Inaugurata la kermesse

Lecco Film Fest, una occasione per "stare insieme, tornare a ragionare, fare uno scatto in avanti"

Ciak, motore, azione: il Lecco Lecco Fest 2022, giunto alla terza edizione, è tornato a infiammare (in questo luglio torrido dove il caldo la fa da padrone), il panorama culturale lecchese.

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Ciak, motore, azione: il Lecco Film Fest 2022, giunto alla terza edizione, è tornato a infiammare (in questo luglio torrido dove il caldo la fa da padrone), il panorama culturale lecchese. Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 7 luglio 2022, nel salotto buono cittadino, all'ombra di Palazzo delle Paure gli organizzatori e quanti hanno reso possibile la kermesse con un gran lavoro di squadra, hanno presentato in grande stile la manifestazione.

Lecco Film Fest

L'evento inaugurale, preceduto nel pomeriggio dalla proiezione del documentario “Kurdbun – Essere curdo” di Fariborz Kamkari, è stato presentato dalla giornalista Paola Ferrari, ormai una habituè del festival organizzato da  Fondazione Ente dello Spettacolo  e promosso da Confindustria Lecco e Sondrio.

La riflessione: questo il fulcro del Lecco Film Fest

Di fronte ad un pubblico ricco di autorità, e nella splendida cornice di una pizza brulicante, di turisti e lecchesi  Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, ha sottolineato il ruolo imprescindibile delle tante imprese che hanno sostenuto e sostengono questo festival "in cui fermamente crediamo". "Le imprese non sono qui per caso - ha detto Agostoni - Nelle imprese c'è vita, c'è cultura e il festival sceglie film che sono in grado di innescare  un dibattito sui temi dell'esistenza umana. Siamo ancora in un periodo complicato ed è giusto riflettere insieme".

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"Abbiamo bisogno di stare insieme per tornare a ragionare e fare uno scatto in avanti"

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Riflettere, questa la parola chiave di un evento che già nelle passate edizioni ha lasciato un segno profondo. Non a caso il concetto di riflessione è tornato, prepotente e lucido, nelle parole di don Davide Milani, prevosto di Lecco e presidente della Fondazione Ente Spettacolo.

"Il cinema non è solo un medium o una espressione artistica,  ma crea anche comunità e quando il cinema diventa un fatto culturale ha il potere di raccontare storie e fare riflettere. Il Lecco Film Fest nasce da questa intuizione. Abbiamo proposto la kermesse  come antidoto alla pandemia e alla chiusura nelle nostre case, che ha lasciato qualche segno di lacerazione. Quando pensavamo di averla scampata è scoppiata una guerra, che ora ci fa paura".

 

Da qui la necessità di ritrovare strumenti e occasioni  comunitarie che offrano possibilità di cambiare la situazione: "Abbiamo bisogno di stare insieme per tornare a ragionare e fare uno scatto in avanti"

“Luci della città”... luce per una comunità

Sul palco anche il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni: "Mi sono interrogato sul senso del titolo di quest'anno ( “Luci della città”) , perché avere la luce è già motivo di speranza. L'Amministrazione comunale deve essere luce per la comunità".

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Cultura e turismo

Tanti gli spunti offerti dai protagonisti della presentazione, come quelli lanciati dal consigliere regionale Mauro Piazza.  "Tutto passa da snodi culturali. Il nostro deve essere un atteggiamento di benvenuto e, per una città dove l'impresa era considerata solo luogo di lavoro non è facile, ma ci stiamo avviando verso questa nuova dimensione, che è quella del turismo. Mai come gli ultimi anni abbiamo visto così tanti stranieri e questo lo vedo come elemento di grande orgoglio".

Binomio cultura turismo: una accoppiata vincente anche per Marco Galimberti, presidente della  Camera di Commercio Como Lecco che ha evidenziato che "una iniziativa come questa porta grandissimi vantaggi a tutto il territorio, a tutto il comprensorio lariano".

 

"Fare comunità"

"La cultura a Lecco c'è e va riscoperta - ha aggiunto Maria Grazia Nasazzi, presidente di Fondazione comunitaria del Lecchese -  Il festival è una riaggregazione dove si ricomincia a lavorare insieme".

E di lavoro in ambito culturale ne sa qualcosa la Fondazione Cariplo come ha ricordato Carlo Mario Mozzanica, membro della Commissione Centrale di Beneficenza: "Cariplo investe molto in ambito culturale. Credo che l'esperienza del Lecco Film  Fest ci aiuti a evocare ciò che è stato dimenticato ma possa anche custodire gelosamente ciò che non è ancora stato scordato. Non risponde solo al desiderio di incontrarsi ma anche a quello di fare comunità".

Anche Pier Paolo Carini, Amministratore Delegato di EGEA ha voluto mettere in luce la capacità del festival di unire. "Abbiamo creduto sin da subito in questa rassegna e ci crediamo ancora di più in momenti di difficoltà come questo. Il fatto di essere qui in comunità è molto bello".

Mario Stojanovic

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