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Educazione finanziaria e indipendenza economica, Pianeta Donna ha centrato l’obiettivo

L’evento, organizzato da Allianz Bank, si è svolto martedì nella sede della Gilardoni Raggi X di Mandello

Educazione finanziaria e indipendenza economica, Pianeta Donna ha centrato l’obiettivo
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Dall’importanza dell’educazione finanziaria al ruolo della donna nella società odierna, viaggiando fra criticità, futuro, visioni e modalità concrete di intervento: l’incontro «Pianeta Donna: indipendenza economica ed educazione finanziaria», svoltosi martedì scorso nei locali della Gilardoni di Mandello del Lario e organizzato dal centro di consulenza finanziaria Allianz Bank di Lecco, ha affrontato differenti tematiche relative al genere femminile.

Educazione finanziaria e indipendenza economica

Ad aprire e moderare il dialogo è stata Marilena Vergani, innovation manager, coordinatrice di Federmanager Lecco Minerva: «Abbiamo di fronte una sfida, ovvero l’importanza dell’educazione finanziaria - ha esordito - soltanto una donna su quattro prende in autonomia decisioni in questo campo. Oggi rispetto al passato c’è maggiore consapevolezza ma i dati sono ancora sconfortanti ed evidenziano la dipendenza economica delle donne dal marito/compagno. E senza autonomia finanziaria è più difficile uscire. Per questo è importante educare le donne a comprendere temi finanziari, dando loro strumenti utili per costruire una propria autonomia finanziaria».

Federica Antonelli di Allianz Bank

Ad entrare nel dettaglio è stata Federica Antonelli, Wealth Advisor di Allianz Bank, operante nel team di Lecco: «Il 90% degli appuntamenti sono con uomini, nonostante spesso il conto sia cointestato - ha affermato - ciò avviene a causa degli stereotipi culturali ancora predominanti nella nostra società. Non solo: il 21% dei consulenti finanziari di Allianz Bank è donna e il nostro obiettivo è arriva al 25% entro 2-3 anni. Si tratta di un dato basso? No, è addirittura alto rispetto ad altre realtà che non arrivano al 20%». Antonelli ha poi posto l’attenzione sul cambiamento necessario per la donna: «Serve partire dall’educazione finanziaria per rafforzare le conoscenze economiche, anche di base, e quindi le capacità di gestione degli aspetti finanziari. E’ utile capire quali siano le opportunità e ricercare investimenti adeguati al proprio profilo rischio-rendimento, tutto questo con il supporto consulenziale di professionisti qualificati. È utile capire quali sono le opportunità, spiegare un numero, cercare investimenti che possano andare a buon fine, per arrivare ad un benessere in quest’ottica. Purtroppo l’Italia è il paese che ha meno conoscenza finanziaria in Europa e per modificare tale situazione serve recarsi da un professionista in grado di far crescere la conoscenza, facendo comprendere i bisogni».

Parola alla dottoressa Alessandra Kustermann

Ad intervenire è stata poi Alessandra Kustermann, presidente del centro SVS-DAD (Soccorso Violenza Sessuale Donna Aiuta Donna), focalizzandosi sul legame esistente tra situazione economica e violenza sulle donne: «Finché si ha un lavoro e la cura dei figli è condivisa a metà, allora la donna può permettersi di andare via se l’uomo esercita violenze dal punto di vista psicologico o fisico. Se invece non si ha una sicurezza economica noi donne abbiamo un atteggiamento di maggiore dipendenza verso i figli. Va poi ricordato che in Italia è poco frequente che le donne lavorino, specialmente dopo il secondo figlio: a meno che il guadagno sia molto buono o la motivazione lavorativa davvero forte, allora si tende a lasciare la professione svolta».
La riflessione della dottoressa Kustermann offre anche altri spunti: «Più si è scelta una disciplina STEM, acronimo di “science, technology, engineering and mathematics”, più si è probabile affermarsi in lavori con stipendi più alti. Inoltre una ricerca della Banca d’Italia ha evidenziato che lo stipendio di donne e uomini ha un divario molto rapido, che si crea poco dopo la laurea: è emerso che le donne scelgono il lavoro in base allo stipendio e alla vicinanza a casa, anche senza figli». Alessandra Kustermann ha poi introdotto il progetto, attualmente in fase di realizzazione, di Cascina Ri-Nascita, realtà dedicata all’ospitalità sicura e alla formazione scolastica e professionale delle donne abusate e dei loro figli. E ha portato un esempio concreto di una toccante storia di rinascita e ispirazione che si porta nel cuore.

Ed ecco Markus Krienke

L’incontro è proseguito con le parole di Markus Krienke, professore di Filosofia Moderna e Sociologia all’Università della Svizzera italiana di Lugano: «Spesso il mondo freddo dei numeri è una delle principali caratteristiche che allontana le donne dalla gestione finanziaria - ha spiegato - anche io personalmente mi sento lontano da ciò, ma non c’è altro modo di affrontare le sfide della vita, perciò è importante affidarsi ad un consulente finanziario e avere un’educazione finanziaria di base. In questo particolare periodo storico stiamo ridefinendo la nostra società del futuro e sopravviverà solo se potrà contare su cittadini autonomi, è fondamentale per le nuove generazioni». Non sono mancate proposte: «Nel lavorare per una società migliore l’educazione ha un ruolo centrale ed è necessario inserire materie come l’educazione finanziaria - ha continuato Krienke - inoltre valorizzare gli ambiti professionali di educazione e cura della persona coinciderebbe con una grande valorizzazione del contributo delle donne e sarebbe un passo avanti verso una loro maggiore autonomia finanziaria».

Spazio per Gianpaolo Guidi

L’ultimo ospite ad intervenire è stato Gianpaolo Guidi, sales director della società di gestione Robeco: «Per intervenire con cambiamenti concreti serve pensare agli investimenti. Possiamo essere il volano del cambiamento: se investiamo in aspirazioni, sogni e valori, allora troveremo la strada per valorizzare le aziende. Inoltre è utile avvalorare il tema della sostenibilità nei nostri investimenti: ogni euro investito in parità di genere può essere un euro investito in un futuro più luminoso per tutti e quindi può generare il cambiamento».

Il saluto di Marco Taccani Gilardoni

A concludere «Pianeta Donna» non poteva non essere Marco Taccani Gilardoni, presidente e amministratore delegato della Gilardoni di Mandello, azienda che ha ospitato l’incontro: «Questa attività è stata portata avanti da mia madre per 35 anni. Oggi serve però grande equilibrio: nel consiglio di amministrazione attualmente abbiamo una donna che ha fatto l’artista nella sua vita, importantissima per portare una visione differente. Oggi ciascun uomo deve capire che da un’equa condizione della donna ne guadagniamo tutti di più in termini di benessere psicologico».

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