Prospettive incerte

Cooperativa dei lavoratori della Brianza, quale futuro?

Nel punto vendita di Casatenovo forza lavoro ormai ridotta al lumicino, due ore di chiusura al pomeriggio, lo smantellamento del reparto macelleria e un fatturato che inevitabilmente ne sta risentendo

Cooperativa dei lavoratori della Brianza, quale futuro?
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Una forza lavoro ormai ridotta al lumicino, due ore di chiusura al pomeriggio, lo smantellamento del reparto macelleria e un fatturato che inevitabilmente ne sta risentendo.

E’ grande la preoccupazione sulle sorti del supermercato che fa capo alla Cooperativa dei lavoratori della Brianza di Casatenovo, il cui futuro appare nuovamente incerto, anche perché l’affitto del ramo d’azienda alla Valmarket, società specializzata nella grande distribuzione sotto l’egida dei marchi Carrefour e Unes! perfezionato a inizio 2023 scadrà nel mese di febbraio 2024. E non è detto che verrà rinnovato.

Cooperativa dei lavoratori della Brianza, preoccupa il futuro

Come riporta in esclusiva il Giornale di Merate in edicola questa settimana, delle difficoltà del supermercato, che rappresenta un importante pezzo di storia del commercio del centro di Casatenovo e che è da sempre il «pezzo pregiato» della Cooperativa, sarebbero stati messi al corrente da diverse settimane, tramite mail, un po’ tutti: il commissario liquidatore Marco Greco, i sindacati e l’Amministrazione comunale.

Ma di risposte ai dipendenti - rimasti solamente in quattro, ai quali si aggiungono due lavoratori portati in dote da Valmarket e che sulla vicenda mantengono il più rigido silenzio - non ne sarebbero giunte.

Di qui la preoccupazione, sia dei lavoratori che degli oltre 600 soci della cooperativa, che complessivamente possiedono quote patrimoniali per circa 4 milioni di euro e ai quali sta dunque a cuore lo stato di salute del punto vendita di via Verdi. Con il nuovo affitto del ramo d’azienda e il conseguente cambio di marchio da Conad a Unes!, subentrato ufficialmente a marzo di quest’anno, la forza lavoro del supermercato si è di fatto dimezzata e alla riduzione del personale si sono aggiunte alcune scelte che clienti e soci hanno faticato a comprendere: il reparto macelleria ha chiuso da qualche mese, la gastronomia è aperta solamente due pomeriggi alla settimana e dalle 14 alle 16 il punto vendita abbassa le serrande.

Con queste premesse, in molti si chiedono quale possa essere il futuro del supermercato e di un «asset» così importante della Cooperativa dei lavoratori della Brianza, che è in liquidazione coatta da quasi cinque anni ma il cui patrimonio sembra impossibile da vendere o comunque da valorizzare.

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