Cisano Bergamasco

Valle San Martino: i suoi testimonial sono una donna ucraina, un cuoco e un pallavolista FOTO

Con loro ci sarà anche il calciatore Roberto Donadoni.

Valle San Martino: i suoi testimonial sono una donna ucraina, un cuoco e un pallavolista FOTO
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Tre personalità diverse, ma accomunate da una storia che si lega a un territorio tutto da scoprire.
Sono il cuoco Ezio Perego, il pallavolista Lorenzo Milesi e la cittadina ucraina Natali Kvaratshelia i testimonial scelti per il progetto «Un territorio da scoprire, da esplorare, da vivere», organizzato dal Comune di Cisano Bergamasco con il patrocinio di Regione Lombardia e all’insegna della valorizzazione della Via Giovannea e della Valle San Martino. A loro, poi, nelle prossime settimane si aggiungerà anche l’ex calciatore Roberto Donadoni.

Valle San Martino: un progetto per valorizzare la via Giovannea

«Si tratta di un progetto a cui teniamo molto - ha spiegato il sindaco Andrea Previtali - Sono sempre stato dell’idea che nel nostro territorio, a cavallo tra le province di Bergamo e Lecco, non debbano esistere confini». Grazie alla realizzazione di alcuni spot promozionali da parte dell’agenzia «Aglaia» di Lecco con Andrea Mauri e la web designer Francesca Panizza, i tre testimonial sono diventati così “attori” per un giorno, esaltando le bellezze del territorio.

Il cuoco Ezio Perego

«Quando ho ricevuto la chiamata del sindaco non ho esitato: prender parte a questa iniziativa è un modo per esprimere il mio amore per la cucina e per il luogo in cui abito» ha dichiarato Ezio Perego, cuoco del ristorante stellato «Da Vittorio» di Bergamo, precisamente alla Cantalupa, che vive il suo rapporto con i paesi della Valle San Martino in maniera viscerale. «Ogni giorno faccio un viaggio di 30 chilometri e non mi lamento, anzi, mi piace vivere qui - ha raccontato lo chef, originario di Cisano ma residente a Caprino - Le frazioni di Celana e Sant’Antonio sono nel mio cuore, il posto è magnifico per le sue bellezze naturalistiche e la sua centralità».
Una passione, quella per la cucina, che Perego ha iniziato a sviluppare a soli 13 anni. «Alle medie, durante le vacanze, facevo il garzone nella pasticceria Gilardi di Cisano: all’inizio pulivo ma presto ho iniziato a preparare gli impasti, a cucinare la crema pasticcera e a insacchettare i biscotti. Mi sarebbe piaciuto frequentare la scuola agraria, ma all’epoca mancavano i collegamenti per arrivarci e così la mia maestra Maria Arzuffi che abitava proprio sopra il negozio mi consigliò di provare con l’alberghiero: andai all’istituto di San Pellegrino e da allora non mi sono più fermato», ha ricordato il cuoco, che ha avuto l’opportunità di girare l’Italia in lungo e largo cucinando per molte persone, come a Treviso quando durante la leva militare preparò da mangiare insieme ad altri compagni per circa 150 ufficiali e sottufficiali, e specializzandosi nei secondi piatti. «La nostra è una cucina di confine, un po’ variegata, attingiamo infatti sia dal bergamasco sia dal milanese - ha poi concluso - Se dovessi scegliere il mio piatto preferito direi lo stufato o la cassoeula, ricette che non perdono la loro tradizione».

Il pallavolista Lorenzo Milesi

Gli stessi sentimenti si legano anche a Lorenzo Milesi, pallavolista dell’Agnelli Tipiesse e beniamino dei tifosi cisanesi da ormai otto anni. «Per me è stato un ritorno alle origini, data la mia appartenenza a questa società - ha spiegato - Grazie al volley sono cresciuto sia nella Bergamasca che nella Valle e mi fa piacere che questa iniziativa possa suggellare il mio legame con i tifosi».
Inizialmente Milesi giocava a calcio, finché a 17 anni non ha scelto di avvicinarsi al mondo della pallavolo grazie alla sorella Roberta: «Ho iniziato prima a Scanzorosciate, poi a Montichiari, formandomi come uomo e atleta fino al mio approdo a Bergamo: ricordo ancora il derby in B1 con il Cisano e i tanti tifosi a riempire il palazzetto, una grande emozione». Ora il sogno chiamato A1, che il centrale di San Giovanni Bianco insegue per raggiungere un record personale. «Mi manca solo quella come categoria - ha infatti svelato - Sono partito dall’Under 18 in Seconda divisione e per me sarebbe un motivo di grande soddisfazione arrivare in A1. In squadra sono il più vecchio, ma il ruolo di responsabilità nello spogliatoio mi stimola a fare sempre meglio». Quanto ai sapori della buona cucina, poi, non ci sono dubbi. «Da bergamasco doc quale sono mi piacciono i casoncelli e la polenta - ha infatti rivelato - Inoltre, continuando a scoprire di giorno in giorno le ricchezze della Valle San Martino, ho assaggiato il vino delle cantine della Valpontida, anche se non mi ritengo proprio un esperto».

La cittadina ucraina Natali Kvaratshelia

E infine la storia di Natali Kvaratshelia, una cittadina ucraina che a Cisano ha trovato l’amore e la serenità superando così un passato non facile. «Il mio rapporto con questo paese dura da qualche anno ormai - ha raccontato la donna, che nel video realizzato per il progetto è protagonista della lettura di un manoscritto nella Biblioteca Mandamentale di Caprino - Vengo da Luhansk, nella regione del Donbass: a causa dei bombardamenti iniziati nel 2014 io e miei figli siamo scappati, ma loro sono rimasti in Ucraina mentre io sono arrivata in Italia e con il mio futuro marito (il consigliere comunale Pietro Isacchi conosciuto tempo addietro a Parigi per casualità, ndr) ho deciso di rimanere qui». “Rapita” dalle bellezze artistiche e da un territorio a contatto con la natura in cui «mi piace pedalare in bici o fare escursioni nel verde», come ha svelato la testimonial, oltre ai bagni nell’Adda che le ricordano l’infanzia e le sue origini.

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