C'è anche una lecchese tra i 100 direttori marketing top d’Italia
La giovane manager lecchese Isabella Maggi nella classifica stilata dalla rivista economica
C’è anche una lecchese tra i 100 migliori direttori marketing secondo la rivista Forbes. Si è guadagnata questa investitura Isabella Maggi, direttore marketing del Gruppo Gattinoni. «Si muovono nell’innovazione, nel digitale, in mezzo alla tecnologia e ai data base. Costituiscono la dorsale della rete di nuove professioni su cui si muovono le aziende. I marketer modellano i valori, le posizioni, gli investimenti, le scelte, le relazioni e le decisioni dei consumatori. Sono, spesso, la chiave di successo (o di insuccesso) di un’impresa o di un progetto», scrivono sulla famosa rivista di economia. Sottolineando anche il ruolo che hanno avuto in questo anno così difficile.
Una lecchese tra i 100 direttori marketing top d’Italia. Una bella soddisfazione
«Ho avuto questa piacevole scoperta di essere stata inserita tra i 100 marketing manager più influenti d’Italia. Nella motivazione c’è scritto che hanno scelto le persone che si sono distinte in questa pandemia».
Come lo ha saputo?
«E’ stato un momento esilarante, in realtà... Tra gli amici di Linkedin ho alcuni altri direttori marketing e uno di questi ha scritto: “Ho avuto il piacere di essere stato inserito nella lista dei 100...”. Allora per ridere ho inviato un messaggio al nostro referente di Forbes con scritto: “E io?”. E lui mi ha risposto: “Hai visto che sorpresa? Ci sei anche tu!”. Non avevo ancora visto l’articolo, però sono stata davvero contenta. E’ un bel riconoscimento, anche per il mio settore, che spesso in questo campo non viene considerato tantissimo, visto che ci sono altri direttori che hanno molta più visibilità di me. E’ una soddisfazione per il lavoro che abbiamo svolto, per l’azienda in cui lavoro e per tutto il team che mi dà una mano. E’ un bel riconoscimento anche per me personalmente, per il lavoro che ho fatto e per quello che ancora dovrò fare».
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Il riconoscimento di Forbes è stato assegnato soprattutto per il lavoro messo in campo durante l’emergenza. Per quanto la riguarda cosa può essere stato premiato del vostro lavoro?
«Credo soprattutto la resilienza. Non ci siamo mai fermati. Anche quando è scoppiata la pandemia, eravamo tutti a casa ma ci siamo inventati di tutto per continuare a comunicare al cliente finale, che fosse azienda, agenzia o singolo viaggiatore. Ci siamo inventati una comunicazione che tenesse viva la voglia di viaggiare. Abbiamo puntato molto sull’ottimismo. Infine abbiamo lavorato molto sui nostri dipendenti, perchè abbiamo capito che mancava il contato umano. Ci siamo dunque inventati diversi momenti di formazione, che hanno fatto percepire senso di famiglia, appartenenza e vicinanza. Tutto questo è stato apprezzato molto anche dai colleghi. Pure adesso cerchiamo di tenere viva questa cosa, per infondere ottimismo e far capire che “Gattinoni non si ferma”. Stiamo studiando progetti Digital orienteering per gli eventi, per le agenzie abbiamo pensato a una comunicazione che infondesse fiducia anche in un periodo in cui sono chiuse: “Stai pensando alle vacanze? Contattaci che ti richiamiamo”. In questo momento la luce la vediamo lontana, però l’ottimismo non ci è mai mancato».
Certo per il turismo non è stato un bell’anno.
«Il nostro presidente Franco Gattinoni si è sempre battuto in prima linea per non bloccare tutto, per cui anche noi abbiamo l’onere e l’onore di continuare questa mission, per lui e per i nostri colleghi, di modo che quando si riparte siamo tutti pronti».
Gattinoni Viaggi, infatti, non si è mai fermata. Avete anche rinnovato la sede...
«Sì. Prima del lockdown avevamo preso un piano in più a Milano. I lavori sono finiti, però adesso lavoriamo quasi tutti in smart working e siamo anche in cassa integrazione. Nonostante questo, tutti si stanno prodigando per farsi trovare pronti. Riempie il cuore vedere come tutte le persone che lavorano da noi stanno facendo il possibile per trainare ed essere pronti per la ripartenza».
Quali le prossime tappe per uscire dalla crisi?
«Quando si ricomincerà non dobbiamo essere indietro, ma pronti sui blocchi di partenza. Stiamo già lavorando per la primavera-estate del 2021. Stavamo lavorando per l’inverno, ma ormai è saltato, quindi ci siamo buttati a capofitto sulla prossima stagione primaverile».