La Spreafico di Dolzago, leader nella distribuzione di frutta e verdura, non ha mai smesso di lavorare
Mauro Spreafico: "Abbiamo portato la sicurezza ai livelli più alti fin dai primi segnali di questa drammatica pandemia"
È una delle aziende leader in Italia nella produzione e distribuzione di frutta e verdura. Nei suoi 8 stabilimenti e 12 aziende agricole, con 700 ettari di proprietà, lavorano più di 250 dipendenti. Nella sede di Dolzago, inoltre, l’azienda si popola ancora di più nei momenti più importanti dell’anno dove si registrano tra le 250/300 persone in più che collaborano in diversi reparti come logistica, movimentazione e trasporti.
Ogni anno Spreafico distribuisce ben 300 mila tonnellate di frutta e verdura e nonostante l’emergenza COVID-19 gli uffici e il magazzino Spreafico di Dolzago e in Italia, non hanno mai smesso di lavorare confermando la propria operatività in un momento in cui la distribuzione di beni di prima necessità era diventata un impegno fondamentale per la società.
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La Spreafico di Dolzago, leader nella distribuzione di frutta e verdura, non ha mai smesso di lavorare
L’impresa, che fa della qualità una delle sue stelle polari, non ha mai sottovalutato la sicurezza dei propri collaboratori. Anzi… “Abbiamo portato la sicurezza ai livelli più alti fin dai primi segnali di questa drammatica pandemia – ci ha confidato Mauro Spreafico, 52 anni, rappresentante della seconda generazione della famiglia proprietaria del colosso di Dolzago – Siamo abituati ad usare i Dispositivi Medici, soprattutto laddove trattiamo la quarta gamma di frutta, dove dobbiamo garantire i massimi standard igienico-sanitari. Il nostro primo pensiero è stato quello di tutelare tutti i nostri collaboratori ai quali, quotidianamente, consegniamo mascherine, guanti e occhiali. All’ingresso proviamo la febbre a tutte le persone ed abbiamo riorganizzato il lavoro in modo da evitare assembramenti anche nei locali comuni come mensa e spogliatoi. Sanifichiamo gli ambienti di lavoro almeno due volte al giorno per garantire ai nostri dipendenti e collaboratori di operare in condizioni di massima sicurezza. Abbiamo favorito, laddove possibile, lo smart working e interrotte le trasferte. Nel rispetto degli standard certificativi dei nostri magazzini abbiamo provveduto a riunire subito il Comitato di crisi e costituire il Comitato di Sorveglianza in cui sono stati coinvolti i dipendenti più attenti per supportarci nel monitorare il rispetto delle nuove regole e i protocolli”.
L’intervista completa a Spreafico si può leggere sul Giornale di Merate , in edicola da martedì 28 aprile: clicca qui per la versione sfogliabile.