IERI SERA

Tre storie differenti ma un unico grande riconoscimento: assegnato il “Premio per la Pace” 2025

I premiati sono stati Francesca Andrea Manzoni, missionaria di Cascina Bracchi di Casatenovo, Don Giuseppe Dell'Orto, sacerdote missionario di Lomagna, e Suor Augusta Galbusera, missionaria della consolata originaria di Valaperta di Casatenovo scomparsa nel 2024

Tre storie differenti ma un unico grande riconoscimento: assegnato il “Premio per la Pace” 2025

Un premio per tre grandi persone che hanno fatto del volontariato e della solidarietà verso i meno fortunati la propria ragione di vita. Si sono svolte nella serata di ieri, lunedì 8 dicembre 2025, nel salone dell’oratorio di Sirtori le premiazioni per il Premio per la Pace, dedicato alla memoria di Graziella Fumagalli, Madre Erminia Cazzaniga e Suor Luisa Dell’Orto.

Tre storie differenti per un unico riconoscimento: assegnato il “Premio per la Pace” 2025

A condurre la serata, organizzata dalle Amministrazioni comunali di Sirtori, Casatenovo e Lomagna, è stata la consigliera comunale sirtorese Elisa Sarracino: “Grazie alle donne a cui è intitolato questo premio. Il loro esempio è il testimone più importante che si può tramandare, un fascio di luce di speranza che attraversa un buco nero. Hanno sfidato l’impossibile come guerra, carestia e povertà, rappresentando il nobile atto di donare agli altri il proprio bene”.

A prendere parola è stato poi il padrone di casa, il sindaco di Sirtori Matteo Rosa, accompagnato dal baby sindaco Samuele: “Questo riconoscimento non è solo un titolo, ma un mandato a ricordare queste tre donne. Non parliamo di figure lontane, ma di persone che hanno vissuto veramente la responsabilità di essere nel mondo e di vivere a pieno le loro vite donandole agli altri. Il mondo ha bisogno persone così, che non si tirano indietro in un’epoca che corre veloce. Queste testimonianze sono un faro e noi abbiamo il dovere di tenerlo acceso”.

La parola è poi passata alla presidente del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli Maria Grazia Caglio, che ha ricordato come sia oggi fondamentale portare avanti iniziative volte alla promozione della pace: “E’ bello che questo premio sia per la pace, dato che in un momento come questo ne abbiamo fortemente bisogno. Senza pace l’umanità sarebbe distrutta. Le persone che verranno premiate sono persone normali, che operano per il bene di tutti”.

A seguire è toccato agli altri due sindaci, Cristina Citterio di Lomagna e Filippo Galbiati di Casatenovo, intervenire in merito a questa premiazione dedicata a grandi persone che hanno segnato la vita delle comunità dei loro paesi: “È sempre emozionante ricordare suor Luisa – ha detto Citterio – Tra i premiati ci sono storie di missioni lontane e vicine. Andare in missione è come entrare nel deserto dell’umano. Dobbiamo essere tutti fautori di piccolo gesto d’acqua nel deserto: ognuno di noi deve fare la propria parte”.

“Quest’anno ci sono state tante iniziative per la pace, ma la domanda è se stiamo facendo abbastanza, ognuno nella propria vita quotidiana. – ha detto invece il primo cittadino di Casatenovo – Mi è capitato quest’anno di vedere vittime guerra a causa del mio lavoro, per cui mi sono posto tanti interrogativi su come la comunità affronta questi temi. La cifra di queste donne sta nella gratuità verso l’altro: hanno sacrificato la loro vita per aiutare i bisognosi. Dobbiamo fare memoria delle loro figure e rendere la nostra società aperta, non tollerando ingiustizie ed esclusioni”.

Dopo gli interventi delle autorità, si è passati ad un momento di omaggio a Graziella Fumagalli, di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario della morte, con un video omaggio e con le parole di Cristina Pozzi, membro della giuria assegnataria del premio, che ha sottolineato come sia importante non tanto ricordare come è morta, ma come ha vissuto: “Ha dedicato ogni giorno all’inseguimento di un sogno di pace. Spero che possa diventare un punto di riferimento e un faro per i giovani”.

Le premiazioni

Dopo il momento dell’intrattenimento musicale della serata, con il concerto a cura del Trio Pulsar, si è entrati nel vivo delle premiazioni. I premiati sono stati Francesca Andrea Manzoni, missionaria di Cascina Bracchi di Casatenovo, Don Giuseppe Dell’Orto, sacerdote missionario di Lomagna, e Suor Augusta Galbusera, missionaria della consolata originaria di Valaperta di Casatenovo scomparsa nel 2024.

Francesca Andrea Manzoni, volontaria dal 2011 dell’Operazione Mato Grosso, dal 2019 vive nella Missione di Chacas in Perù, dove si trova ancora oggi. Alla premiazione, con il premio che è stato consegnato alla famiglia, ha voluto ringraziare tutti con un videomessaggio.

“Io sono stato sorpreso da questo premio – ha detto invece don Giuseppe Dell’Orto, presente alla serata – Sono un ragazzo dell’oratorio, niente di speciale. Spesso ci concentriamo nelle cose tangibili e nei beni materiali in missione, ma la missione è ridare dignità alle persone”.

L’ultimo premio è stato quindi consegnato alla famiglia di Suor Augusta Galbusera, che ha voluto ringraziare tutti con un bellissimo messaggio:  “Suor Augusta era come un girasole che segue il sole, e il suo sole era Dio. Qualsiasi cosa facesse era nel segno di Dio, riuscendo a trasmettere la sua positività a chiunque incontrasse”.