Il disastro dello scorso agosto

Treno deragliato: sono 13 gli indagati oltre al macchinista e al capotreno

Destinatari delle  informazioni di garanzia sono 13 dirigenti della società Trenord e l'ipotesi dei reato è quella di disastro ferroviario colposo.

Treno deragliato: sono 13 gli indagati oltre al macchinista e al capotreno
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13 indagati oltre al macchinista e al capotreno per il treno deragliato la scorsa estate a Carnate.

Treno deragliato: sono 13 gli indagati oltre al macchinista e al capotreno

L'incidente, lo ricordiamo era avvenuto mercoledì 19 agosto 2020 alla stazione di Carnate, dove intorno a mezzogiorno un treno era stato volutamente deviato su un binario tronco della ferrovia dopo che aveva ripreso la marcia dalla stazione di Paderno d’Adda senza personale a bordo.

Nella prima fase delle indagini era infatti  emerso che proprio macchinista e capotreno,  per andare a bere un caffè al vicino bar a Paderno,  avevano lasciato sui binari della stazione di Paderno-Robbiate il convoglio che poi era  stato fatto deragliare circa mezz’ora dopo nella stazione di Carnate.

Ora la Procura di Monza ha notificato ulteriori 13  informazioni di garanzia.

L'ipotesi dei reato è quella di ferroviario colposo

Destinatari sono appunto 13 dirigenti della società Trenord e l'ipotesi dei reato è quella di disastro  ferroviario colposo.

L'iscrizione sul registro degli indagati è "funzionale" ad ulteriori accertamenti vista la proroga di tre mesi delle indagini. Indagini che dovranno  accertare se, come emerso da una perizia, il treno aveva problemi all'impianto frenante.

La posizione della società

"La Procura della Repubblica di Monza ha disposto gli accertamenti tecnici non ripetibili sul treno che, il 19 agosto 2020, deragliò nella stazione di Carnate dopo aver percorso circa 7 chilometri senza personale a bordo - si legge in una nota ufficiale di Trenord -  L’attivazione di tali accertamenti è stata oggi preceduta da informazioni di garanzia a tredici dirigenti e tecnici di Trenord, che costituiscono atti dovuti e necessari per poter effettuare dette operazioni sulle vetture incidentate, ricoverate nel deposito di Milano Fiorenza. Trenord, immediatamente dopo l’incidente, aveva fornito tutta la documentazione che certifica l’avvenuto rispetto di tutte le scadenze di manutenzione del convoglio".

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