Economia

Eccellenze meratesi: "Da Tor" continua a investire

L’azienda di Verderio - fattura 42 milioni e ha un organico di 150 dipendenti - è specializzata in dadi e raccordi

Eccellenze meratesi: "Da Tor" continua a investire
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L'Officina Meccanica Fratelli Rocca, fondata a Beverate di Brivio nel 1962 dai fratelli Franco e Giuseppe Rocca, oggi è una splendida realtà specializzata nella produzione di dadi, raccordi e sistemi di fissaggio dove l'innovazione la fa da padrone. In un territorio dove sono presenti campioni globali come Agrati e Fontana era indispensabile puntare su flessibilità, innovazione e qualità. E la Da Tor ha saputo conquistarsi un ruolo significativo sul mercato italiano ma anche all’estero avendo ormai raggiunto una quota export del 50%.

Eccellenze meratesi: "Da Tor" continua a investire

«E un'azienda che abbiamo acquisito tre anni fa e che ci sta dando molte soddisfazioni, Abbiamo investito quasi 20 milioni negli ultimi due anni per innovare, per migliorare la capacità produttiva, per conquistare nuove nicchie di mercato», ci ha spiegato Roberto Crippa, membro del Consiglio d’amministrazione.
Grazie a questi investimenti l'azienda è cresciuta tanto e ha chiuso il 2019 con un fatturato di 42 milioni e un organico di 150 dipendenti. «Certo, quest’anno il Covid ci ha rallentato, ma non abbiamo mai smesso di investire in nuovi impianti e nella ricerca di nuovi materiali. Stiamo mettendo a punto nuovi prodotti in acciaio che ci apriranno nuovi mercati. Abbiamo pure costruito il nuovo magazzino dismettendo il vecchio complesso di Calco per concentrare tutto nella nuova sede di Verderio,  migliorando gli aspetti legati alla logistica e alle tempistiche».

La pandemia vi ha costretto a fare un lungo lockdown.

«Sì. La nostra non era un’attività che rientrava nella filiera delle aziende essenziali e questo ha ovviamente rallentato tutto. Avevamo in corso la qualifica per alcuni importanti clienti tedeschi, ma la pandemia ha bloccato l’audit che speriamo di riprendere entro fine anno. Noi lavoriamo soprattutto per la filiera dell’automotive che quest’anno sta rallentando vistosamente mentre i prodotti per l’idraulica stanno mantenendo un buon trend. L’obiettivo è quello di chiudere i conti del 2020 con una riduzione del fatturato di poco inferiore al 10% Sarebbe un ottimo risultato dopo i due mesi di chiusura. L’azienda è solida, ha un ottimo management, che noi abbiamo rafforzato in questi tre anni, e ha tutte le carte in regola per tornare a crescere» .

Quasi 20 milioni investiti nell’ultimo biennio

La Da Tor ha cambiato pelle nei suoi  quasi sessant’anni di vita. Dall’iniziale produzione di minuterie metalliche conto lavorazione è passata a quella dei dati frenanti. Poi, grazie all’acquisizione di moderne stampatrici, ha migliorato la propria produttività continuando però a rinnovare e potenziare i macchinari con significativi investimenti tecnologici sui processi produttivi, sul controllo qualitativo e sulla logistica come dimostrano i quasi 20 milioni investiti nell’ultimo biennio.

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