Economia

Al via "Futurae" per promuovere e conoscere le imprese migranti

Formazione e accompagnamento per assicurare ai cittadini di paesi terzi la possibilità di dare il proprio contributo economico e sociale alla comunità ospitante con l’obiettivo di una crescita economica duratura

Al via "Futurae"  per promuovere  e conoscere le imprese migranti
Pubblicato:

Formare, accompagnare nei primi passi e conoscere meglio l’imprenditoria migrante, volano di autonomia, occupazione, sviluppo dei territori e internazionalizzazione. Questi gli obiettivi di Futurae, progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere, finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie.  Il progetto verrà presentato online venerdì 30 ottobre 2020 alle  9:30 Dalla Camera di Commercio Como--Lecco (per partecipare +è necessario cliccare qui  https://bit.ly/2HszWwK ).

Al via "Futurae" per promuovere e conoscere le imprese migranti

L'iniziativa prevede per migranti, seconde generazioni e cittadini dell’Unione Europea che intendono avviare un'attività in proprio dei percorsi di orientamento e di valutazione della propensione imprenditoriale, al termine dei quali una parte di loro accederà a iniziative di accrescimento delle competenze tecniche, organizzative, commerciali e normative rispetto al contesto economico-imprenditoriale italiano. Dopo essere stati così formati, gli aspiranti imprenditori saranno affiancati nello sviluppo dei business plan, nell’individuazione di canali di finanziamento e nell’accesso al credito. Infine, verranno selezionati e accompagnati allo start up i progetti più sostenibili, per creare nuove aziende a titolarità migrante o mista. A queste azioni previste sul territorio, il progetto Futurae ne affiancherà altre a livello nazionale per studiare le caratteristiche e le potenzialità dell’imprenditoria migrante, anche nei suoi rapporti con il resto del sistema produttivo, in modo da poter orientare meglio politiche e interventi. Sarà questo il compito di un Osservatorio nazionale sull’inclusione socioeconomica e finanziaria, che metterà a fattore comune i dati già in possesso delle Camere di commercio, realizzerà ulteriori indagini e pubblicherà un rapporto con i risultati. Infine, verrà attivato un cruscotto digitale interattivo per navigare tra i dati delle imprese migranti e si darà attuazione al “cassetto digitale dell’imprenditore” con documenti e informazioni di interesse per i titolari stranieri. 

I dati

Secondo i dati estrapolati dall'Ufficio Studi camerale sulla base delle informazioni del proprio Registro Imprese, al 30 giugno 2020 le aziende straniere lariane sono quasi 6.900 (di cui 4.879 a Como e 2.000 a Lecco), pari al 9,4% del totale delle ditte registrate (Como 10,2%; Lecco 7,8%). Una quota importante di esse è gestita da "under 35": sono quasi mille (659 a Como e 311 a Lecco), rappresentano il 17,1% di tutte le imprese giovanili e il 14,1% delle imprese straniere lariane. Nella nostra area le ditte straniere sono concentrate prevalentemente nelle costruzioni (quasi 2.000 imprese: Como 1.448; Lecco 528), nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (quasi 1.700 aziende: Como 1.091; Lecco 595), nei servizi di alloggio e ristorazione (quasi 900: Como 619; Lecco 258). Per le realtà lariane gestite da "under 35" stranieri i settori principali sono gli stessi, ma in ordine diverso: 269 operano nel commercio all'ingrosso e al dettaglio (Como 179; Lecco 90); 227 nelle costruzioni (Como 151; Lecco 76); 151 nei servizi di alloggio e ristorazione (Como 106; Lecco 45). Si tratta prevalentemente di ditte individuali: nell'area lariana questa forma è scelta nel 75,4% dei casi (Como 73,2%; Lecco 80,6%), e tale caratteristica si accentua con riferimento agli "under 35": 80,7% (Como 79,2%; Lecco 83,9%).

Tra i titolari stranieri di cariche in imprese individuali lariane, i Paesi d’origine più rappresentati sono, nell’ordine, Marocco, Romania e Albania; la graduatoria è la stessa a Como e a Lecco.

Seguici sui nostri canali