Nonostante il Covid crescono le nuove aziende e calano le cessazioni. Ma il saldo resta negativo, "spartite" 75 imprese nel Lecchese
Galimberti: "Sebbene le difficoltà persistano, la tenacia dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori è la base su cui costruire la ripartenza della nostra economia".
Nonostante l’emergenza sanitaria in atto, tiene il tessuto imprenditoriale lariano: rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno crescono le iscrizioni e calano le cessazioni. E' quanto emerge dall'analisi della Camera di Commercio Como-Lecco. "A fine marzo 2021, rispetto a un anno prima, le imprese lariane sono aumentate di 249 unità - sottolinea il presidente dell'ente camerale Marco Galimberti - Nel primo trimestre 2021 c'è stato un calo di 111 aziende lariane tuttavia rispetto al primo trimestre 2020 si è verificato un aumento delle aperture (+11,4%) e una riduzione delle chiusure (-19,2%). Sebbene le difficoltà persistano, la tenacia dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori è la base su cui costruire la ripartenza della nostra economia".
Nonostante il Covid crescono le nuove aziende e calano le cessazioni
A fine marzo 2021, le imprese lariane iscritte nel Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco aumentano di 249 unità rispetto a fine marzo 2020 (+227 a Como e +22 a Lecco), con una crescita dello 0,3% (Como +0,5%; Lecco +0,1%; Lombardia -0,04%; Italia +0,3%). Le imprese registrate si attestano a 73.409 unità (47.827 a Como e 25.582 a Lecco).
Ma il saldo resta negativo, "spartite" 75 imprese nel Lecchese
Tuttavia il saldo tra iscrizioni e cessazioni del primo trimestre di quest’anno (ovvero il raffronto con i dati al 31 dicembre 2020) risulta negativo e pari a -111 unità (Como -36; Lecco -75). Le imprese lariane nate tra gennaio e marzo sono state 1.324 (rispettivamente 877 e 447), con una crescita dell’11,4% rispetto ai primi tre mesi del 2020 (Como +14,5%; Lecco +5,9%; Lombardia +10,8%; Italia +7,2%); le chiusure1 si sono attestate a 1.435 (di cui 913 a Como e 522 a Lecco), evidenziando un calo del 19,2% (rispettivamente -20,1% e -17,8%; Lombardia -16,4%; Italia -22,4%). C’è stato un calo di 105 imprese registrate rispetto a fine 2020 (-32 a Como e -73 a Lecco), pari a -0,1% (rispettivamente -0,1% e -0,3%, contro il +0,01% regionale e il -0,04% nazionale).
Con riferimento alle forme giuridiche delle imprese lariane, nel 1° trimestre 2021 evidenziano variazioni tendenziali positive le società di capitale e le imprese individuali: rispettivamente +2,1% e +0,5%. Viceversa, risultano in calo le società di persone e le altre forme (rispettivamente -2,2% e -1%).Considerando le variazioni percentuali, a Como si nota un andamento migliore rispetto a Lecco per tutte le tipologie, ad eccezione delle imprese individuali che evidenziano un andamento analogo nei due territori (+0,5%): le società di capitale crescono del 2,3% (contro l’1,8% lecchese); le società di persone diminuiscono dell’1,9% (Lecco -3%); le altre forme dello 0,4% (Lecco -2,3%).
A livello congiunturale, nell’area lariana solo le società di capitale registrano una crescita in entrambi i territori (area lariana +0,7%; Como +0,7%; Lecco +0,5%). Le variazioni percentuali di Lecco sono tutte inferiori a Como: le società di persone calano dell’1,1% (contro il -0,8% comasco), le imprese individuali dello 0,4% (contro il -0,2%) e le altre forme del 1,2% (contro il -0,4%).
