Nuove regole

Troppi rumori e schiamazzi notturni: vietata la "movida" dopo mezzanotte

Secondo quanto previsto nel documento, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dovranno chiudere entro mezzanotte e mezza e le attività di intrattenimento musicale dal vivo o tramite impianti elettroacustici dovranno cessare tassativamente entro le ore 00

Troppi rumori e schiamazzi notturni: vietata la "movida" dopo mezzanotte
Pubblicato:

Troppi rumori e schiamazzi notturni: vietata la "movida" dopo mezzanotte. Il sindaco del Comune di La Valletta Brianza Marco Panzeri ha pubblicato un'ordinanza per regolamentare la movida nel territorio comunale, attiva da oggi, sabato 5 luglio, fino al 3 agosto 2025, al fine di tutelare il decoro, l'ambiente, il patrimonio culturale e la sicurezza urbana.

Troppi rumori e schiamazzi notturni: vietata la "movida" dopo mezzanotte

Secondo quanto previsto nel documento, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dovranno chiudere entro le 00:30 e le attività di intrattenimento musicale dal vivo o tramite impianti elettroacustici dovranno cessare tassativamente entro le ore 00. Inoltre, gli esercenti sono obbligati a garantire che le emissioni sonore non superino i limiti di tollerabilità previsti dal piano comunale di zonizzazione acustica e assicurarsi che i clienti non producano rumori eccessivi che possano disturbare la quiete pubblica.

I locali e gli esercizi interessati dall'ordinanza saranno: Aesse di Massimo Sala c.s.a.s, Bar La Pesa Snc di Avagnano g.c, Lucky di Rubino Rosa, Player's Bar di Sanna Azzurra c.s.a.s, Polisportiva Ars Rovagnate Ads, Sala Paola Luigia, Società Agricola Bagaggera S.r.l, Società Agricola Il Campo del Re s.r.l.s, Tenuta Ratta Società Agricola Semplice di Eleonora e Matteo Epifanio, Azienda Agricola Vitivinicola La Costa di Crippa Claudia, sa.de.ma s.n.c di Ostuni Sante & C,  Comunità Pastorale Sant'Antonio Abate, Parrocchia di Monte, Parrocchia di Perego e Parrocchia di Rovagnate.

Le nuove disposizioni nascono dalla necessità di tutela della quiete pubblica e della sicurezza urbana, in quanto la movida non controllata ''può generare disturbi e problemi di viabilità e parcheggio con il conseguente aggravamento dell'inquinamento atmosferico e degrado urbano da abbandono di rifiuti'' come sottolinea il sindaco. Obiettivo non meno importante è anche quello di prevenire fenomeni criminosi e a garantire il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici.

L'ordinanza è scaturita anche a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini residenti in prossimità degli esercizi. In più occasioni, infatti, sono state chiamate anche ad intervenire le forze dell'ordine.

L'ordinanza prevede anche sanzioni per gli esercenti che non rispettano le disposizioni. L'inosservanza degli obblighi e dei divieti previsti comporterà l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie da 500 a 5.000 euro ( si rammenta infatti che l'articolo 659 del C.P. considera reato il disturbo della quiete dei cittadini). In caso di reiterazione della violazione, può essere disposta la sospensione dell'attività per un massimo di 15 giorni.

Necrologie