L'economia nel Lecchese rallenta anche nel terziario
Nel 2° trimestre 2024 il rallentamento in atto nell’economia lariana (e non solo) coinvolge anche commercio e servizi
L'economia nel Lecchese rallenta anche nel terziario. E' quanto emerge dall'"Analisi congiunturale 2° trimestre 2024 - Industria, Artigianato, Commercio e Servizi", realizzata dall'UO Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco.
L'economia nel Lecchese rallenta anche nel terziario
Nel 2° trimestre 2024 i segnali di rallentamento del comparto industriale dell’economia lariana si sono intensificati . In provincia di Lecco torna negativa la variazione tendenziale degli ordini (-2,5%, rispetto al +2,5% del trimestre precedente); peggiorano quelle di produzione (da -0,5% a -1,9%) e fatturato (da -1,8% a -2%). L’andamento dell’occupazione, invece, resta positivo e migliora rispetto al 1° trimestre (da +1,1% a +1,4%)
Anche a Como, produzione e ordini registrano variazioni tendenziali negative e in peggioramento: rispettivamente -4,5% (contro il -2,5% dei primi tre mesi del 2024) e -4,7% (a fronte del precedente -3%). In calo - seppur meno marcato - anche il fatturato, che passa da -4,9% a -3,1%.
Resta stabile l’incremento dell’occupazione (+0,7% nel primo trimestre 2024 e +0,8% nel secondo). A Como anche la performance dell’artigianato rimane in territorio negativo, seppur con miglioramenti rispetto al 1° trimestre: la produzione scende dell’1,2% (a fronte del -1,3% di gennaio- marzo), gli ordini dello 0,3% (-2%), il fatturato dell’1,1% (-2,5%) e l’occupazione dello 0,1% (-0,9%, cfr. tav. 2 allegato statistico). A Lecco restano negative le variazioni tendenziali di ordini (che, tuttavia, passano da -3,9% a -1,4%) e occupazione (da -0,3% a -1%), mentre tornano positivi produzione e fatturato (da -2,2% a +1,9% e da -3,7% a +1,3%).
In entrambe le province lariane torna negativa la variazione del volume d’affari del commercio: a Como passa dal +1,4% registrato nei primi tre mesi del 2024 al -0,4%; a Lecco da +0,4% a -2,1%. Tuttavia, nel commercio rimane positivo l’andamento dell’occupazione: per Como passa da +2,9% a +1,7%; per Lecco da +3,4% a +3,8% . A Lecco anche il volume d’affari dei servizi registra un’inversione di tendenza, passando da +3,1% a -0,2%, mentre la variazione tendenziale di Como si attesta a +2,1% (a fronte del +2% del 1° trimestre). . L’occupazione in questo settore continua a crescere (da +2,9% a +5,4% a Como e da +0,8% a +2,1% a Lecco.
Industria
Per le imprese industriali lecchesi, le variazioni di tutti gli indicatori sono inferiori a quelle medie lombarde, ad eccezione dell’occupazione. Gli indici medi lecchesi a fine giugno 2024, seppur migliori di quelli comaschi, sono inferiori a quelli regionali, esclusa l’occupazione: produzione lecchese 122,8 (media 2015=100); ordini 125,5; fatturato 139,7; occupazione 107,7.
La performance delle imprese comasche è in linea con quella media regionale per l’occupazione (che in Lombardia cresce dello 0,6%), ma è peggiore per gli altri indicatori (produzione lombarda -1,2%; ordini -0,5%; fatturato -0,9%). I numeri indice dei vari indicatori restano lontani da quelli medi lombardi: la produzione industriale comasca a fine giugno 2024 si attesta a 103,6 (media 2015=100), contro la media regionale pari a 126,3; gli ordini a 128,5 (contro 140,6), il fatturato a 132 (contro 161,8), l’occupazione a 97,4 (contro 107).
Artigianato
A Lecco, le variazioni di produzione, fatturato e occupazione sono in controtendenza rispetto alla media regionale: i primi due registrano andamenti decisamente migliori della Lombardia; la terza ha un trend peggiore. Gli ordini registrano una variazione tendenziale negativa in linea con quella lombarda. L’indice medio della produzione artigiana lecchese a fine giugno 2024 è a quota 111,9 (media 2015=100); quello dell’occupazione a 103 (entrambi superiori alla media regionale); ordini 99,9; fatturato 108,2 (tutti e due inferiori alla media lombarda).
A Como, le performance di produzione e occupazione sono peggiori di quelle regionali (in Lombardia rispettivamente invariata e +0,1%); al contrario, è superiore quella degli ordini e in linea quella del fatturato (in Lombardia, rispettivamente, -1,7% e -0,8%). L’indice medio della produzione artigiana comasca si attesta a 115,9 (media 2015=100), contro la media regionale di 110,5; superiori al dato lombardo sono anche gli indici di fatturato e occupazione (rispettivamente, 121 e 114,1; 103 e 102,6), mentre risultano inferiori gli ordini (95,9 contro 100,7).
