ha ritenuto fosse ormai arrivato il momento di revocare le deleghe a entrambi, essendo venuto irrimediabilmente a mancare il rapporto fiduciario.

Procopio, che affida gran parte della propria comunicazione ai social parlando di «ora buia» per Merate, pochi giorni dopo ha formalizzato insieme a Maggioni e all’ex assessore Andrea Robbiani la nascita di un gruppo indipendente in Consiglio comunale, il «Gruppo misto», accusando il primo cittadino di averlo silurato via Whatsapp. A distanza di qualche giorno dal licenziamento dei suoi assessori e all’indomani dalla formazione del nuovo gruppo consiliare, il primo cittadino ha fornito alcuni chiarimenti rispetto alla vicenda.

Giuseppe Procopio e Franca Maggioni

Com’è arrivata la decisione di revocare le deleghe a Procopio e Maggioni?

«Preciso che è stata una decisione ragionata, sicuramente non maturata dall’oggi al domani. Il 5 marzo chiesi espressamente ai due assessori di confermare o smentire le voci del loro passaggio alla lista concorrente e dunque chiarire se volessero continuare ad aderire o meno al nostro progetto».

Cosa hanno risposto i due assessori alla sua richiesta di chiarimento?

«La loro posizione è sempre rimasta ambigua. Ho atteso due settimane ma di risposte non ne ho mai ricevute. Nel frattempo rispetto alla loro candidatura con Perego è arrivata più di una conferma. Entrambi, dimostrando una certa strafottenza, lo sono andati a dire a diversi impiegati degli Uffici comunali ad esempio».

Come ha interpretato questo atteggiamento?

«Come una tacita conferma di quello che si vociferava da settimane. Non ho potuto che prendere atto del fatto che il rapporto di fiducia sul quale si basa l’assegnazione degli Assessorati era venuto meno e, con la condivisione totale del resto del gruppo, ho optato per la revoca delle deleghe».

Che tipo di assessori sono stati Franca Maggioni e Giuseppe Procopio?

«Franca era un punto fermo, non è mai stata messa in discussione. Giuseppe, invece, ci ha abituato a questi atteggiamenti da tempo. Anche nel 2014 aveva tentennato fino all’ultimo, scegliendo poi di correre con Andrea Massironi anziché con noi. La dico tutta, tanto ormai… Voleva l’assoluta certezza di mantenere la carica da vicesindaco in caso di vittoria, ma questa volta non potevo garantirglielo. Così come non ho dato garanzie a nessuno dei candidati in squadra. Ha deciso di andare con chi gli offriva di più e so, perché me lo ha confermato anche il capogruppo di minoranza Aldo Castelli, che si è proposto anche a Salvioni, quindi al Pd».

Si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso?

«Decisamente. Mi sarei aspettato da entrambi un comportamento più responsabile. La loro decisione di candidarsi con altri è legittima, ma a questo punto avrebbero dovuto presentare loro le dimissioni. Procopio, invece, non si è nemmeno degnato di presentarsi lunedì mattina, quando lo avevo convocato insieme a Franca per comunicare di persona la revoca delle deleghe. Altro che messaggi via Whatsapp...»

Come gestirà questi ultimi mesi del suo mandato con un gruppo misto in più in Consiglio comunale?

«Ho sorriso quando ho sentito che Procopio dice che devo stare sereno, che non mi faranno “cadere”. La maggioranza c’è ancora e nelle prossime settimane porteremo a termine serenamente i nostri obiettivi, a partire dal Pgt, che sicuramente subirà alcune modifiche rispetto al lavoro svolto dall’ex assessore all’Urbanistica. Rispetto a chi lancia allarmi relativamente ai servizi offerti dal Comune posso dire che a differenza di Procopio io sono in Municipio cinque giorni alla settimana e tutto continuerà a essere garantito come prima».

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