Azimut aiuta le imprese a crescere con servizi di advisory e private equity
Il lecchese Davide Pozzi coordina le attività di Corporate Finance della Lombardia per l’Area 2

E’ uno dei professionisti nella gestione dei patrimoni più noti e apprezzati sul territorio, un consulente finanziario molto qualificato per accompagnare i risparmiatori nel complesso mondo dei mercati finanziari ora si occupa anche di corporate finance per supportare la crescita e lo sviluppo del tessuto produttivo lombardo. Davide Pozzi, Area Manager per la Rete di Azimut Capital Management, responsabile delle province di Lecco, Como, Sondrio e Monza Brianza, ora assume pure la responsabilità del coordinamento delle attività di Corporate Finance della Lombardia per l’Area 2.
Cosa significa questo nuovo incarico?
«Ha l’obiettivo di supportare i colleghi di rete su tematiche corporate favorendo gli scambi e le relazioni con le diverse realtà del Gruppo Azimut. Azimut si pone quale alternativa ai tradizionali canali di finanziamento per le imprese, per supportarle al meglio nel loro percorso di crescita, grazie a un’ampia gamma di servizi rivolti al mondo corporate, tramite società prodotto altamente specializzate, messe a disposizione dei circa 2.000 professionisti su tutto il territorio nazionale, 340 dei quali operano in Lombardia nell’area 2 guidata dal managing director Oliviero Pulcini. Già da tempo il Gruppo si qualifica come punto d’accesso privilegiato per tutte le imprese italiane che cercano servizi di Advisory ad alto valore aggiunto ed un accesso veloce al mercato del credito. Azimut è inoltre in grado di assistere le imprese che abbiano necessità di strutturare operazioni di capitale, sia che si tratti di private equity oppure operazioni di fusioni o acquisizioni, sia che si tratti di quotazione sul mercato azionario. Senza dimenticare la possibilità di seguire l’impresa nel processo di internazionalizzazione, anche grazie alla presenza in 17 paesi nei 5 continenti. L’industria del risparmio gestito sta velocemente evolvendo nella capacità di porsi come alternativa al modello di banca tradizionale nei finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane: l’utilizzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale ci consente di creare nuove opportunità di rendimento per i capitali pazienti dei nostri clienti, che vengono impiegati in attività di finanziamento alle imprese meritevoli, che a loro volta beneficiano di una vera comprensione dei loro fabbisogni da parte dei nostri gestori e di tempi di erogazione veloci; al giorno d’oggi servono metodo, specializzazione e risposte rapide».
In particolare su quali strumenti poggia l’attività di Azimut nel supporto alle PMI?
«Tra le numerose iniziative del 2021 spicca sicuramente il lancio di Azimut Direct, la fintech del gruppo Azimut specializzata in minibond, direct lending, private e public equity. Azimut Direct capitalizza l’esperienza di Epic, la prima piattaforma fintech nata nel 2014 per formare un ponte tra PMI e investitori professionali e supporta la crescita e lo sviluppo delle aziende italiane attraverso un’azione congiunta di consulenza, strutturazione e collocamento di strumenti di finanza alternativa presso investitori istituzionali e privati qualificati, che possono in tal modo conoscere, selezionare e finanziare le PMI più meritevoli. Siamo di fronte ad una realtà unica in Italia: la forza di un grande asset manager indipendente, combinata alla specializzazione di una fintech solida e in rapida evoluzione, per portare capitali per la crescita alle imprese italiane grazie a un approccio di filiera corta: è un modello di servizio che tenderà ad affermarsi sempre più nel Paese ed in Europa. Solo in Italia ci sono oltre 4.000 miliardi di euro di ricchezza finanziaria privata, che potrebbero essere in parte investiti in maniera produttiva per la crescita del Paese tramite fondi specializzati, come quelli oggi promossi da Azimut».
Ci può fare qualche esempio concreto in proposito?
«Tra le ultime operazioni posso citare ad esempio il direct lending da 5 milioni di euro a favore di C.R.S. Impianti, una delle eccellenze della provincia di Bergamo, leader nella progettazione, realizzazione, manutenzione e vendita di impianti tecnologici civili ed industriali ed attiva a livello internazionale ottenuto tramite la piattaforma Azimut Direct. Un’operazione che testimonia nel concreto la velocità del fintech e la forza di un grande gruppo come Azimut: in poco più di due settimane l’azienda ha ottenuto le risorse necessarie per finanziare la sua espansione sui mercati esteri, grazie a competenza, determinazione e un intenso lavoro di squadra».
