Osnago accoglie la speranza: una mostra tra ferite e luce nell’anno del Giubileo
Dal 15 al 25 maggio, il Centro Culturale G. Lazzati propone “La ferita: feritoia per la luce della speranza”, una riflessione artistica e spirituale nel cuore della Brianza

In un mondo segnato da ferite profonde — ambientali, sociali, personali — il Giubileo del 2025 invita a volgere lo sguardo alla speranza. Proprio su questo filo teso tra dolore e desiderio di rinascita si muove la mostra “La ferita: feritoia per la luce della speranza”, allestita dal Centro Culturale G. Lazzati di Osnago, in collaborazione con le ACLI locali.
Osnago accoglie la speranza: una mostra tra ferite e luce nell’anno del Giubileo
L’esposizione, ospitata nella suggestiva Sala Laurina Nava presso la Locanda del Samaritano, sarà visitabile dal 15 al 25 maggio 2025. Un itinerario artistico e spirituale che si pone come un ponte tra le piaghe del presente e il messaggio del Giubileo, il cui tema — “Spes non confundit” (“La speranza non delude”) — richiama il bisogno universale di un orizzonte che illumini anche i momenti più oscuri.
La mostra nasce dalla consapevolezza di un tempo ferito: l’ambiente devastato, i conflitti bellici ancora in corso, l’inquietudine giovanile. E proprio ai giovani guarda con particolare attenzione, citando anche le parole toccanti di Papa Francesco nella bolla giubilare: “È triste vedere giovani privi di speranza... Per questo il Giubileo sia nella Chiesa occasione di slancio nei loro confronti”.
Nel cuore dell’esposizione si trova una domanda provocatoria e feconda: una ferita può diventare feritoia, spiraglio di luce, promessa di vita? È questo interrogativo che guida il percorso, attraverso nove opere d’arte selezionate dal panorama artistico internazionale, accompagnate da riflessioni di grandi intellettuali. Le opere, riprodotte in alta definizione con i diritti concessi dai rispettivi musei, compongono un mosaico di sofferenza e bellezza, una ricerca del divino dentro le crepe dell’umano.
La mostra si inserisce così pienamente nel mandato affidato dalla Chiesa a scrutare i segni dei tempi, come ricorda ancora la bolla papale: “È necessario porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo, per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male”.
A completare il programma, la serata speciale “La bellezza che sgorga dalle ferite”, il 22 maggio alle 21.00 al Cine-Teatro Sironi di Osnago. Protagonista sarà Luca Frigerio, giornalista e scrittore, che accompagnerà il pubblico in un intenso viaggio visivo e spirituale tra le opere di Bosch, Michelangelo, Caravaggio, Rembrandt, Van Gogh. Un cammino che va dal costato di Adamo da cui nasce Eva, fino alla ferita del Risorto che porta la pace: immagini potenti che raccontano come, proprio lì dove la carne è lacerata, può affacciarsi la speranza.
In un tempo confuso e affaticato, questa mostra si offre come un’occasione preziosa per lasciarsi interrogare e, forse, rinascere. Perché anche dalle ferite — se guardate con occhi nuovi — può sprigionarsi una luce che illumina il cammino.