Truffe agli anziani: Brivio, Monticello e Castello Brianza nel mirino
Sono diversi i paesi colpiti la scorsa settimana da falsi operatori dell'acquedetto
Non accennano a diminuire le truffe agli anziani: l'ha convinta a mettere nel frigorifero soldi e gioielli e quando si è distratta ha arraffato l'intero bottino ed è fuggito a gambe levate. Quello avvenuto nella mattinata di lunedì 7 novembre a Castello Brianza è l'ennesimo episodio di truffa messo a segno da un falso tecnico dell'acquedotto nei confronti di una persona anziana. Analogo episodio anche a Monticello, dove una 77enne è stata derubata di soldi e gioielli. Non si è invece fatta ingannare una 56enne di Brivio.
Truffe agli anziani: a segno i colpi di Castello Brianza e Monticello
Quello avvenuto nella mattinata di lunedì 7 novembre a Castello Brianza, in un’abitazione di via Dante Alighieri, una delle vie più trafficate del paese, è l’ennesimo episodio di truffa messo a segno da un falso tecnico dell’acquedotto nei confronti di una pensionata. Stando alla ricostruzione dei fatti, il malfattore si sarebbe presentato al mattino a casa di una donna di 87 anni che in quel momento si trovava sola in casa. Vestito con abiti da lavoro e con abile parlantina, è riuscito a convincere la signora di essere un tecnico inviato dall’azienda che gestisce il servizio idrico nella zona a causa di un fantomatico guasto che ha inquinato l’acqua nelle abitazioni. La donna, preoccupata per l’accaduto, si è lasciata convincere e ha lasciato che il falso operatore entrasse in casa per controllare i rubinetti. A quel punto è scattato il piano, che purtroppo viene spesso utilizzato da truffatori senza scrupoli che approfittano dell’ingenuità degli anziani. Facendo scorrere l’acqua e senza dare nell’occhio, ha aperto una fialetta lasciando esalare una forte puzza di zolfo dell’aria. Di qui, la richiesta alla pensionata di raccogliere in fretta e furia soldi e gioielli e di metterli nel luogo più sicuro della casa: il frigorifero. A quel punto, il malvivente ha fatto allontanare la pensionata con una scusa e nel giro di pochi secondi ha preso l’intero malloppo - per un valore complessivo di circa 2mila euro ed è scappato. Solo dopo qualche minuto, una volta tornata in cucina e non vedendo più il presunto tecnico, la donna si è accorta del raggiro subito. Dopo aver chiesto aiuto ad alcuni vicini di casa, non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto ai Carabinieri.
A finire nel mirino dei truffatori a Monticello è stata invece una donna di 77 anni, in pensione: degli uomini si sono presentati alla sua porta vestendo i panni di addetti al servizio idrico e riuscendo a fuggire poco dopo con soldi e gioielli. Quando l’anziana ha capito di essere stata truffata, era ormai troppo tardi. I responsabili hanno agito nella mattina di lunedì 7, verso le 11.15. La scusa scelta per convincere l’anziana a farli entrare in casa, questa volta, è stata quella dell’acqua inquinata. I malviventi hanno confuso la padrona di casa, convincendola a mettere soldi e gioielli nel frigorifero per non interferire con i loro presunto strumenti del mestiere e allontanarsi per verificare se l’acqua fosse effettivamente inquinata. Prima che l’anziana potesse capire cosa stesse succedendo, i truffatori hanno sfruttato un suo momento di distrazione per accaparrarsi il bottino e darsi alla fuga. All’arrivo delle forze dell’ordine, i malviventi erano ormai già lontani. Non è il primo caso simile a Monticello: solo qualche settimana fa, un’altra anziana residente è stata truffata da una coppia di uomini, visti allontanarsi su una punto bianca, che le hanno fatto credere che il figlio si trovasse in guai legali, convincendola a consegnare loro contanti e gioielli per un valore di circa 500 euro. Anche Missaglia, però, si trova nel mirino dei malviventi e la serie di truffe ad anziani in tutto il territorio del casatese non sembra essere prossima a una fine. Spetterà alle forze dell’ordine, contattate anche in quest’ultimo caso, cercare di fare luce sulla vicenda.
Fallito il colpo a Brivio, la 56enne non si è fatta ingannare
I truffatori non hanno avuto fortuna, invece, venerdì mattina a Brivio, quando si sono presentati al cancello d’ingresso di una signora di 56 anni. "E’ una coppia di giovani ben vestiti - ha raccontato la figlia della signora coinvolta nel tentativo di truffa, che ha denunciato il fatto anche tramite i canali social - Non sono facce nuove in paese, a Brivio e Beverate continuano a fare avanti e indietro fra le case. Erano già passati da mia madre anche qualche settimana fa, sono proprio insistenti. Non se ne può più".
Il copione adottato dai truffatori è sempre il solito: i due uomini si fingono addetti al settore energia e chiedono di poter vedere i contatori, proponendo poi presunti contratti per la digitalizzazione degli strumenti. "Chiedono di entrare in casa - ha raccontato la donna con frustrazione - e non demordono facilmente. Continuavano a insistere e dicevano a mia madre che doveva farli entrare e firmare dei documenti. Lei ha risposto di lasciare i documenti nella cassetta della posta e che poi ci avrebbe pensato da sola, se effettivamente fossero stati documenti in regola, a inviarli compilati a chi di dovere. Loro chiaramente non hanno accettato e hanno continuato a insistere perché li facesse entrare. Quando hanno capito che non c’era nulla da fare, se ne sono andati con i loro documenti".
Il pensiero, però, va agli anziani: "Mia madre è giovane - ha infatti commentato la briviese - Non è la prima volta che cercano di truffarla e non ci è mai cascata. Le persone anziane, però, potrebbero essere più facili da raggirare e solitamente questi truffatori cercano di colpire proprio loro. Non faccio fatica a immaginare che un anziano, vedendoli giovani, ben vestiti e autoritari, apra la porta, li faccia entrare e si ritrovi truffato senza capire cosa stia succedendo. Da quello che so una coppia di uomini sta agendo nello stesso modo anche ad Airuno e Olginate, potrebbero essere le stesse persone. Spero vengano individuati e fermati presto".