I nostri consigli

Bieta verde da taglio: pianta vigorosa e foglie tenere

Per nascere ha bisogno di molta umidità, ma poi cresce senza problemi.

Bieta verde da taglio: pianta vigorosa e foglie tenere
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Cari ortisti, eccoci giunti alla fine della seconda edizione di “Facciamo l’orto in casa”, che ci ha visto scoprire ben 10 ortaggi e i segreti della coltivazione casalinga. Speriamo potrete avere tutti grande soddisfazione dai vostri raccolti, ma soprattutto nel contatto con la natura e i suoi tempi. Comunque, come abbiamo spesso ripetuto, non perdetevi mai d’animo se incontrerete qualche difficoltà o fallimento, godetevi l’esperienza, meglio se in compagnia, e imparerete meglio per la semina successiva.
Per noi è stata sicuramente un’ iniziativa molto importante e dobbiamo ringraziare chi ci ha accompagnato in questo percorso, chi ci ha fornito semi e supporto tecnico, Franchi Sementi, e chi ci ha sempre sostenuto, Novatex Italia.
Ma non finisce qui: vi spettiamo tra due settimane per una nuova avventura, la semina di quattro meravigliosi fiori.
Per questa ultima uscita vi regaliamo i semi della bieta verde da taglio, anche conosciuta come bietola o erbette, una pianta vigorosa e di buona produzione, con foglie tenere, lisce e di colore verde scuro. E che fa molto bene alla salute.

Bieta verde da taglio: i nostri consigli

La semina

La bieta è una pianta molto rustica e resistente, che si può seminare per buona parte dell’anno, tranne nei mesi più freddi, quando andrebbe tenuta in ambiente protetto. Non ha bisogno di particolari interventi una volta nata, ma dobbiamo prestare più cura durante la germinazione.
Il seme della bieta è plurigerme, formato dalla fusione di più semi, quindi spigoloso e coriaceo. Per nascere ha bisogno di molta umidità, quindi consigliamo di bagnare abbondantemente una volta seminato, ma dipende dalla terra che usiamo: alcune torbe possono non trattenete molto l’acqua facendola filtrare sul fondo. Per i nostri semi una delle cose peggiori è passare continuamente da umido e asciutto. Potremmo, perciò, prima della semina, per favorire la germinazione, lasciare i semi a bagno per un paio d’ore in una ciotola d’acqua.
Poi potremo passare a seminare a spaglio, spargendo omogeneamente i nostri semi, nel vaso: come altezza bastano 20 cm, non avremo molta radice, mentre la larghezza dipende da quanto vogliamo raccogliere. Essendo da taglio e non da cespo, come la bieta a costa bianca, va bene riempire bene il vaso. Poiché viene soprattutto cotta, la quantità si riduce durante la cottura, quindi per avere una quantità potremmo usare un vaso largo almeno 50 cm. La regola generale vuole che si usino 5-10 grammi di semi per metro quadrato.

La crescita

La bieta ha una germinazione lunga, tra gli 8 e i 15 giorni, se manteniamo - come detto - un’umidità costante. Ma una volta nata non ha particolari problemi o necessità: possiamo lasciare le piante all’aperto e bagnare normalmente con regolarità.

La raccolta

La formazione completa della pianta dipende anche dal grado di consistenza che vogliamo dalle foglie. Tendenzialmente, con temperature calde, in un mese o un mese e mezzo avremo pronta la bieta. Tra peduncolo e foglia, la pianta può arrivare ai 40 cm di altezza, ma solitamente la vediamo in commercio con una misura di 20-30 cm. Se vogliamo foglie più tenere le raccoglieremo prima. Non corriamo rischi di sovramaturazione, poiché l’utilizzo avviene dopo cottura. Se facciamo un bel taglio netto, lasciando un cm di base, potremo fare anche 3 o 4 raccolti.

Ottima per l’intestino e fa bene a pelle, capelli e vista

La bieta verde è una varietà biologica di Beta vulgaris, è quindi un tipo di barbabietola.
Grazie alla elevata quantità di fibre e acqua che contiene, la bieta aumenta il senso di sazietà, riduce l'assorbimento di grassi, colesterolo e zuccheri e allo stesso tempo è di fondamentale importanza per la motilità intestinale. Ritroviamo anche la presenza di potassio, calcio e magnesio, minerali essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo.
Una porzione da circa 200 g di bieta apporta circa 30 kcal, per cui la bietola è ottima nelle diete ipocaloriche.
Questo ortaggio ha anche un buon quantitativo di ferro che tuttavia, essendo “non eme” è più difficile che venga assorbito dal nostro intestino; si ricorda quindi di spruzzare sulle foglie un po’ di succo di limone che grazie alla presenza di vitamina C trasforma il ferro “non eme” in ferro “eme”, il quale sarà così assorbibile dal nostro corpo!
La buona percentuale di vitamina A e di vitamine del gruppo B rendono la bietola una perfetta alleata per la salute di pelle, capelli e vista. Essendo inoltre ricca di carotenoidi, luteina e zeaxantina, che sono fantastici antiossidanti, l’assunzione di questo ortaggio è utile per combattere i radicali liberi e rallentare i processi di invecchiamento cellulare.
Le bietole sono ottime da usare come contorno con una bella spruzzata di limone, oppure all'interno di torte salate e quiche per renderle più gustose e adatte anche ai palati dei più piccoli.
Dottoressa Irene Masiero (Cab Polidiagnostico)

Molino Colombo propone: Pizza Crunch ripiena con bietole e crescenza

La bieta verde può essere un perfetto condimento per una pizza croccante, come ci suggerisce Molino Colombo. E per renderla più gustosa perché non provare una Miscela ai Grani Antichi? Le farine di Khorasan, farro e riso si contraddistinguono per l’elevata digeribilità e la presenza di vitamine e sali minerali. Il gusto è rotondo e delicato, ideale con impasti ad alta idratazione per pane, pizza in teglia, pizza in pala e focaccia.
Ingredienti:
• 1 kg Farina Miscela ai Grani Antichi
Molino Colombo
• 750 g di acqua
• 20 g di sale
• 20 g di olio
• 5 g di lievito
Procedimento
Iniziare pesando 600 g di acqua, la farina, il lievito e l’olio e impastare. Successivamente aggiungere il sale e la restante acqua in 2/3 tempi. Nel mastello dare una piega e mettere a riposare l’impasto per 1 ora a temperatura ambiente.
Le pieghe di rinforzo servono a far sì che l’impasto acquisisca una struttura compatta che non faccia spezzare la pasta e contribuisce anche alla formazione di quella mollica ben alveolata che possiamo ammirare all’interno della pizza o del pane. Il procedimento è molto facile e consiste proprio nel ripiegare più volte la pasta su sé stessa agevolando la lievitazione.
Dare una seconda piega e poi riporre in frigo coprendo l’impasto per 15/20 ore. Pesare a 250 g e mettere a lievitare le palline a 28/30 °C per 2 ore e mezza. Stendere due palline, ungerne una con dell’olio e aggiungere in superficie del sale poi coprire la prima pallina stesa con la seconda stesa, bucarle in superficie e infornare per una prima precottura di 3-4 minuti a 250° C.
Sfornare e far svaporare. Guarnire con delle bietole precedentemente bollite in acqua salata e della crescenza fresca. Infornare per la seconda cottura per altri 5-6 minuti.

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