I nostri consigli

Carota: croccante radice, amata da tutti

Munitevi di un vaso alto, terriccio morbido e tanta pazienza per coltivare questo ortaggio che fa bene alla salute

Carota: croccante radice, amata da tutti
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Cari lettori, questa settimana torna uno degli ortaggi più amati, da grandi e piccoli: la carota.
Esistono diverse tipologie di carote. Quella che trovate col giornale si chiama Nantes 2, una classica radice lunga, arancione e croccante, caratterizzata da una punta più corta e smussata, dal gusto dolce e dalla consistenza più morbida. Nonostante sia facilissima da coltivare, ecco alcuni suggerimenti per far crescere le nostre carote, fornite da Franchi Sementi, grazie al sostegno di Novatex Italia.

Carota: i nostri consigli

La semina

Il periodo più adatto per seminare inizia già a marzo. Stiamo però attenti a tenere al riparo e al caldo il vaso, ad esempio coprendo la terra con un semplice strato di cellophane. Trattandosi di una radice, quindi rimanendo riparato nella terra, il nostro ortaggio non soffre particolarmente gli sbalzi termici. Per avere buoni risultati si consiglia di non seminare oltre luglio.
Trattandosi di un ortaggio a radice lunga, che si svilupperà mediamente tra i 16 e 20 cm di lunghezza, avremo bisogno di un vaso fondo, da almeno 40 cm. Possiamo tracciare dei solchi paralleli nel terriccio e posizionare i semi a 4-5 cm di distanza l’uno dall’altro. Per la profondità vale sempre la solita regola: al massimo due o tre volte la dimensione del seme, in questo caso quindi non oltre il mezzo centimetro.
Per assicurarci un buon raccolto potremmo anche posizionare tre semi per volta e quando vedremo nascere i germogli lasceremo quello più sviluppato, togliendo gli altri due. Per evitare di strappare anche la radice buona, si potrebbe solo tagliare la parte verde aerea.
All’inizio dovremo bagnare bene per dare la giusta umidità al terreno.

 

La crescita

La carota non necessita di una particolare attenzione durante la crescita. Una volta che il seme avrà germogliato sarà sufficiente bagnare quando necessario, almeno una volta al giorno.
Dovremo però fare attenzione a non esagerare nell’innaffiare quando saremo prossimi al raccolto, perché un eccessivo ristagno d’acqua potrebbe causare spaccature alla nostra radice e farla marcire.
Prestiamo anche attenzione che la carota sia sempre ben coperta dalla terra: in caso contrario bisognerebbe spingerla in giù o ricoprirla con la terra. Il sole diretto la farebbe restare verde e quindi non buona. Per ovviare a questo problema, causato da un terriccio spugnoso, si potrebbe miscelare la terra con della sabbia.

La raccolta

La raccolta potrà avvenire tra i 60 e i 90 giorni dalla semina. Capiremo se la carota è pronta anche osservando il colletto, l’attaccatura della radice alle foglie in superficie, che dovrà avere un diametro di circa un centimetro o un centimetro e mezzo.
Può essere fatta anche la raccolta precoce, per gustare la carota come snack, quando non avrà raggiunto il pieno sviluppo ma solo 5-6 cm di lunghezza. Questo si può fare soprattutto con semine tardive, che comunque non raggiungerebbero lo sviluppo completo.

Fa bene alla pancia, alle arterie, alla pelle e alla vista

Le carote aiutano a proteggere la salute assicurando effetti benefici per l’organismo e per la pelle. In particolare, contengono una percentuale molto alta di acqua, oltre a fibre, potassio, fosforo, calcio, magnesio, selenio, ferro, zinco, rame, vitamina A, B, C, E, associate a un basso apporto calorico. Questa ricchezza di nutrienti fa delle carote un ottimo prodotto con innumerevoli proprietà, fra cui quelle antiossidanti, depurative e digestive.
Le carote migliorano la risposta del sistema immunitario: le vitamine B, E, amidi e sali minerali sono un aiuto prezioso per aumentare la resistenza alle malattie infettive.
Contrastano i malesseri a livello gastrico e intestinale, grazie alla presenza di fibre solubili e anche di una buona quota di fibre insolubili.
Aiutano a proteggere e rigenerare la pelle: grazie alla ricchezza di beta carotene, stimolano la produzione di melanina inducendo una corretta crescita e riparazione dei tessuti, oltre a contrastare la formazione delle rughe.
Le fibre contenute nelle carote contribuiscono all’eliminazione del colesterolo in eccesso dalle pareti delle arterie e dei vasi sanguigni. In caso di alti valori di colesterolo può essere utile consumare 2-3 carote crude prima di ogni pasto. Di contro, occorre ricordare che la cottura ne aumenta il carico glicemico (quindi bisogna fare attenzione in caso di diabete).
Infine, fanno bene alla vista: sono una fonte di beta carotene e luteina, antiossidanti che possono aiutare a prevenire i danni agli occhi causati dai radicali liberi.
Ovviamente i benefici degli alimenti, come la carota, si ottengono solo nel contesto di una alimentazione sana, varia ed equilibrata. Nessun alimento di per sé è curativo.
Paolo Godina (nutrizionista e direttore Cab Polidiagnostico)

Lo chef Tarabini propone: Polpettine di carote

La carota uno degli ortaggi più amati, piace anche ai bambini, e si può gustare sia cruda, da sgranocchiare così com’è oppure per preparare insalate sfiziose e piatti freddi, che cotta in moltissime pietanze dai primi piatti ai dolci. Gianni Tarabini, lo chef stellato del ristorante La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida di Mantello, in Valtellina, ci propone un piatto semplice e sfizioso per gustare in modo sempre originale il nostro ortaggio.

Ingredienti:

400 g di patate
200 g di carote
1 scalogno
Sale e pepe qb
Olio extra vergine di oliva
Olio di semi
100 g di salsa al pomodoro (casalinga come sugo)

Preparazione

Lessiamo le patate in acqua bollente salata, quando saranno cotte le schiacciamo fino a farle diventare un purè.
Una volta ottenuta questa consistenza aggiungiamo le carote tritate, lo scalogno, sale e pepe, amalgamiamo il tutto e formiamo le polpettine che andranno poi fritte in olio di semi ben caldo.
Per la salsa al pomodoro, in un pentolino mettiamo dell’olio extra vergine di oliva e della cipolla, lasciamo che il tutto si stufi e dopo andiamo ad aggiungere la salsa di pomodoro che faremo cuocere fino a che non risulti densa e corposa.
Terminate le preparazioni, non ci resta che servirle: andremo a mettere la salsa di pomodoro sul piatto da portata e sopra ci adageremo le nostre polpettine ancora ben calde.

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