Malore fatale

Tragedia in Brianza: 60enne muore in una cabina elettrica, salva la compagna

Un uomo di 60 anni stroncato da un malore. Soccorsa la compagna che giaceva con lui

Tragedia in Brianza: 60enne muore in una cabina elettrica, salva la compagna
Pubblicato:

Tragedia in Brianza: 60enne muore in una cabina elettrica, salva invece la compagna. Come riportano i colleghi di primamonza.it tutto è successo nel pomeriggio di oggi, venerdì 19 novembre 2021 a Trezzo sull'Adda. 

Tragedia in Brianza: 60enne muore in una cabina elettrica

Un malore fatale mentre trovava riparo dal freddo all’interno di una vecchia cabina dell’Enel. Al suo fianco la compagna, portata al Pronto soccorso per essere visitata, ma in discrete condizioni di salute. Una tragedia della povertà, del degrado e dell’abbandono. Il dramma è avvenuto oggi, venerdì 19 novembre 2021,  poco dopo le 16.30.  E' arrivata una chiamata al 112 da un passante per denunciare che qualcosa non andava in via Mazzini, nella zona industriale a Sud di Trezzo. Due persone, entrambi senzatetto, hanno accusato un malore che ha richiesto l’intervento di automedica e ambulanza della Croce Azzurra. Una corsa risultata vana, almeno per l’uomo, un 60enne.

Inutili i soccorsi

All’arrivo dei soccorritori, però, è apparso evidente come non ci fosse più niente da fare. L’uomo, infatti, era già senza vita, forse stroncato da un malore. La compagna al suo fianco non è stata in grado di fornire informazioni su quanto accaduto, visto che nemmeno si era accorta di giacere accanto a una persona senza vita.  Nonostante la causa del decesso appaia naturale, i Carabinieri intervenuti hanno messo in atto le pratiche del caso, contattando il magistrato di turno per capire se sia necessaria o meno l’autopsia. Resta un mistero l’identità di entrambi i senzatetto. Addosso ai due, infatti, non sono stati trovati documenti o altri indizi utili per un’identificazione. Maggiori informazioni potrebbero arrivare dalle parrocchie, dai Servizi sociali o dalle associazioni che si prendono cura degli «invisibili».

Seguici sui nostri canali