I dati

Migliora la situazione economica ma ancora oltre 7000 lecchesi Cassa integrazione

"E' necessario continuare a garantire copertura e risorse finanziarie per gli ammortizzatori sociali e prolungare il divieto dei licenziamenti".

Migliora la situazione economica ma ancora oltre 7000 lecchesi Cassa integrazione
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Migliora la situazione economica e occupazionale nel Lecchese: il 7° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al periodo Gennaio-Luglio 2021 rispetto allo stesso periodo anno 2020 rileva una netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e al mese di giugno 2021. Ma ancora oltre 7000 lecchesi  sono in Cassa integrazione.

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Migliora la situazione economica ma ancora oltre 7000 lecchesi Cassa integrazione

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I primi sette mesi dell'anno, confrontati con lo stesso periodo del 2020 fanno segnare il dimezzamento delle ore di cassa nel Lecchese (--49,5%) e una netta riduzione anche nel Comasco (-30,3%)

Il distretto tessile continua ad essere in difficoltà, mentre il comparto metalmeccanico  è in ripresa:

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La diminuzione della cassa, nei primi sette mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra nel settore dell’edilizia, commercio e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato in provincia di Como, mentre nello stesso periodo diminuisce in tutti i settori in Provincia di Lecco.

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Il numero di lavoratori mediamente in cassa nei primi 7 mesi del 2021 è calato sensibilmente:  Como 16.692 (-7.258 rispetto allo stesso periodo 2020), Lecco 7.783 (-7.625 rispetto allo stesso periodo 2020), a questi vanno aggiunti quelli in FSBA e FSI.

"La situazione economica è altalenante, dopo il mese di giugno che aveva fatto riemerge una forte richiesta delle ore di cassa integrazione ed una preoccupazione per le ricadute occupazionali, nel mese di luglio la diminuzione delle ore di cassa integrazione infonde fiducia -   commenta Salvatore Monteduro, Segretario Generale CST UIL del Lario -  Ma resta alto il numero complessivo di lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nelle due province, mediamente oltre 24.400 ai quali vanno aggiunti quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali. Inoltre, permangono le difficoltà  del distretto tessile con una media di oltre 7.000 lavoratori/lavoratrici in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2021. I segnali di ripresa che si avvertono sul territorio Lariano sono principalmente dovuti all’export e al ritorno dei turisti, ma resta da verificare dopo il periodo estivo, quando ci sarà la riapertura di tutte le attività, la situazione dal punto di vista dell’emergenza pandemica e le eventuali ricadute sull’economia in special modo sul settore turistico e del commercio in generale. In attesa che si verifichi e stabilizzi la ripresa economica è necessario continuare a garantire copertura e risorse finanziarie per gli ammortizzatori sociali e prolungare il divieto dei licenziamenti".

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