QUESTURA

Una stanza per ricominciare: inaugurata la Sala di ascolto per le donne vittime di violenza

“Ogni volta che vedete qualcosa che non va, chiedete aiuto’: studenti, istituzioni e associazioni uniti per tutelare dignità, rispetto e futuro delle donne”

Una stanza per ricominciare: inaugurata la Sala di ascolto per le donne vittime di violenza

Una stanza per ricominciare: inaugurata la Sala di ascolto per le donne vittime di violenza. “Ogni volta che vedete qualcosa che non va, voi dovete chiedere aiuto: siete i nostri piccoli poliziotti”. Con queste parole il Questore di Lecco Stefania Marrazzo ha rivolto un appello ai giovanissimi studenti presenti in Questura, ricordando il loro ruolo fondamentale nella tutela della comunità e nella lotta contro la violenza. Parole forti, che risuonano in una giornata di drammatica importanza: oggi, 25 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata inaugurata presso la Questura di Lecco la nuova Sala di ascolto protetto per le vittime vulnerabili, realizzata da Soroptimist International d’Italia – Club di Lecco e Merate nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”.

Una stanza per ricominciare: a Lecco inaugura la Sala di ascolto per le donne vittime di violenza

La cerimonia ha visto la partecipazione delle principali autorità locali e nazionali: il Prefetto Paolo Ponta, il Sindaco Mauro Gattinoni, il Procuratore Capo Ezio Domenico Basso e  la Presidente Nazionale di Soroptimist International d’Italia, Adriana Macchi, accompagnata dalle presidenti delle sezioni di Lecco e Merate, Maria Grazia Corti e Silvia Villa.

Prima del taglio del nastro e della benedizione impartita da Don Andrea Lotterio, le autorità hanno incontrato gli studenti delle classi quarte e quinte della Scuola De Amicis di Lecco, presenti in Questura in un giorno simbolico per la dignità, la protezione e la tutela di tutte le donne. Questi ragazzi, che già svolgono il ruolo di guardiani del parco di via Filzi, hanno ascoltato il Questore invitandoli a essere sempre vigili e a denunciare ogni sospetto di violenza.

Il Questore ha poi ribadito l’impegno costante della Polizia: “Oggi esprimiamo ancora una volta il nostro esserci sempre. La Polizia è sempre stata molto attenta alla tematica della violenza sulle donne. Grazie a questa stanza dedicata all’ascolto, le donne avranno la possibilità di venire a raccontare quanto subito senza preoccupazione, senza esitare, senza la paura di un giudizio, in un ambiente accogliente.”

Il Prefetto Paolo Ponta ha aggiunto un messaggio forte e diretto sulla responsabilità di tutti: “La nostra generazione ha un po’ fallito: noi maschi, purtroppo, siamo ancora troppo possessivi e confondiamo l’amore con il possesso. ‘Tu sei mia’: ma cosa vuol dire davvero? Siamo due persone che si vogliono bene e uno vuole il bene dell’altro. Come due compagni di scuola che si aiutano reciprocamente, o come quando aiuti la maestra e lei ti aiuta a sua volta. Questo significa volersi bene, non possedere qualcuno o qualcosa. Il rispetto è fondamentale. Se lo imparate a quest’età, sicuramente la società di domani sarà migliore di quella di oggi. Cominciando da piccoli, da ragazzi, da bambini, il mondo andrà meglio. Ma c’è un’altra cosa molto importante: la collaborazione.”

Durante l’evento, la Presidente Nazionale Adriana Macchi ha ricordato come la Sala protetta di Lecco sia la numero 305 in Italia, sottolineando l’importanza di questi spazi: “Oggi siamo qui perché in questo luogo si aprirà una stanza dedicata ad accogliere le sofferenze, affinché da queste si possa ricominciare a riprendere il filo della propria vita e ritrovare il rispetto e la dignità per se stessi.”

Macchi ha inoltre rivolto un appello ai ragazzi e a tutta la comunità: “Non perdete mai la voglia di cambiare ciò che non va bene. Bisogna intervenire, alzare la voce nel modo giusto, richiamare chi ci sta intorno a rispettare le regole, perché il rispetto reciproco deve essere una pratica quotidiana. Dobbiamo essere tutti ‘poliziotti’ e sentinelle, avere occhi e orecchie aperti per intercettare i segnali negativi e intervenire prima che si trasformino in problemi seri.”

Ha ricordato infine il valore dell’esempio: “Gli esempi sono fondamentali: un comportamento corretto può influenzare positivamente gli altri. Stiamoci vicini gli uni agli altri, sostenendoci e rispettandoci ogni giorno.”

Anche il Sindaco Mauro Gattinoni ha sottolineato l’importanza di essere le prime generazioni a interpretare e riconoscere tempestivamente i segnali di violenza, anche già tra le mura di casa, promuovendo così una cultura di rispetto e prevenzione fin dall’infanzia mentre il procuratore capo Basso ha annunciato che in Procura a Lecco verrà creato un gruppo di lavoro che si occuperà a tutto campo dei reati legati al codice rosso. 

La Sala di ascolto protetto rappresenta un luogo sicuro dove le vittime di violenza possono essere ascoltate e supportate con la massima tutela e riservatezza. Il progetto si inserisce in un più ampio impegno volto a sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, garantendo percorsi di protezione e sostegno per le donne più vulnerabili.

La collaborazione tra istituzioni e associazioni come Soroptimist International dimostra che, unendo competenze, sensibilità e impegno civile, è possibile costruire una rete di sicurezza reale e concreta, promuovendo una cultura del rispetto e della dignità per tutte le donne.