I settori
A fine marzo 2021 il 22,3% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.401 aziende); il 17,2% nelle costruzioni (12.656); l’11,3% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (8.283). Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como del metalmeccanico (9,5% contro 5%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (23% contro 22%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del “tessile-abbigliamento” (2,9% contro l’1,2% di Lecco), del “legno, carta e arredo” (3,1% contro 1,5%), degli altri servizi (9,2% contro 8,1%) e del “turismo e ristorazione” (8,7% contro 7,9%). crescita del numero delle imprese registrate (+1,1%, pari a +141 aziende). Da segnalare i cali di metalmeccanico, “legno, carta e arredo” e “tessile e abbigliamento” (rispettivamente -2,3%, -3,1% e -2,7%, pari a -114, -59 e -47 unità). Nei comparti del terziario, da evidenziare le crescite dei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (rispettivamente +1,5% e +2,4%, pari a +122 e +103). A Como si nota un leggero calo delle imprese del “turismo e ristorazione” (-8 unità, -0,2%), mentre a Lecco risultano in leggera crescita (+10 imprese: +0,5%). Andamento opposto per il commercio (Como +7: +0,1%; Lecco -4: -0,1%).
A livello congiunturale, nei comparti del manifatturiero, oltre alle costruzioni (+22 imprese: +0,2%), risultano in crescita anche le imprese lariane del comparto “alimentari e bevande” (una azienda in più: +0,1%). Metalmeccanico, “legno, arredo e carta” e “tessile e abbigliamento” sono i settori con le diminuzioni più consistenti in valori assoluti (rispettivamente -34, -31 e -19 unità: -0,7%, -1,7% e -1,1%). Tra le attività del terziario, risultano in calo commercio, “turismo e ristorazione”, servizi alla persona e “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” (rispettivamente -61, -18, -14 e -8 unità, pari al -0,4%, -0,3%, -0,5% e -1%). Da evidenziare le crescite dei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (rispettivamente +43 e +34 imprese: +0,5% e +0,8%). La crescita delle imprese delle costruzioni ha riguardato esclusivamente la provincia di Como (+0,4% contro il -0,3% lecchese, pari a +34 e -12 unità), mentre quella degli “alimentari e bevande” ha interessato solo Lecco (+1 azienda: +0,3%, mentre restano invariate a Como). Nel terziario, gli altri servizi crescono a Como, mentre calano a Lecco (rispettivamente +12 e -6 imprese: +0,3% e -0,3%); registrano un andamento opposto “istruzione, sanità e assistenza sociale” (+4 aziende a Lecco: +1%; una in meno a Como: -0,1%).
A fine marzo 2021, le imprese artigiane lariane iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco diminuisce di 34 unità rispetto a fine marzo 2020 (-20 a Como e -14 a Lecco), con un calo dello 0,1% (-0,1% a Como e -0,2% a Lecco; Lombardia +0,1%; Italia +0,2%). Le aziende artigiane registrate si attestano a 23.760 unità (15.284 a Como, pari al 32% delle aziende registrate; 8.476 a Lecco, pari al 33,1%). Nel primo trimestre di quest’anno il saldo tra iscrizioni e cessazioni è di -95 unità (-51 a Como, pari al -0,3%; -44 a Lecco, -0,5%; Lario -0,4%; Lombardia -0,2%; Italia -0,3%). Le imprese artigiane lariane nate tra gennaio e marzo sono state 498 (rispettivamente 334 e 164), con una crescita dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi del 2020 (+6% a Como e -9,9% a Lecco, contro il +5,2% regionale e il +6,3% nazionale); le chiusure9 si sono attestate a 593 (di cui 385 a Como e 208 a Lecco), evidenziando un calo del 15,9% (rispettivamente -18,6% e -10,3%, contro il -16,5% della Lombardia e il -17,9% dell’Italia).
Con riferimento alle forme giuridiche delle imprese artigiane lariane, società di capitali e imprese individuali evidenziano variazioni tendenziali positive (rispettivamente +4,5% e +0,1%); restano stabili le altre forme e calano le società di persone (-2,8%). Considerando le variazioni percentuali, Como mostra un andamento meno negativo rispetto a Lecco per le società di persone (-2,6% contro il -3,1% lecchese), mentre quelle di capitale crescono di più in quest’ultima provincia (+4,8% contro +4,3%). Registrano un andamento analogo nei due territori le imprese individuali, +0,1%, mentre restano invariate le altre forme.
