Cessione del credito

Bonus e Superbonus, Confartigianato: “La burocrazia blocca solo la ripresa, non i “furbi”

Riva: "Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate e chirurgiche, si finisce per sparare nel mucchio con misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori”.

Bonus e Superbonus, Confartigianato: “La burocrazia blocca solo la ripresa, non i “furbi”
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Il Presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva ha inviato una lettera ai parlamentari del nostro territorio per chiedere la modifica delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter – e denunciarne i possibili effetti – che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo di superbonus e bonus edilizia, limitano ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

Bonus e Superbonus. Confartigianato: “La burocrazia blocca solo la ripresa, non i “furbi”.

“Le continue modifiche, succedutesi negli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia – sottolinea Riva – stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica. Ancora una volta, invece di colpire i disonesti con misure mirate e chirurgiche, si finisce per sparare nel mucchio con misure restrittive che danneggiano, senza ragione, tutti gli imprenditori”.

Le nuove disposizioni contenute nel Decreto legge n.4, cosiddetto “Sostegni ter” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2022 e che entreranno in vigore il 7 febbraio, mettono in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza e che ora non vengono più sostenute nell’attualizzazione del credito dagli intermediari finanziari.

Infatti, la previsione di un’unica cessione per i crediti d’imposta derivanti da Superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus e bonus facciate, sta bloccando l’operatività delle imprese che si erano strutturate con il meccanismo di sconto in fattura, in appoggio ad un soggetto cessionario poiché gli istituti di credito non recepiscono più pratiche. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive, oltre alle imprese “sane”, saranno i cittadini che si vedranno stoppati gli interventi già programmati ma non più sostenibili finanziariamente. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni, saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari.

Le richieste

“Il provvedimento, seppur condivisibile nel principio di limitare le operazioni fraudolente legate alla monetizzazione del credito d’imposta – aggiunge Riva – rischia di compromettere l’efficacia e il principio fondante delle misure agevolative, delineando uno scenario in cui solo le persone che hanno più risorse e reddito per assorbire negli anni i crediti fiscali potranno effettuare i lavori di riqualificazione. Confartigianato ha chiesto al Governo Draghi di procedere subito con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari),  al fine di evitare il blocco del mercato. Soltanto così  sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica”.

 

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