L'intervista

E-Vai, Martino: Il futuro è del car sharing

"Un servizio “attraente” perché sostenibile, ma allo stesso tempo utile al cittadino"

E-Vai, Martino: Il futuro è del car sharing
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Oltre 400 auto, quasi 4 milioni di chilometri percorsi e 469 tonnellate di Co2 risparmiate, una flotta presente in più di 300 postazioni distribuite in oltre di 100 Comuni in grado di collegare, tra i diversi punti nevralgici del traffico lombardo, anche 45 stazioni ferroviarie e 3 aeroporti. Sono solo alcuni dei numeri raggiunti da E-VAI, il car sharing sostenibile e inclusivo del gruppo FNM, nei primi sette mesi del 2022.

Le presentazioni del servizio sul territorio

I dati registrati da E-Vai dimostrano una crescita costante di un servizio "fuori dal comune", presentato in questi mesi in diverse città dall’importanza strategica della Lombardia. Dopo aver toccato Lecco, Varese e Bergamo, a breve sarà la volta di Brescia.

"Siamo molto contenti del grande consenso raccolto dal nostro roadshow - ha commentato l’amministratore delegato di E-VAI, Gianni Martino - perché ci ha permesso di avere un contatto diretto con i nostri clienti, in particolare con aziende e Comuni. La risposta è stata molto buona, il nostro car sharing viene considerato “attraente” perché sostenibile ed allo stesso tempo molto utile, al cittadino. Le istituzioni sono interessate a E-VAI perché viene offerto un servizio al cittadino, mentre le imprese promuovono il welfare aziendale attraverso la mobilità condivisa. Il nostro servizio ha vantaggi pratici edeconomici, perché le nostre auto possono essere utilizzate non solo dalle aziende ma anche dai dipendenti che abitano vicino o in località remote; il servizio è disponibile ad uso personale anche al di fuori dell’orario di lavoro, ad esempio per le gite fuori porta. Infine, per enti e privati il nostro car sharing rappresenta un segnale di attenzione all’ambiente e alla transizione ecologica".

Obiettivo per il futuro: raggiungere i 230 comuni

E-VAI è presente attualmente in oltre 100 Comuni lombardi, un’espansione che arriverà ad attivare sul territorio oltre 460 veicoli elettrici a fine 2022 e che vede più di 99 mila clienti iscritti al servizio. L’obiettivo per il 2027 è di arrivare a 230 Comuni, 1.500 veicoli e ben 160mila utenti.

"Il nostro obiettivo primario è fornire una mobilità condivisa e sostenibile. Il sogno però è di farla arrivare a tutti i cittadini e magari, non solo nella nostra regione. Attraverso la mobilità, infatti, promuoviamo l’inclusione sociale in quelle località che sono geograficamente più svantaggiate, come i piccoli Comuni, i paesi montani e persino le frazioni lontane dai maggiori centri di aggregazione. Le potenzialità sono legate non solo alla volontà di transizione ecologica espressa da Comuni e aziende, ma anche nell’uso alternativo che si può fare di questi mezzi ovvero come regolatori della rete elettrica o servizi ad alto impatto sociale".

Migliorare le infrastrutture per il car sharing e mobilità elettrica

A proposito di disagi legati al territorio, sono innegabili i limiti ancora esistenti per sviluppare a pieno la mobilità elettrica - in particolare legati all’infrastruttura. Tante, però, anche le potenzialità delle zone che potrebbero essere raggiunte dalle auto di E -VAI .

"Il nostro servizio può essere la soluzione a molti problemi. Grazie alla sua capacità di creare inclusione sociale, la mobilità può aiutare a combattere lo spopolamento delle aree più remote come quelle di montagna".

Martino puntualizza e conclude:

"Il nostro servizio è sostenibile perché condiviso, non perché elettrico; la mobilità elettrica non è un dogma ma una scelta di opportunità, perché potremmo pensare di inserire veicoli con un altro tipo di alimentazione in funzione delle caratteristiche del servizio e le richieste del mercato locale. Stiamo guardando con molta attenzione all’alimentazione a idrogeno, materia di grande interesse all’interno del gruppo FNM. Ci siamo attivati altresì per fornire stazioni di noleggio di biciclette elettriche unitamente ai servizi di car sharing, con l’opzione di aggiungere anche quadricicli elettrici in alternativa alle auto elettriche".

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