A livello congiunturale, calano le società di persone e le imprese individuali (rispettivamente -1,3% e -0,4%), mentre aumentano le società di capitale (+2,4%); invariate le altre forme. A Como le diminuzioni percentuali delle società di persone e delle imprese individuali sono più contenute che a Lecco (-1,2%, contro -1,6% le prime; -0,3% contro -0,6% le seconde), mentre è quest’ultima provincia a registrare la variazione migliore per le società di capitale (+3,1% contro +2%). Restano invariate in entrambi i territori le altre forme.
A fine marzo 2021, più di un terzo delle imprese artigiane lariane opera nel comparto delle costruzioni (38,9%, pari a 9.232 aziende); il secondo comparto per numero di aziende è quello degli altri servizi (3.389 unità: 14,3% del totale), mentre nel metalmeccanico opera il 10,7% delle ditte artigiane (2.541 imprese)11.
A livello tendenziale3, nell’area lariana tra le attività del manifatturiero cresce esclusivamente il numero delle imprese artigiane registrate delle costruzioni (+1,1%, pari a +99 aziende). Da segnalare i cali di metalmeccanico, “legno, carta e arredo” e “tessile e abbigliamento” (rispettivamente -2%, -3,6% e -3,3%, pari a -52, -44 e -23 unità). Nel terziario, solo i comparti “attività professionali, scientifiche e tecniche” (-21 unità, pari al -2,5%) e servizi alla persona (-8 unità, pari al -0,4%) evidenziano diminuzioni delle imprese, mentre i settori con le crescite più significative in valori assoluti sono altri servizi, “turismo e ristorazione” e commercio (rispettivamente +22, +15, +12 aziende: +0,7%, +2,2% e +0,9%). A Como, nel manifatturiero, in crescita anche le aziende della “chimica, gomma e plastica” (+2 unità: +2,8%), che invece calano a Lecco (sempre di 2: -3%). Considerando le variazioni in valori assoluti, tutti i comparti del terziario fanno registrare andamenti migliori proprio a Lecco (tranne “istruzione, sanità e assistenza sociale” che cresce di 2 imprese a Como e di una a Lecco), soprattutto “turismo e ristorazione” e altri servizi: il primo evidenzia un incremento di 6 unità a Como e di 9 a Lecco, mentre il secondo, di 9 e 13. Sul piano congiunturale4, nell’area lariana, con riferimento ai comparti del manifatturiero, risultano in crescita solo le imprese di “alimentari e bevande” (una azienda in più: +0,3%); restano invariate quelle delle costruzioni, e calano i restanti settori (in particolare, metalmeccanico, “legno, arredo e carta” e “altro manifatturiero”: rispettivamente -22, -21 e -17 unità, ovvero -0,9%, -1,7% e -1,9%).
Tra le attività del terziario, calano in valori assoluti soprattutto servizi alla persona e altri servizi (rispettivamente -11 e -10 aziende: -0,5% e -0,3%). Viceversa, sono commercio, “turismo e ristorazione” e “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” a mostrare gli incrementi maggiori (rispettivamente, +5, +3 e +2 unità, pari al +0,4%, +0,4% e +2%). La crescita delle imprese degli “alimentari e bevande” ha riguardato esclusivamente la provincia di Lecco (+2 unità: +1,3% contro il -0,5% comasco, pari a una impresa in meno), mentre le costruzioni aumentano solo a Como (+4 aziende: +0,1%; -4 e -0,1% a Lecco). Considerando i valori assoluti, nel terziario la diminuzione dei servizi alla persona ha riguardato maggiormente il territorio lecchese (-7 unità, conto le -4 di Como: rispettivamente -0,3% e -0,9%), mentre il calo delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” ha interessato in misura più significativa quello comasco (-6 imprese, contro le -2 lecchesi: rispettivamente -1,1% e -0,7%). Gli altri servizi calano di 5 aziende in ciascuna provincia lariana (Como -0,2% e Lecco -0,4%,