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Ci sono altre novità nell’ambito del sostegno alle imprese?
«Una seconda importante iniziativa dell’anno appena passato è il lancio di Azimut Marketplace, definito dalla stampa specializzata “l’Amazon dei servizi finanziari”, un vero e proprio marketplace che punta ad essere il punto di accesso privilegiato per le PMI a una serie di servizi offerti dalle migliori società fintech presenti sul mercato, applicando il modello delle piattaforme elettroniche ai servizi digitali dedicati alle aziende. La tecnologia e le piattaforme digitali di eCommerce hanno rivoluzionato molti settori, dai viaggi alle compravendite immobiliari, agli acquisti on line. Azimut Marketplace ha le potenzialità per trasformare quello dei servizi finanziari e bancari grazie a una riduzione della complessità e dei costi e ad un aumento della velocità dei processi e dell’efficienza complessiva. Si tratta di una vera rivoluzione in ambito fintech a supporto delle aziende Italiane. Di fatto, quello che si viene a creare è un servizio a tutto tondo per la gestione d’impresa: Azimut Direct è il riferimento per l’imprenditore o il CEO per i progetti strategici di medio-lungo termine, Azimut Marketplace costituisce la dashboard per il Direttore Finanziario o l’imprenditore per la gestione corrente d’impresa. Nello specifico, Azimut Marketplace punta ad essere il punto di accesso privilegiato per le PMI a una serie di servizi finanziari delle migliori società di tecnologia finanziaria presenti sul mercato, attraverso una piattaforma digitale, semplice e sicura, oltre che gratuita, che sfrutta appieno le potenzialità della direttiva PSD2, Payment Services Directive 2 e dell’open banking. Questa nuova iniziativa nasce da una duplice considerazione: da una parte le crescenti difficoltà per le aziende di accesso a servizi finanziari adeguati e dall’altra l’aumento sul mercato dell’offerta fintech di soluzioni verticali molto efficaci che mancano, tuttavia, di un unico punto di accesso dove gli imprenditori possano trovare la soluzione di cui necessitano. Con Azimut Marketplace le PMI possono invece accedere, da un unico punto di ingresso, ai servizi di società, debitamente autorizzate, tra cui: operazioni di finanza straordinaria (finanziamenti, minibond ed equity) per supportare i progetti di crescita, strutturate da Azimut Direct; aggregazione conti italiani ed esteri, integrazione con la fatturazione elettronica e “Direttore finanziario digitale” oltre a soluzioni di finanza agevolata di CRIF; Instant lending di October che permette alle aziende di richiedere un prestito in pochi secondi con un processo completamente digitale; le soluzioni digitali di Workinvoice per finanziare il circolante, in particolare l’anticipo fatture, che permette alle aziende di ricevere il 90% dell’importo delle proprie fatture in 48 ore; soluzioni di gestione dei flussi di cassa a livello internazionale offerte da Ebury, una delle principali società fintech leader a livello europeo e attiva in 23 Paesi nel mondo, specializzata in pagamenti ed incassi in oltre 130 valute e nella gestione del relativo rischio di cambio, attraverso servizi completamente digitali e senza commissioni di trasferimento; accettazione di pagamenti digitali di Satispay, realtà consolidata del panorama fintech italiano con oltre 2 milioni di clienti privati e 165 mila esercenti convenzionati; servizi di valore aggiunto per l’impresa offerti da Amazon, la più grande big tech al mondo.
Per Azimut questo progetto si inserisce nel più ampio impegno di sostegno alle PMI e all’economia reale che ha già raccolto oltre 4,6 miliardi di euro tra prodotti di private equity, private debt, venture capital e real estate in parte già investiti in più di 200 aziende, di cui 120 in Italia e 80 nel mondo».
Quali saranno invece le novità che caratterizzeranno l’attività di Azimut nel corso del 2022?
«In anteprima vi posso preannunciare un evento, ALI VIRTUAL EXPO, previsto per le giornate del 6 e 7 Aprile 2022, in ambiente completamente digitale, che riprenderà il filo del discorso avviato con “Azimut Libera Impresa Expo” dell’ottobre 2019 alla fiera di Rho (nel quale si registrò la partecipazione di oltre 14.000 tra imprenditori, commercialisti ed altri professionisti oltre a investitori privati) soprattutto sui temi di cui abbiamo parlato oggi. Saranno due giornate “full digital” per aprire nuove strade alle imprese che necessitano di nuovi partner per la propria crescita, con oltre 30 conferenze, e possibilità di incontri “One to One” con professionisti del settore ed attività di matching e networking tra imprenditori».