"Una pescata con Matteo", grande successo per la prima edizione FOTO GALLERY
L'iniziativa si è svolta il 6 settembre in memoria di un giovane morto di leucemia.
Grande successo per la prima edizione di "Una pescata con Matteo": un'intera giornata dedicata alla pesca e alla natura per continuare a far vivere Matteo attraverso le sue passioni e i suoi ideali.
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Grande successo per "Una pescata con Matteo"
L'associazione Matteo Chiesa, in collaborazione con i Cannisti dell’Isola, la Scuola di pesca dilettantistica Valle Imagna e l’associazione Pescatori di Bergamo, ha organizzato per domenica 6 settembre 2020 "Una pescata con Matteo", primo evento ufficiale in memoria del giovane 21enne Matteo Chiesa, scomparso il 19 agosto 2019 dopo aver combattuto una lunga battaglia contro la leucemia. L'iniziativa si è tenuta al Lago dei cigni di Sant’Omobono Terme, in provincia di Bergamo, e ha visto la partecipazione di ben 52 bambini e ragazzi d’età compresa tra i 5 e i 18 anni.
Tante le attività durante la giornata
La giornata di domenica 6 settembre, in occasione di "Una pescata con Matteo", è cominciata in mattinata con una visita all’incubatoio della Scuola pesca dilettantistica Valle Imagna e una breve spiegazione del ciclo biologico della fauna ittica selvaggia, seguita da una dimostrazione di approccio alla pesca in torrente con modalità di rilascio del pesce. Nel pomeriggio sono andate in scena altre attività tra cui una lezione su come montare una lenza, una pescata nel lago e infine un momento per ricordare Matteo e la consegna dei gadget. "L’evento è andato molto bene e diventerà un appuntamento annuale - ha commentato Fabio Chiesa, papà di Matteo e socio fondatore del sodalizio - Teo amava la pesca e la natura e questa giornata ha avuto una funzione didattica, oltre che di divertimento".
Il nuovo progetto: la "Casa di Matteo" in Bolivia
Una parte del ricavato dell’iniziativa "Una pescata con Matteo" sarà devoluta all’acquisto di nuove attrezzature per l’incubatoio, mentre quella restante servirà a finanziare un nuovo progetto in collaborazione con la "Casa de los niños”: in un villaggio della Bolivia verrà costruita la "Casa di Matteo", una palazzina di due piani con cinque stanze letto, due bagni condivisi, una cucina e una mensa dove verranno accolte le famiglie dei pazienti oncoematologici.
Chi era Matteo Chiesa
Matteo Chiesa aveva 21 anni ed era residente a Terno d'Isola, ma la sua vita si è sempre svolta a Carvico, dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, il catechismo e il Cre estivo. Appassionato di sport, giocava a rugby fin da bambino, prima nella squadra dei "Black Eagles" a Brembate e poi, a partire dai 16 anni, all'Orobic Rugby Club di Urgnano. Amava la natura e per questo motivo si era iscritto alla facoltà di Biotecnologie agrarie all'Università degli Studi di Milano, con l'obiettivo di diventare un ricercatore. Il suo percorso formativo si è però interrotto bruscamente quando, il 5 settembre 2018, gli è stata diagnosticata la leucemia. A quel punto per Matteo è iniziato un calvario. Nei mesi successivi, fatti di paure, speranze e tanta rabbia, le sue condizioni di salute si sono aggravate, finché il 17 agosto è morto. In suo onore, il 9 dicembre 2019 la famiglia, la fidanzata e gli amici hanno dato vita all'associazione Matteo Chiesa, con sede a Terno d'Isola.