freddo e vento

Allerta meteo, nel meratese torna la pioggia

Per la giornata di domani 20 aprile 2023 previste precipitazioni su tutta la regione

Allerta meteo, nel meratese torna la pioggia
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Allerta meteo, nel meratese previsto freddo e pioggia.

Dalla seconda parte della giornata di oggi giovedì 19 aprile 2023 ci saranno possibili rovesci sui settori prealpini orientali ed entro sera anche su quelli centro-occidentali, con possibilità di isolati e deboli temporali. I fenomeni saranno occasionali e deboli sulle Alpi e assenti altrove. Temporaneo rinforzo dei venti da Sud su Appennino e pianura pavese occidentale, con raffiche massime fino a 30-40 km/h.

Allerta meteo per la giornata di domani, giovedì 20 aprile

Per la giornata di domani 20 aprile 2023 previste precipitazioni su tutta la regione. Nel dettaglio, già dalle prime ore del giorno, le precipitazioni interesseranno in forma sparsa Alpi, Prealpi e settori di pianura centro-occidentali, con precipitazioni anche sotto forma di rovescio o debole temporale. Nel corso della serata, le precipitazioni saranno in ulteriore intensificazione. Entro venerdì mattina, sono attesi tra 20-60 mm su Alpi e Prealpi e tra 10-30 mm su Pianura e Appennino con i maggiori apporti attesi sui settori di pianura occidentali. Localmente sono previsti accumuli fino a 60-80 mm sulle Prealpi Centro-Occidentali e punte oltre i 30 mm sulla Pianura Nord-Occidentale. Attesa ventilazione in rinforzo da Est sulla pianura e da Sud sull’Appennino e sulle Prealpi. Il Centro Funzionale rivaluterà nella mattina di domani 20/04 la previsione corrente e i codici colore di allerta su ciascuna zona omogenea.

Attivato il monitoraggio per la salvaguardia della pubblica incolumità

In conseguenza delle precipitazioni previste per la giornata di domani 20 aprile 2023, in particolare su Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi Occidentali, Orobie Bergamasche e Nodo Idraulico di Milano, è stato richiesto ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa minima di attenzione, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.

I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.

In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali: scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni diffuse a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni localizzati come erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate, caduta massi che potrebbero portare danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali; ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide; innalzamento dei livelli  idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc); scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse. Possibili locali in sufficienze delle reti di drenaggio urbano.

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