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Le sfide e il futuro della filiera automotive

Il percorso della Regione per tutelare le aziende

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"Riconosciamo il ruolo sociale, da protagoniste, delle aziende lecchesi legate all’automotive nella comunità lombarda".  Con queste parole l’assessore regionale lombardo allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ha introdotto l’incontro "Il futuro e le sfide della filiera automotive", organizzato dal Consorzio Doc Ricambi con AsConAuto.  L’iniziativa ha coinvolto numerosi imprenditori lecchesi del settore che hanno dialogato insieme all’assessore Guidesi e a Lorenzo Cogliati, presidente del Consorzio nonché amministratore delegato di Autocogliati spa e vicepresidente di AsConAuto.

Il video racconto dell'evento

Quale sarà il futuro del settore automotive

Al centro dell’appuntamento il futuro del settore, in particolare alla luce delle nuove direttive europee legate all’obiettivo "zero emissioni" e dunque lo stop alle auto a motore endotermico dal 2035. L’assessore Guidesi ha evidenziato il lavoro portato avanti in questi mesi per evitare perdite ingenti nella filiera automotive, culminato in un manifesto per la mobilità sostenibile e a una vera e propria di dichiarazione di alleanza del settore automotive. Una filiera che solo in Lombardia conta oltre 100mila imprese e 50mila occupati.

"La transizione energetica è per noi un tema fondamentale – ha sottolineato Lorenzo Cogliati – Le auto passeranno dagli attuali motori termici a quelli elettrici entro il 2035, tutta la filiera automotive è particolarmente preoccupata per questo passaggio. Nemmeno la mentalità dell’automobilista è pronta a ricevere questo messaggio, abbiamo quindi pensato di coinvolgere la politica".

In primis la Regione, appunto, rappresentata mercoledì dalla persona di Guidesi ma anche dal consigliere Mauro Piazza.

"Dobbiamo comunicare anche oltre i confini regionali la nostra eccezionalità - ha rimarcato Guidesi - Le scelte fatte dall’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi ambientali sono incomprensibili e mettono a repentaglio l’intera filiera. Noi non contestiamo gli obiettivi ma diciamo che per raggiungerli possiamo mantenere il motore endotermico pensando a carburanti eco-compatibili, continueremo a spingere nella direzione di soluzioni non solo elettriche".

Il lavoro di Regione in Europa per tutelare la filiera

L’assessore regionale ha poi illustrato il cammino intrapreso in Europa per portare le istanze della filiera automotive, al fine di trovare un accordo che tuteli imprenditori e lavoratori del settore.

"In questi miei 18 mesi di assessorato abbiamo assunto una posizione netta e forte sull’automotive, ovvero sulle decisioni prese a livello europeo - così Guidesi - Il nostro tentativo è stato di portare un po’ di sano realismo, perché la scelta dell’Europa è meramente ideologica e incomprensibile dal punto di vista economico. La direttiva non tiene conto di tutto il ciclo di vita e rottamazione di un automezzo o di un impianto".

Quello dell’Europa viene definito dall’assessore un vero e proprio errore, commesso su tre fronti: dal punto di vista economico in quanto aprirebbe la strada a produttori non europei, danneggiando dunque i produttori europei. Ma anche a livello sociale, perché la tenuta occupazionale e produttiva delle aziende europee che oggi lavorano in questo settore sarebbe compromessa.

"Non è vero che possiamo accompagnare tutti nella direzione della transizione, perché chi fa un componente per il motore endotermico non sarà più utile per il motore elettrico" ha affermato Guidesi.

Infine, quella dell’Europa sarebbe una scelta ritenuta "classista" in quanto pochissimi cittadini europei potrebbero permettersi un’auto se la direttiva venisse applicata a pieno.

Quali soluzioni dunque per il settore automotive?

"Possiamo usare tutto il nostro know how per avere un carburante eco-compatibile, la nostra è una richiesta di piena neutralità tecnologica senza cambiare gli obiettivi. Ci serve libertà d’azione per tutelare i posti di lavoro e le aziende, sviluppando una nuova filiera produttiva dal punto di vista dei carburanti e della ricerca nonché nuove occasioni occupazionali. Dopo mesi di lavoro siamo riusciti a far fare passi in avanti verso di noi a qualche Commissario europeo. Non abbiamo mai avuto un atteggiamento contestatorio ma propositivo, serve però la collaborazione di tutto il settore per arrivare al risultato" ha detto Guidesi.

Cogliati e il pubblico presente hanno poi rivolto alcune domande all’assessore, menzionando anche un sempre maggiore "cambio di paradigma della distribuzione". Fino alle considerazioni finali, in particolare quale sarà il futuro delle automobili a fronte dello scenario europeo.

"L’auto del futuro sarà completamente elettronica - ha concluso Guidesi - Ma non si può confondere quella parte di sviluppo smart con la parte di propulsione, ovvero ciò che per noi conta in termini economici. Sappiamo che buona parte del parco auto circolante ha un impatto ambientale, sarebbe quindi bello se l’intervento potesse essere incentivare la sostituzione di quelle auto soprattutto per chi non se lo può permettere. Questo è dunque un tema sociale, ambientale e di equità".

Presenti all’incontro per portare i propri saluti anche Angelo Belgeri, vicepresidente di Confcommercio Lecco e presidente del Fondo di Garanzia, Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia di Lecco, e Alberto Negri, presidente Concessionarie e gruppo autoveicoli della provincia di Lecco.

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