il ricordo del papà

Un malore l’ha strappata alla vita mentre lavorava

Due comunità intere, quelle di Casatenovo e di Vedano al Lambro, nel Monzese, sono unite nel dolore per la scomparsa di Chiara Vailati, giovane mamma di soli 36 anni, stroncata da un malore lunedì  2 gennaio mentre si trovava sul posto di lavoro

Un malore l’ha strappata alla vita mentre lavorava
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Un malore fatale che, purtroppo, non le ha lasciato scampo. Due comunità intere, quelle di Casatenovo e di Vedano al Lambro, nel Monzese, sono unite nel dolore per la scomparsa di Chiara Vailati, giovane mamma di soli 36 anni, stroncata da un malore lunedì  2 gennaio mentre si trovava sul posto di lavoro.

Stroncata da un malore mentre lavorava

La 36enne, che di mestiere era un’oss, operatrice socio-sanitaria, ha iniziato ad accusare i primi segni di malessere mentre era in servizio a casa di uno dei suoi assistiti, proprio a Casatenovo, paese in cui si era trasferita anni fa con il marito Santo e due figli piccoli, Michael e Miriam.

Originaria di Vedano al Lambro, era nata l’11 settembre del 1985. Dopo il diploma di ragioneria conseguito all’istituto tecnico Mosè Bianchi di Monza, aveva deciso di seguire il suo sogno di lavorare nel supporto e nell’aiuto agli anziani. Dopo aver operato qualche tempo nella residenza San Pietro di viale Cesare Battisti a Monza, aveva deciso di intraprendere la carriera di libera professionista.

"Una persona esuberante, solare e con tanta voglia di vivere"

«Nonostante il contratto a tempo indeterminato, aveva deciso di continuare a lavorare in proprio. Questo le permetteva di dedicarsi sia al lavoro che ai suoi due adorati bambini - ha ricordato il papà Giovanni Vailati, storico presidente della sezione Avis vedanese, con la voce distrutta dal dolore - Era una persona esuberante, sempre solare e con tantissima voglia di vivere». Una giovane mamma strappata troppo presto all’affetto dei suoi cari e dei tanti amici che la piangono.

«Chiara si era sposata nel 2016 e subito aveva avuto il piccolo Michael, nel 2018 poi era arrivata Miriam. Era una mamma molto presente, attenta e premurosa - ha ricordato il padre - Aveva un carattere deciso, era sempre felice e soprattutto viveva per il suo lavoro che le piaceva davvero tantissimo». Interista sfegatata, la sua più grande passione era proprio l’impegno lavorativo.

Commosso è stato anche il ricordo della Protezione civile di Macherio-Sovico dove aveva prestato servizio come volontaria dal gennaio 2007 al novembre 2010. «Sin da subito, non appena aveva terminato la scuola, Chiara aveva deciso di dedicarsi agli altri per lavoro. Ha così seguito i corsi per diventare operatrice socio-sanitaria, era la sua passione e il suo sogno più grande - ha continuato Giovanni Vailati che, insieme alla moglie Anna Maria, ha ricordato l’adorata figlia - A lei piaceva estremamente stare con gli anziani, lavorare con loro la faceva sentire utile e realizzata. Ci mancherà davvero tantissimo, è stato un duro colpo per tutti quanti noi».

Molti sono gli aspetti ancora da chiarire sulle cause del decesso della 36enne. «Si trovava a Casatenovo a casa di uno dei suoi assistiti, ha avuto un mancamento e si è seduta sul divano. Non è stato possibile far altro che chiamare il 118 e aspettare l’arrivo dei soccorritori - ha spiegato il padre - E’ stata portata rapidamente in ospedale, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Ci ha lasciati così...».

Nei giorni scorsi il corpo di Chiara è stato sottoposto all’esame autoptico per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso. Solo dopo che l’esito dell’autopsia avrà chiarito tutta la situazione clinica, sarà possibile avere il nullaosta per la celebrazione dei funerali, che si terranno a Casatenovo.

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