Sartirana: festa di compleanno dal fine sociale, educativo e benefico
si è svolta sabato scorso all'oratorio di Sartirana, frazione di Merate

Una festa di compleanno dal fine sociale, educativo e benefico. È quella che si è svolta sabato scorso all'oratorio di Sartirana, frazione di Merate. L'idea dei genitori di una bimba di cinque anni, meratesi sensibili al tema della violenza di genere, è stata quella di chiedere agli invitati, quasi tutti genitori della scuola dell’infanzia don Angelo Perego di Merate, di contribuire alla causa delle associazioni “Soccorso Violenza Sessuale - Donna Aiuta Donna”, “Cadmi - Casa di accoglienza delle donne maltrattate” e “Campacavallo” di Milano, che insieme sostengono il progetto di “Cascina Ri-Nascita”.
Il progetto di Cascina Rinascita
Ricavata nella Cascina Carpana di Corvetto (Milano), Cascina Ri-Nascita “offre alle donne in uscita dalla violenza e ai loro figli, un luogo sicuro dove poter ritrovare la serenità e la pace – come si rileva dal sito dedicato al progetto - La cascina è sia un centro residenziale che diurno, dove le donne possono vivere gratuitamente e in sicurezza, immerse nella natura e nella calma”.
Giusto l’altro ieri è stata siglata la Convenzione con il Comune di Milano per il diritto di superficie della Cascina Carpana per 90 anni. “Il percorso per arrivare a questa firma è stato lungo e faticoso, ma è già un traguardo importante per il progetto Ri-Nascita – ha spiegato l’associazione guidata dalla nota ginecologa Alessandra Kustermann - Un luogo immerso nel verde, a pochi passi da Milano e dalla Brianza, che offre una miriade di servizi diversi e dove soprattutto potranno vivere donne con figli/e in uscita dalla violenza, dando loro la possibilità di vivere in un ambiente bello, restituendo autostima, benessere, autonomia economica e abitativa. Un progetto che coniuga attività produttive e formazione di alta qualità con un modello di ospitalità per donne, bambini e adolescenti e mettendo al centro il rispetto e la dignità di ognuno. Insieme a CADMI, Campacavallo, Comune di Milano e tutti coloro che hanno già deciso di sostenerci nel perseguimento di questo ambizioso progetto”.
Il progetto, che vuole dare dignità e la possibilità di re-imparare a camminare con le proprie gambe alle donne senza che queste rimangano dipendenti da altri, ma anzi diventino autonome e ricche di autostima (e perché no, imprenditrici di sé stesse e con una carriera di tutto rispetto) si può racchiudere proprio nella frase di Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo”.
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