Vaccini antinfluenzali in ritardo: "In provincia di Lecco nemmeno la metà delle richieste è stata soddisfatta"
La polemica di Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd.
Si riaccende la polemica sui vaccini antinfluenzali. E a farlo è Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd. “In provincia di Lecco i vaccini antinfluenzali vengono consegnati con il contagocce: non siamo nemmeno al 50% delle richieste prenotate. E per questa settimana sembra non ne arrivino altri”.
Vaccini antinfluenzali, che caos!
Dura la presa di posizione del consigliere dem. “A questo punto, si slitta alla prossima settimana, ma i medici di medicina generale si sono già resi conto che se si mantengono i livelli di consegna attuali, ne arriveranno ancora pochi con il rischio concreto di non soddisfare tutte le richieste”, continua Straniero nella sua nota condivisa dal Pd. "E' evidente e gravissimo il fatto che non basteranno per tutti i pazienti indicati dalla Regione e dal Ministero della Salute come ‘soggetti da vaccinare’. Ed è altrettanto evidente che di questa situazione qualcuno dovrà rendere conto”.
Le polemiche di Straniero
Stando alla nota diffusa da Straniero, in una comunicazione dell’Ats della Brianza si leggerebbe che, per la vaccinazione per gli ultra65enni, relativamente alla quota di circa 200mila dosi richieste per la copertura del 75% degli assistiti a novembre siano state distribuite 136.326 dosi delle quali 53.775 già somministrate. “Ma la Direzione generale Welfare lamenta difficoltà e ritardi nelle consegne dei vaccini che ritarderanno la consegna dell’ultima tranche dei vaccini di Fluad Trivalente che avverrà solo attorno alla metà di dicembre – fa sapere ancora Straniero – E la distribuzione sarà molto contenuta e in proporzione al carico degli assistiti, per cui chi ne ha più di 300 riceverà 40 dosi, da 200 a 299 avrà 30 dosi, da 100 a 199 solo 20 dosi e chi ha meno di 100 assistiti 10 dosi. Per non parlare della vaccinazione antipneumococco che in tempi di Covid, cioè una malattia che colpisce gravemente i polmoni, potrebbe risultare molto importante, se non altro per non confondere i sintomi: a fronte della disponibilità di un quantitativo limitato di vaccini, si chiede ai medici di famiglia di comunicare eventuali necessità con una email all’Ats”. Insomma, per Straniero e il Pd è “la conferma di quanto denunciamo da mesi. Aver continuato a sostenere che sui vaccini andava tutto bene, anziché chiedere aiuto alle altre Regioni è un atto da veri irresponsabili. E di questo non mancheremo di chiedere conto all’assessore alla Sanità e al presidente di Regione Lombardia”.