Terziario: commercio e servizi
In provincia di Lecco, sia per il commercio che per i servizi le variazioni del volume d’affari (rispettivamente -2,1% e -0,2%) sono peggiori di quelle medie regionali; l’occupazione ha un andamento meno dinamico di quello lombardo nei servizi (Lecco +2,1%), ma non nel commercio (+3,8%). A fine giugno 2023, il numero indice del volume d’affari (2015=100) delle imprese del commercio lecchesi si attesta a 111,2 (ed è inferiore alla media della Lombardia); quello dell’occupazione a 124,6 (superiore al valore regionale); nei servizi 138,8 e 114,4 (entrambi inferiori alla media lombarda).
A Como, il volume d’affari registra una performance migliore della Lombardia per il commercio (la nostra regione realizza un -0,7%), ma non per i servizi (Lombardia +2,7%); nel commercio l’incremento dell’occupazione è in linea con la media regionale, mentre nei servizi è superiore (in Lombardia il primo comparto cresce dell’1,7% e il secondo del 4,3%). Il numero indice del volume d’affari (2015=100) delle imprese del commercio comasche a fine giugno 2024 è pari a 112,9 (Lombardia 114,8); quello dell’occupazione a 109,5 (Lombardia 115,6). Nei servizi sia il numero indice del volume d’affari (155,4) che quello dell’occupazione (155,4) sono superiori alla media regionale (rispettivamente 142,7 e 126).
Cassa integrazione
Nei primi sei mesi dell’anno a Como prosegue l’aumento delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS quelle di cassa ordinaria crescono del 98,1% rispetto ai primi sei mesi del 2023, mentre cala dell’80,1% la cassa straordinaria; non si sono registrate ore di cassa in deroga. Complessivamente, le ore si sono incrementate del 53% (da 2,9 milioni a 4,4 milioni di ore). A Lecco le ore autorizzate di cassa ordinaria e straordinaria crescono rispettivamente del 38,4% e del 2,8%; anche in questo territorio non si sono è fatto ricorso alla cassa in deroga. Il totale delle ore di cassa autorizzate aumenta del 36,2% (da quasi 1,3 a quasi 1,8 milioni). Nell’intera area lariana l’incremento è pari al 47,8%; le ore complessive si attestano a 6,2 milioni (CIG ordinaria +76,7%; straordinaria -72%; non si sono registrate ore di cassa in deroga).
Saldi e cessazioni
A Lecco le imprese registrate sono 24.575 (per 32.421 localizzazioni) e il saldo dei primi 6 mesi del 2024 tra imprese nate e cessate è pari a +30; rispetto a fine giugno 2023 la variazione del numero delle imprese registrate è stata pari a +0,4%. Nel complesso, le aziende lariane sono aumentate dello 0,3% rispetto a fine giugno dello scorso anno (a fronte del -0,7% lombardo e del -1,2% nazionale), attestandosi a quota 71.906. A fine giugno 2024, le imprese registrate in provincia di Como sono 47.331 (per 61.301 localizzazioni complessive e il saldo tra imprese nate e cessate nel 1° semestre di quest’anno è positivo per 19 unità. Rispetto a fine giugno 2023, il numero delle aziende è cresciuto dello 0,3%.
Le aspettative delle imprese
A Lecco, rispetto alla scorsa indagine, torna positivo il saldo tra ottimisti e pessimisti per la domanda estera dell’industria (da -1,3% a +1,3%); viceversa, peggiorano quelli di produzione (da -5% a -19%) e domanda interna (da -13,6% a -25%). Torna negativo il saldo dell’occupazione (da +4,9% a -4,8%). Nell’artigianato tutte le differenze tra ottimisti e pessimisti restano negative e in peggioramento, a eccezione della domanda interna (da -14,4% a -12,5%): il saldo della produzione passa da -5,4% a -8,2%; quello della domanda estera da -3,1% a -4,8%; quello dell’occupazione da -2,2% a -3,1%. Nel commercio torna positiva la differenza tra pessimisti e ottimisti per l’occupazione (da -1,4% a +1,6%), mentre peggiora quella del volume d’affari (ida -5,6% a -10,9%). Il saldo del volume di affari torna negativo anche nei servizi (da +10,5% a -8%) e, pur restando positivo, peggiora anche quello dell’occupazione (da +11,8% a +4,6%).
Per Como le aspettative degli imprenditori industriali tornano negative con riferimento alla domanda interna (dove il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -9,4% a -14,8%) e alla produzione (da +6,4% a -4,6%). Resta positiva la differenza per la domanda estera, pur con un calo da +19,8% a +3,7%; peggiora anche il saldo dell’occupazione (da +6,2% a nullo). Per il comparto artigiano, anche se negativi, migliorano i saldi di produzione (da -19,4% a -9,6%) e domanda interna (da -22,5% a -12,5%), mentre tornano positivi quelli di domanda estera (da saldo nullo a +4%) e occupazione (da saldo nullo a +1,9%). Tornano negative le aspettative del commercio per il volume d’affari (il saldo passa da +2,1% a -22,8%), mentre migliora il saldo tra ottimisti e pessimisti con riferimento all’occupazione (da -7,5% a -2,5%). Nei servizi restano positivi i saldi di entrambi gli indicatori, anche se entrambi in calo: occupazione da +13,9% a +9,6%; volume d’affari da +18,6% a +7,8%.