Il Governatore Fontana al Lecco Film Fest: "Questo evento ha unito il territorio". La ministra Bonetti e la violenza sulle donne: "Le parole contano"
Seconda giornata del festival ricca di spunti di riflessione
Dopo il brillante esordio di ieri, con il taglio del nastro, le prime proiezioni e la verve della "madrina" Sabrina Impacciatore, oggi, venerdì 8 luglio 2022 seconda giornata del Lecco Film Fest, la rassegna organizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo e promossa da Confindustria Lecco e Sondrio.
Questa mattina il cine teatro Nuovo Aquilone ha aperto le porte al regista Krysztof Zanussi che ha presentato il film “Corpo estraneo” mentre nel pomeriggio, nella centralissima piazza XX Settembre amministratori, addetti ai lavori hanno approfondito il tema (che prende proprio le mosse dal titolo del festiva ) "La cultura come luce per il territorio".
Non è voluto mancare il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana che insieme a Francesca Colombo, direttore generale culturale di BAM Milano, Fabio Dadati, presidente di Lariofiere Simona Piazza, vice sindaca e assessora alla cultura del Comune di Lecco Sara Vitali, Cinquesensi Editore e Maurizio Crippa, vicedirettore de Il Foglio ha sottolineato l'importanza della sinergia tra "diversi attori nel territorio lecchese".
Il Governatore Fontana al Lecco Film Fest: "Questo evento ha saputo unire tutto il territorio"
"Questo festival ha saputo mettere insieme tutto il territorio - ha esordito il presidente di Regione Lombardia - Dobbiamo fare in modo che le persone oltre alla nostra terra e alla nostra cucina possano anche dare merito alla nostra cultura, che in effetti dovrebbe essere la base di partenza per la nostra nazione".
Lo sguardo di Fontana si è allargato poi ad un evento che avrà importanti ricadute anche sul Lecchese: "Credo che avremo risultati eccellenti dalle Olimpiadi tanto in campo sportivo quanto per l'attrattività del del nostro territorio".
Il festival? "Una ulteriore luce per la nostra città"
"Ringraziamo la Fondazione Ente dello Spettacolo per questo evento. Abbiamo visto subito questa manifestazione come una possibile ulteriore luce per la città. Gli eventi culturali rappresentano la nostra identità e penso che la prima cosa sia mostrare un territorio coeso che possa diventare un punto di attrazione. Le Olimpiadi saranno un'occasione da cogliere, partendo proprio da eventi come questo - ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Lecco Piazza - Cosa abbiamo fatto finora? Per esempio abbiamo usato Palazzo delle Paure per diverse mostre davvero interessanti. Ma gli eventi sono stati davvero tantissimi. L'obiettivo deve essere quello di costruire una rete per valorizzare il nostro territorio anche all'esterno. Facciamo emergere il ruolo della cultura per la nostra collettività".
La cultura e il territorio
In questo senso La storia degli Archivi Vitali è emblematica per il concetto di valorizzazione della cultura territoriale. "Abbiamo molti esempi di persone che hanno portato il nome del nostro pese, Bellano in giro per l'Italia - ha detto Sara Vitali - Abbiamo iniziato a seminare da molto tempo, nel 2017 è nata la fondazione Archivi Vitali e poi abbiamo continuato ad avere uno sguardo attento al nostro territorio ma guardandolo da lontano. Abbiamo quindi portato il lago di Como fino a Milano. Poi quando siamo tornati a casa e il Comune ci ha dato una sede ci siamo detti che avremmo dovuto invertire la prospettiva, ossia portare il mondo a Bellano. Abbiamo trovato un sindaco giovane (Antonio Rusconi) e molto disponibile e poi la fortuna ci ha portato un nuovo parroco con cui riusciamo a collaborare benissimo. Gli ingredienti di quello che stiamo facendo sono lo sguardo e un po' di azzardo".
"Allargare i confini"
Allargare lo sguardo e i confini: questo l'input lanciato anche da Francesca Colombo direttore generale di Bam Milano: "Il nostro obiettivo è la cura del parco che deve diventare luogo di cultura e teatro a cielo aperto. E' stato inaugurato nel 2019 e da allora ad oggi abbiamo organizzato più di 900 momenti culturali. Questo è un esempio di come un parco possa essere al momento stesso un luogo di relax, di cultura e anche di condivisione. Lecco e Milano sono vicinissime e hanno molte cose in comune e la forza di fare qualcosa insieme nasce dalla voglia di condividere, soprattutto tra pubblico e privato. Penso che il lago, il territorio e la comunità debbano allargare i confini per competere con il mondo e mettere in mostra quello che abbiamo".
"Lecco Film Fest, La cultura come motore del turismo"
"Questo evento include e allarga, quindi è fondamentale - ha aggiunto Fabio Dadati - Viviamo in tempi in cui la quotidianità è opprimente, ma quando ci avviciniamo all'arte diventa tutto bellissimo perché si entra in una dimensione quasi onirica che ti eleva e ti dà una prospettiva. Per questo la cultura è una spinta anche per il turismo, affinché non rimanga solo un turismo di consumo, ma la gente venga attratta da eventi del territorio. Anche per i giovani è importantissimo perché capiscano che c'è qualcosa per cui vale la pena vivere"
"Credo che ogni azienda debba fare l'esperienza di aiutare il Lecco Film Fest - ha chiosato l'imprenditore - perché poi tutto ritorna in modo enorme perché questo ti regala uno sguardo differente".
La ministra Bonetti e la violenza sulle donne: "Le parole contano"
A Lecco è giunta oggi anche il Ministro Elena Bonetti. Intervistata da Tiziana Ferrario, che è partita da un tema drammaticamente attuale, lo stupro di Torino, la titolare del dicastero per le Pari opportunità e la Famiglia, ha sottolineato come sia impensabile oggi, nel 2022, mettere il dubbio le parole di una donna che dice di essere stata vittima di violenza.
"Una donna deve essere libera di scegliere e di poter dire no e nessuno si può permettere di contestare, non c'è porta socchiusa - ha sottolineato con determinazione Bonetti - È inaccettabile che si dice che in fondo si è lasciato intendere... Che in fondo ci sono stati dei segnali... Credo che tutte le Istituzioni debbano avere un linguaggio di chiarezza e che non lascino alcuno spazio ai dubbi".
Fondamentale è e deve essere il ruolo del linguaggio. "Anche il racconto che viene fatto deve sempre tenere conto delle parole che si usano. Le parole contano".
Foto Stojanovic